Velon presenta una seconda denuncia contro l'UCI alla Commissione Europea
Si arricchisce di un nuovo capitolo la saga che vede contrapposte l'UCI e i vari attori del ciclismo. Ancora una volta è Velon, associazione che raggruppa diverse formazioni World Tour, a citare in giudizio la federazione internazionale; se a ottobre la ragione riguardava la materia della concorrenza, stavolta la società privata ha presentato denuncia alla Commissione Europea per un presunto caso di discriminazione.
Nel giugno 2019, gli organizzatori del Tour des Fjords, che organizzano la tappa di Stavanger delle Hammer Series, hanno presentato all'UCI la richiesta di inserire nel calendario a partire dal 2020 di una versione femminile della prova, avente medesimi format, percorso, copertura tv e premi dell'appuntamento maschile. A supportare l'iniziativa, oltre a Velon, anche la federazione ciclistica norvegese, le squadre e le associazioni dei corridori.
A inizio ottobre la federazione norvegese ha confermato agli organizzatori che la commissione strada dell'UCI aveva dato luce verde e inserito nella bozza di calendario la versione femminile, con l'ultimo passaggio necessario del via libera dal Comitato direttivo UCI. Il 18 ottobre scorso l'UCI ha informato la federazione norvegese che il Comitato direttivo ha rifiutato la richiesta affermando che la versione femminile «non è nel miglior interesse del ciclismo femminile», ripetendo quanto fatto a giugno con la versione femminile delle Hammer Series in Colombia.
Velon ha quindi aggiunto una nuova denuncia alla Commissione Europea, a cui viene chiesto di adottare misure provvisorie in accordo con l'articolo 8 del regolamento 1 del 2003 proposto proprio dalla stessa Commissione, in modo da permettere la disputa dell'evento.