Le cinque gare ciclistiche più belle in Italia

31.05.2024 02:26

Quando arriva la primavera e i fiori cominciano a spuntare, anche il mondo del ciclismo si risveglia. Da marzo in avanti, infatti, cominciano le gare che compongono il tabellone del World Tour, tra classiche, corse a tappe e quant’altro. Diamo uno sguardo alle cinque gare ciclistiche più belle organizzate sul territorio italiano.

Il Giro d’Italia

Insieme al Tour de France e alla Vuelta spagnola è la competizione a tappe più famosa del ciclismo mondiale. Un percorso che si snoda lungo 21 tappe, in cui ci sono due o tre giorni di riposo. Il Giro d’Italia si svolge lungo ben tre settimane, che coprono in sostanza buona parte del mese di maggio.

Anche quest’anno la carovana rosa ha preso il via e, come da pronostici, il fenomeno sloveno Pogacar, alla sua prima partecipazione al Giro d’Italia, sta facendo sfracelli. I portali di riferimento nel mondo delle scommesse sportive, come si può notare sul portale Betsson, d’altro canto avevano già ampiamente previsto un dominio incontrastato di Pogacar, con delle quote davvero bassissime. Con il forfait di Vingegaard, l’unico in grado di dargli filo da torcere, a dar retta agli addetti ai lavori, è Geraint Thomas. La possibile sorpresa? L’italiano Tiberi.

La Milano-Sanremo

È considerata una delle più importanti classiche nel mondo del ciclismo. Si parla di gare “monumento” per via di un percorso che viene sempre riproposto con cadenza annuale e che ha visto sfidarsi i fenomeni di questo sport di ogni epoca. Le grandi corse a tappe la fanno da padrone certamente, nel calendario ciclistico mondiale, nei mesi che vanno da maggio a settembre, mentre le classiche monumento sono gare di un giorno, che si svolgono soprattutto durante la stagione primaverile e in quella autunnale.

Oltre alla Milano-Sanremo, vinta anche da Vincenzo Nibali, e al Giro di Lombardia che analizzeremo tra poco, tra queste cinque classiche troviamo anche la Parigi-Roubaix, il Giro delle Fiandre e la Liegi-Bastogne-Liegi. Corse dalla grande tradizione e che sono state teatro di grandi successi e storie incredibili. È proprio questa la ragione per cui appassionati e fan di questo sport fanno di tutto per non perdersi da vicino il passaggio dei propri campioni preferiti impegnati in queste gare. Il percorso di buona parte di queste classiche è così ricco di tifosi che sono diventate quasi parte della cultura popolare dei paesi e delle città che vengono attraversate. Spesso e volentieri si tratta di tracciati particolarmente insidiosi, ricchi di sali e scendi, ma anche di tanti punti iconici che li rendono facilmente riconoscibili.

Il Nord Italia è l’area in cui buona parte dei talenti del ciclismo mondiale si ritrova nel mese di marzo. Ribattezzata anche come “La Primavera”, si tratta di una corsa che si snoda lungo quasi 300 chilometri. Un tracciato lungo e che spesso e volentieri vede i ciclisti partire da Milano o, come nell’ultima occasione, da Abbiategrasso, a poca distanza dal capoluogo lombardo. Il percorso originale vede gli atleti attraversare il Passo del Turchino fino ad arrivare alla costa del Mediterraneo in Liguria, nella città di Sanremo. Sono due i passaggi passati alla storia di questa corsa, ovvero le salite della Cipressa e del Poggio. Si tratta di rampe piuttosto corte, ma con pendenze notevoli e che devono essere affrontate nelle battute finali della gara. Nella maggior parte delle edizioni, è proprio su queste salite, ma anche sulle ripidissime seguenti discese, che i ciclisti che vogliono vincere provano a fare la differenza. E se nessun corridore riesce nell’impresa di involarsi da solo, o con un altro gruppetto di fuggitivi verso il traguardo, allora sarà il gruppo a giocarsi la vittoria in volata.

Il Giro di Lombardia

Il Giro di Lombardia si può considerare come una sorta di degna chiusura dell’intera stagione ciclistica. Una gara che si svolge nella prima parte del mese di ottobre e che è stata ribattezzata come la “corsa delle foglie cadenti”, proprio per la sua ambientazione in autunno. Un percorso lungo all’incirca 250 chilometri, in cui sono previste tante salite. Per questa ragione, il tracciato è davvero impegnativo, ma al contempo ha un fascino particolare per i territori che attraversa. Sono proprio questi i percorsi che si adattano meglio a tutti coloro che hanno una marcia in più in salita, mentre velocisti e specialisti difficilmente riescono a centrare la vittoria.

Hanno fatto la storia di questa corsa tante salite con pendenze di tutto rispetto che portano i ciclisti ad attraversare dei piccoli paesini di montagna, ma è chiaro che ci sono dei punti impossibili da scordare. Stiamo facendo riferimento a una salita simbolo per tutto il ciclismo italiano, nonché luogo di pellegrinaggio, come quella della Madonna del Ghisallo, ma anche il Muro di Sormano è molto impegnativo e porta spesso una notevole selezione. 

Strade Bianche

Nelle prime due settimane di marzo si svolgono altre due gare italiane che fanno parte della categoria WorldTour. Stiamo facendo riferimento alle Strade Bianche e, come vedremo a breve, alla Tirreno-Adriatico. Si tratta di una corsa in linea che viene organizzata annualmente in provincia di Siena, che si sviluppa comprendendo tratti di strada molto diversi tra loro, ma in cui è predominante sicuramente lo sterrato. D’altro canto, lo sterrato è una peculiarità di buona parte delle colline toscane e rende questa gara molto impegnativa.

La Strade Bianche nasce sostanzialmente dalle corse ciclistiche amatoriali che venivano organizzate sulle spettacolari strade sterrate bianche della Toscana. Un esempio perfetto è rappresentato dall’Eroica, un chiaro riferimento al ciclismo dei pionieri del Novecento, in cui le strade sterrate erano il terreno di gara consuetudinario. Ebbene, tali manifestazioni ebbero un successo sempre più crescente, fino a quando non fu deciso di organizzare anche una competizione per professionisti.

La Strade Bianche, proprio per via di questa caratteristica del suo tracciato, è una corsa che non ha eguali nel panorama italiano e riprende un po’ lo stile delle classiche del Nord Europa, ovvero la Parigi-Roubaix, per il tipo di strada dissestata che è presente in buona parte del percorso, e il Giro delle Fiandre, per la presenza di numerose brevi rampe con pendenze elevatissime.

La Tirreno-Adriatico

In questo caso parliamo di una corsa a tappe e non di una gara che si svolge in una sola giornata. È un appuntamento tipico del panorama mondiale, organizzato durante il mese di marzo. Da tanti ciclisti viene ritenuta perfetta come test in vista della Milano-Sanremo e negli ultimi anni sono tanti i big che si sono dati battaglia, a partire da Tadej Pogacar fino ad arrivare a Primoz Roglic, senza dimenticare Simon Yates e Jonas Vingegaard, ma anche Nairo Quintana e Geraint Thomas.

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