Tao Geoghegan Hart, uno dei colpi di mercato dell'estate 2023 © Lidl-Trek
Lo Stendino di Gambino

Lidl va al supermercato; INEOS, rottamazione o fusione?

Il ciclomercato è nel pieno: diversi team cambieranno pelle in maniera netta, alcuni nel senso di un rafforzamento (la squadra di Luca Guercilena), altri nell'ottica di un apparente disimpegno (i britannici)

30.08.2023 14:03

Agosto nel mondo del ciclismo è il mese del mercato. È questa una peculiarità relativamente nuova, risalente a circa 15 anni fa. Un tempo i cambi di casacca a fine stagione venivano discussi durante il mese d'aprile, in coincidenza con le grandi classiche del nord. Si continuava poi a trattare durante la Vuelta, a quel tempo ancora nella vecchia collocazione primaverile, e il Giro. In pratica, a inizio Tour i giochi erano completamente chiusi. Ora, con la scadenza del primo agosto come apertura ufficiale, le grandi trattative, seppur precedentemente avviate, trovano la loro conclusione in terra di Francia, nel momento sommo d'aggregazione annuale del mondo delle due ruote.

Passando dall'astratto al concreto, i movimenti in atto fanno balzare all'occhio, nell'ambito del World Tour, le operazioni, in direzioni contrapposte di due squadre: Lidl-Trek e INEOS Grenadiers. Con Jumbo-Visma e UAE Team Emirates relativamente tranquille, anche se non vanno sottovalutati i rispettivi acquisti dello statunitense Matteo Jorgenson per i vesponi e del francorusso di San Donà di Piave, Pavel Sivakov, per il team del golfo, sono le due formazioni sopracitate che hanno rubato il proscenio.

Alla voce acquisti della ex Segafredo si leggono i seguenti nomi, tra parentesi le compagini di provenienza: Andrea Bagioli (Soudal-Quick Step), Simone Consonni (Cofidis), Fabio Felline (Astana Qazaqstan), Tao Geoghegan Hart (INEOS), Ryan Gibbons (UAE), Patrick Konrad (Bora-Hansgrohe), Jonathan Milan (Bahrain-Victorious). La formazione di Luca Guercilena ha fatto una spesa sontuosa con la meticolosità di Robin Hood, posto che ha tolto un solo componente di valore a sette squadre diverse. Questi acquisti, schierati insieme in una classica monumento o un grande giro, sarebbero altamente competitivi, di sicuro non secondi a nessuno. Il fiore all'occhiello è sicuramente Geoghegan Hart che, fino al momento in cui è stato fermato da una caduta al Giro, sembrava avviato a maggio verso il bis del successo di tre anni fa.

Proprio Tao è la cessione rivelatrice d'un principio di dismissione in casa INEOS. In un solo colpo la squadra plurivincitrice a livello di grandi giri nell'ultima decade ha smantellato il suo arsenale futuro per le corse di tre settimane, considerando che, oltre al londinese e al già menzionato Sivakov, andrà via anche Daniel Martínez in direzione Bora. In attesa di capire cosa avverrà con Carlos Rodríguez, da molti accostato al Team Movistar, e non contando Thomas Pidcock tra i corridori da grandi giri, quella che fino a due anni fa era la corazzata più potente del plotone nel 2024 avrà come uomini di  classifica il trentottenne Geraint Thomas, il lungodegente Egan Bernal e il ventiquattrenne granatiere olandese Thymen Arensman.

Con il massimo rispetto per il potenziale del tulipano, questo alleggerimento dell'organico parrebbe un preludio all'abbandono da parte di INEOS a fine 2025, se non addirittura tra 12 mesi. A meno che non sia così peregrina l'idea della fusione con la Soudal-Quick Step di Patrick Lefevere e Remco Evenepoel, in procinto di cambiare pelle, da Wolfpack in qualcosa di più duraturo per le corse di tre settimane, come dimostrato dall'ingaggio dell'eterno incompiuto Mikel Landa (Bahrain) come scudiero del millennial fiammingo.

Seppur in modo meno vistoso della Lidl-Trek, altre due formazioni si sono irrobustite notevolmente. Sono quelle che aspirano a entrare nel World Tour: la svizzera Tudor e la norvegese Uno-X. Gli elvetici hanno attinto a piene mani in casa DSM-Firmenich, ingaggiando Alberto Dainese, Marius Mayrhofer e Florian Stork, cui hanno aggiunto il tedesco Alexander Krieger (Alpecin), l'australiano Michael Storer (Groupama-FDJ) e Matteo Trentin (UAE).

La Uno-X si è accaparrata il danese Magnus Cort Nielsen (EF Education-EasyPost) e il norvegese Andreas Leknessund (DSM). Hanno cambiato molto la DSM, con gli arrivi di Warren Barguil (Arkéa Samsic) e Fabio Jakobsen (Soudal) che hanno compensato le molte partenze, e la Bora che, perso il trio Patrick Konrad (Lidl), Nils Politt (UAE), Michael Schachmann (Israel-Premier Tech), con l'arrivo di Daniel Martínez si è ulteriormente attrezzata per i grandi giri.
 
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