Alan Hatherly campione del mondo ©UCI MTB
Mountain Bike

Storico oro di Alan Hatherly, suo il mondiale di mountain bike. Battuti Koretzky e Pidcock

Dopo il bronzo ai Giochi olimpici e quello nell'XCC, arriva il primo titolo nell'XCO per il sudafricano. Terzo il campione olimpico, sesto Luca Braidot

01.09.2024 15:40

Dopo il primo titolo per i Paesi Bassi grazie a Puck Pieterse nella gara femminile, al mondiale di Pal Arinsal arriva la storica prima volta per il Sudafrica nell'XCO maschile, con la vittoria di Alan Hatherly. Nel giro di un mese o poco più, è arrivata prima la medaglia di bronzo olimpica a Parigi, poi un altro terzo posto due giorni fa nell'XCC, e oggi la gara della vita per diventare campione mondiale di mountain bike cross country, per un atleta che fino a quest'anno non aveva nemmeno mai vinto una prova di Coppa del mondo.

A 28 anni il sudafricano ha trovato la forma migliore della carriera per entrare definitivamente in una nuova dimensione, prima avvicinandosi molto a due giganti come Victor Koretzky e Tom Pidcock, e oggi mettendoli in fila oggi ad Andorra, con una gara sempre nelle prime posizioni dall'inizio e poi con l'ultima sparata per staccare anche il francese e andare a trionfare in solitaria.

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Il più reattivo alla partenza è il tedesco Luca Schwarzbauer, ma è Koretzky a provare a strappare già dai primi minuti, anche perché Pidcock è partito male e deve risalire diversi posizioni per tornare davanti. Sono in sette a cercare inizialmente di avvantaggiarsi, con anche Luca Braidot insieme a Hatherly, lo svizzero Filippo Colombo e il britannico Charlie Aldridge, e anche Jordan Sarrou (Francia) riesce ad accodarsi prima del termine del primo giro.

Pidcock è a venti secondi dopo il primo giro, e prova a sfruttare il lavoro degli svizzeri nel secondo gruppo per cercare di avvicinarsi al gruppo di testa, dove il ritmo non è ancora elevatissimo. Il campione olimpico prova a forzare per la prima volta verso la fine del secondo giorno, portandosi dietro Mathis Azzaro, mentre davanti è Koretzky a fare la gara, con Aldridge, Hatherly e Braidot immediatamente a ruota. Mentre il più quotato dei britannici si spende per rientrare, il più giovane dei due cerca di sfruttare le sue doti tecniche per allungare davanti. Mentre Braidot inizia a perdere qualche metro dai tre davanti, il distacco di Pidcock si stabilizza poco sotto i dieci secondi.

Tom Pidcock ©UCI MTB
Tom Pidcock ©UCI MTB

Nel corso del quarto dei sei giri previsti il campione uscente torna sulla testa della corsa, ancora insieme ad Azzaro e proprio in quel momento Hatherly allunga per provare a stanare gli altri. Un cambio di ritmo che costa caro a Braidot, che si stacca dai due francesi e i due britannici. Koretzky torna sul sudafricano in salita, Pidcock perde ancora qualche metro e si deve mettere di nuovo a inseguire, mentre Aldridge inizia a faticare dopo lo sforzo delle tornate precedenti. All'inizio del penultimo giro, la coppia di testa ha 7" di tesoretto sui due britannici, mentre Braidot è rimasto da solo, sesto a 32", dietro anche ad Azzaro.

Questa volta è Aldridge a prendere l'iniziativa a provare a chiudere, e riesce anche a distanziare il connazionale, che col passare dei giri sembra sempre meno incisivo e in controllo della situazione, a quindici secondi dai due di testa e con anche il podio che inizia ad allontanarsi. Pidcock ha un sussulto all'inizio dell'ultimo giro, riesce a rientrare e andarsene sulla salita e prova il recupero disperato sulla coppia di testa, dove nel frattempo Hatherly si è messo a lungo davanti ma non è riuscito a staccare Koretzky.

Hatherly porta in vetta il Sudafrica

I protagonisti sono gli stessi dell'XCC di due giorni, quando il francese era riuscito a piazzare la stoccata al momento giusto, e all'ultimo giro prova a fare lo stesso per andare a caccia della doppietta. Il sudafricano non solo resiste al forcing in salita, ma riesce anche ad alzarsi sui pedali e ripartire al termine del fuorigiri di Koretzky, che non ne ha più per rispondere. Hatherly questa volta fa il vuoto, e dopo un'ora di gara full gas piazza lo scatto giusto per andare a vincere il mondiale, il primo in carriera e il primo nella storia del Sudafrica nel cross country.

Il gap è ormai aperto e incolmabile, e aumenta fino al traguado, dove Hatherly può godersi il trionfo e alzare la bici al cielo dopo il trionfo. Koretzky arriva a 22" e si prende l'argento, il secondo dopo quello olimpico, ma che si unisce all'oro nell'XCC. Torna a casa con una sola medaglia di bronzo invece Tom Pidcock, che arriva a 39", cede la corona e non riesce ad aggiungere un'altra maglia iridiata all'oro a cinque cerchi. Sesto posto finale per Luca Braidot, che si aspettava probabilmente un risultato diverso, in una gara su cui aveva puntato molto e su un percorso dove aveva già vinto, e chiude alle spalle di un sorprendente Azzaro. Ottimo dodicesimo posto per Nadir Colledani, che si toglie la soddisfazione di arrivare davanti a Nino Schurter, mentre Filippo Fontana è ventiseiesimo.

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