Gambe e lucidità: è un Kittel fantastico
Marcel vince anche la 2a tappa del Dubai Tour dopo un grande lavoro della Quick-Step Floors, buon 3° posto per Mareczko
La Quick-Step Floors continua a conquistare vittorie in questo inizio di stagione e oggi nella seconda tappa del Dubai Tour è stato di nuovo Marcel Kittel a tagliare per primo il traguardo: ma se il successo di ieri del velocista tedesco era sembrato fin troppo facile per quanto tutto fosse andato per il verso giusto, oggi Kittel ha invece dovuto conquistare la vittoria con un finale straordinario fatto di lucidità, gambe ed un incredibile supporto dei compagni di squadra.
Drucker fa il pieno di abbuoni
La tappa odierna è partita senza Simone Sterbini (Bardiani-CSF), dolorante per la rovinosa caduta nella frazione d'apertura. Dopo una ventina chilometri è partita subito la fuga di giornata che ha visto protagoniste le stesse identiche squadre di ieri, seppur con corridori diversi: la BMC ha messo davanti il lussemburghese Jempy Drucker, per l'Abu Dhabi c'era il campione nazionale degli Emirati Arabi Uniti Yousef Mirza, Aqua Blue e One Pro Cycling hanno mandato all'attacco i britannici Mark Christian e Peter Williams mentre a rappresentare la Bardiani-CSF nel gruppo di testa ci ha pensato il 23enne Simone Andreetta.
Il quintetto in fuga ha toccato un vantaggio massimo di 4'20" ma le squadre dei velocisti non hanno avuto alcun problema a tenere sotto controllo l'azione degli uomini di testa: la Quick-Step Floors, avendo la maglia di leader con Marcel Kittel, è stata la prima formazione a mettersi in testa al gruppo a lavorare, ma a rotazione si sono fatte vedere brevemente anche Sky, Bahrain e Dimension Data. Visto il destino degnato, Drucker ha messo nel mirino i due traguardi volanti di giornata per fare un bel balzo in classifica generale: il lussemburghese della BMC ha vinto entrambi gli sprint conquistando 6" di abbuono e poi si è rialzato lasciandosi riprendere dal gruppo per non appesantire troppo le gambe.
Gruppo compatto ai meno 11
Tra i meno 70 e i meno 20 chilometri l'andatura della corsa è stata regolare e relativamente tranquilla: i fuggitivi hanno tenuto da parte un po' di energie per il finale, il gruppo invece non volendo andarli a prendere troppo presto si è regolato di conseguenza e ha tenuto i quattro battistrada rimasti ad una distanza attorno al minuto e mezzo con un gran lavoro in particolar modo di Davide Martinelli. Nel finale di tappa è arrivata la prevedibile accelerazione ma Andreetta, Christian, Mirza e Williams poco hanno potuto contro le squadre dei velocisti: dopo un lungo stallo attorno al minuto, il ricongiungimento è avvenuto quando al traguardo mancavano poco più di 11 chilometri; per i fuggitivi un'azione durata circa 157 chilometri sui 188 totali. Anche oggi sfortunato Sonny Colbrelli che è stato vittima di una foratura ai meno 13 dovendo spendere energia extra prima per rientrare in gruppo, poi per risalire posizioni.
Kittel vince e ringrazia i compagni
Dopo aver lavorato tanto per tutta la tappa, la Quick-Step Floors ha faticato a tenere le posizioni migliori del gruppo negli ultimi chilometri e così a partire dai 2500 metri abbiamo visto davanti il treno rossonero della Trek-Segafredo di John Degenkolb. In quel frangente Kittel e compagni erano chiusi a centro gruppo senza la possibilità di trovare un varco per rimontare posizioni: ad un chilometro e mezzo dal traguardo gli uomini in blu hanno trovato spazio all'esterno di una curva, ma proprio il cambio di direzione ha allungato molto il plotone nelle prime posizioni aumentando di fatto la distanza di Kittel dalla testa della corsa.
Nonostante tutte le difficoltà, Marcel Kittel non si è perso d'animo ed è rimasto tranquillo conscio della forza sua e dei compagni di squadra: Matteo Trentin ha fatto in modo che il gruppo non si appallasse e togliesse spazio alla rimonta, Fabio Sabatini invece è andato a prendere il tedesco e lo ha letteralmente scortato fino agli ultimi 200 metri facendogli guadagnare numerose posizioni. A quel punto Kittel si è trovato davanti strada libera e ha dovuto solamente scatenare sui pedali tutta la sua potenza: ancora una volta nulla da fare per l'olandese Dylan Groenewegen che aveva provato a partire lungo sul lato destro della carreggiata, ma che si è visto sorpassato negli ultimi 50 metri.
Quattro azzurri in top10: Mareczko è terzo
Con Groenewegen c'era anche John Degenkolb, ben spalleggiato dai compagni, che però sul traguardo si è visto superato anche dall'italiano Jakub Mareczko che provando a seguire Kittel si è issato fino alla terza posizione: per il giovane della Wilier-Selle Italia un ottimo risultato considerando il livello dei velocisti che si è lasciato alle spalle. A farne le spese in questo finale un po' caotico sono stati gli attesissimi Mark Cavendish ed Elia Viviani: il britannico della Dimension Data ha perso qualche pedalata nello sprint e non è andato oltre la settima posizione, il veronese invece ha chiuso molto più indietro. Tra gli altri italiani buoni piazzamenti anche per Sacha Modolo, quinto, e per i neoprofessionisti Riccardo Minali e Marco Maronese che si sono piazzati rispettivamente ottavo e nono.
Con questi altri 10" di abbuono conquistati al traguardo, il campione uscente Marcel Kittel rafforza la propria leadership in classifica generale: Dylan Groenewegen adesso lo insegue staccato di 8", Nicola Boem è terzo a 13", Jempy Drucker quarto a 14" a pari tempo con Thomas Stewart, a 16" troviamo invece Mark Cavendish, Jakub Mareczko, Yousef Mirza e Silvan Dillier. Domani in programma c'è un'altra frazione interamente pianeggiante e lunga ben 200 chilometri: si andrà dalla costa di Dubai a quella di Fujarah passando attraverso un lungo tratto di deserto. Solo la presenza di vento forte potrebbe impedire un nuovo arrivo a ranghi compatti.