Alaphilippe ha il cuore a Parigi: sua l'ultima tappa del Czech Tour di Hirschi
Il francese prima prova con un attacco da finisseur dei suoi, poi regola il gruppo dei migliori in volata. Lo Svizzero della UAE suggella la vittoria davanti a Diego Ulissi
Aveva già dato buoni segnali in questa stagione Julian Alaphilippe: dopo una campagna del Nord da dimenticare era arrivata la vittoria al Giro d'Italia in quel di Fano, dopo una lunga fuga con Mirco Maestri. Ora si avvicina un appuntamento che anche se non lo vede favorito non può che essere speciale per quanto irripetibile: la prova olimpica di sabato 3 agosto sulle strade di Parigi. Per poter esser competitivo non basterà avere la buona condizione che il già due volte campione del mondo ha palesato in questo Czech Tour, ma sarà essenziale padroneggiare il marchio di fabbrica che ha contraddistinto i suoi anni migliori, lo scatto da finisseur che gli è valso molte delle sue quarantaquattro vittorie in carriera, comprese due mondiali e una Milano-Sanremo. Oggi quello scatto non è stato quello micidiale dei tempi d'oro, ma è stato comunque un pregevole prodromo alla vittoria di oggi nella quarta e ultima tappa della corsa ceca.
Czech Tour 2024, la cronaca della quarta tappa
L'ultima tappa dello Czech Tour partiva e arrivava a Šumperk dopo 131.8 chilometri. La difficoltà più impegnativa era una salita in ciottolato di 900 metri con una pendenza media dell'8.1% che veniva ripetuta quattro volte prima del traguardo, con l'ultimo scollinamento ai -3 km dall'arrivo.
Dopo sei chilometri si è delineata la fuga di giornata, con Aaron Van Poucke (Fiandre-Baloise), Lukáš Kubiš (Elkov-Kasper), Mats Wenzel (Lidl-Trek Future Racing), Michal Schuran (ATT Investments), Charlie Paige (TDT-Unibet) e Itamar Einhorn (Free Palestine). I sei hanno raggiunto il vantaggio massimo di 2'30" dopo circa 25 chilometri.
Dopo la salita di Jiříkov il gruppo di testa si è dimezzato: solo Van Poucke, Kubiš e Wenzel resistevano al ritorno di un gruppo inseguitore a sua volta ridotto a poco più di trenta unità.
Qui Kasper Asgreen ha provato a muoversi da solo per raggiungere il gruppo di testa al fine di mettere al lavoro anche le altre squadre, visto che fino ad allora la Soudal Quick-Step si era occupata quasi da sola dell'inseguimento. Prima che potesse raggiungere il terzetto di testa Kubiš ha però tentato a sua volta un'azione sulla prima delle quattro salite del circuito finale (Sternberk), resistendo fino alla terza tornata.
Nel gruppo principale il diciottenne statunitense Andrew August (INEOS Grenadiers) ha attaccato con decisione portandosi dietro Andreas Leknessund (Uno-X Mobility), Kevin Vermaerke (DSM-Firmenich PostNL), Kamiel Bonneu (Flanders-Baloise), Julian Alaphilippe (Soudal Quick Step) e il leader della generale Marc Hirschi (UAE Emirates): a loro in un secondo momento si sono aggiunti altri nove uomini, per un totale di quindici corridori che restavano in testa alla corsa.
Alaphilippe prima scatta e poi ribadisce il concetto in volata
Arrivati ai piedi dell'ultima asperità si sono mossi prima Marco Brenner (Tudor) e poi lo stesso Alaphilippe: il francese è partito appena ripreso il tedesco proprio sull'ultimo strappo, ed è stato subito inseguito da Hirschi: seppur con fatica il leader della generale ne ha tenuto la ruota e ha collaborato in discesa, prima che il duo negli ultimi 400 metri venisse ripreso da una decina di corridori che comprendeva anche Diego Ulissi, compagno di Hirschi nella UAE e secondo nella generale. Nonostante ciò, sono stati proprio loro due a lanciare e dominare la volata: primo è arrivato il francese, partito ai 150 metri, e secondo l'elvetico, che gli ha tenuto la ruota e ha suggellato con un secondo posto la vittoria finale.
La classifica generale vede dunque Marc Hirschi vincere lo Czech Tour 2024 con 28" di vantaggio sul compagno di squadra Diego Ulissi e Sergio Higuita terzo a 33".
