CARRamba che Simon! Il ciclista britannico vince il GP Calvià
Nella prima delle cinque prove del Challenge Mallorca, Simon Carr va prima in fuga e poi contiene l'arrembaggio finale di un pimpante Vlasov battendolo nella volata a due. Quinto Bettiol
Dopo un 2023 in cui ha fatto vedere le cose migliori a stagione ampiamente iniziata, vincendo la quinta tappa del Tour of The Alps ad aprile, la quarta tappa della Route d'Occitanie a giugno e la quinta tappa con classifica generale finale annessa del Tour de Langkawi a settembre, questa volta Simon Carr si ritaglia da subito un pezzetto di gloria ed al suo esordio stagionale nel Challenge Mallorca va a vincere il Trofeo Calvià, prima prova delle cinque in programma. Da applausi è stata anche la conduzione tattica lungo i 150 km di corsa da parte del ciclista britannico, che dopo essersene andato in fuga insieme a Pablo Castrillo, è riuscito a mantenere le forze e la lucidità per non farsi staccare nel finale da uno scatenato Aleksandr Vlasov poi battuto nella volata a due.
Lungo un percorso di 150 km ricco di insidie con partenza e arrivo a Palmanova, la corsa si è animata dopo una decina di km grazie all'azione di Simon Carr (EF Education EasyPost) e Pablo Castrillo (Kern Pharma). La coppia attaccava con decisione e allungava sul Coll den Claret su un gruppo ancora rilassato, tant'è vero che un terzetto formato da Mattia Bais (Polti Kometa), Txomin Juaristi (Euskaltel Euskadi) e Joan Albert Riera (Illes Balears Arabay Cycling) attaccava a sua volta e si metteva all'inseguimento di Carr e Castrillo. Sui successivi Coll de Soller e Coll den Bleda la coppia di testa rafforzava ulteriormente l'intesa ed il vantaggio sul primo drappello di inseguitori, che perdeva prima Riera e poi Juaristi. A metà della corsa dal gruppo, ridotto ad una trentina di unità, si involava Marc Soler (UAE Team Emirates), seguito da Aleksandr Vlasov (Team BORA Hansgrohe) e dal compagno di squadra Brandon McNulty. Questo terzetto raggiungeva Bais intorno al km 90. Quando mancavano 50 km al termine Carr e Castrillo avevano un vantaggio di 1 minuto e 40 secondi sul primo quartetto di inseguitori mentre il gruppo sempre più sfilacciato inseguiva a sua volta a circa 2 minuti e mezzo. A 36 km dal traguardo avveniva il ricongiungimento in testa alla corsa con Carr e Castrillo che venivano raggiunti da Soler, McNulty, Vlasov e Bais. Dal drappello di testa aumentavano l'andatura Vlasov, McNulty e Carr mentre Soler, Bais e Castrillo non ne avevano più e si facevano sfilare. A 25 km dalla conclusione, superata l'ultima salita del Coll de sa Gramola, i tre uomini di testa avevano 50 secondi di vantaggio su Alberto Bettiol (EF Education EasyPost) ed Alex Aranburu (Movistar) mentre il gruppo, o meglio ciò che rimaneva, aveva ormai tirato i remi in barca e inseguiva ad oltre 3 minuti di ritardo. L'intesa tra Carr, McNulty e Vlasov era ottima e i tre battistrada aumentavano progressivamente il vantaggio su Bettiol ed Aranburu, segnalati ad 1 minuto e mezzo di ritardo a 15 km dalla conclusione. A 3 km dal termine Vlasov attaccava con una violenta accelerazione lasciando al palo McNulty mentre Carr non desisteva e riusciva a raggiungere il russo un km più tardi. Nella volata a due il britannico aveva la meglio sul russo mentre McNulty si classificava terzo a 27 secondi di ritardo. Aranburu era quarto nella volata per il quarto posto davanti a Bettiol a 1 minuto e 32 secondi di ritardo da Carr. Completavano la top ten, dal sesto al decimo posto, Rui Costa (EF Education EasyPost), Marius Mayrhofer (Tudor Pro Cycling), Hugo Page (Intermarchè Wanty), Ilan van Wilder (Soudal Quick Step) e Samuele Zoccarato (VF Group - Bardiani CSF – Faizanè).
Il Challenge Mallorca prosegue domani con la seconda delle cinque corse in programma, il Trofeo Trofeo Ses Salines – Felanitx di 181.2 km. Il percorso è sicuramente meno impegnativo di quello del Trofeo Calvià, avendo come massime insidie altimetriche quattro gpm di quarta categoria. L'ultima quindicina di km prima del traguardo di Felanitx sono in leggera ascesa e qualche attacco nel finale potrebbe animare una corsa che sulla carta arride alle ruote veloci presenti in gruppo.