Philipsen batte tutti al Münsterland Giro, delusi Girmay e De Lie

Dopo che lo scorso anno aveva vinto Per Strand Hagenes con un attacco solitario nel finale, uscendo da un piccolo gruppo che si era avvantaggiato, questa edizione del Münsterland Giro si decide con una volata di gruppo compatto, al termine di una corsa decisamente meno movimentata rispetto al 2023, per il percorso leggermente più morbido e il clima più favorevole.

A vincere è il favoritissimo Jasper Philipsen, che torna alla vittoria dopo oltre un mese e qualche passaggio a vuoto di troppo nell'ultimo periodo. Il belga della Alpecin-Deceuninck era stato secondo due anni fa, battuto solo da Olav Kooij, mentre quest'anno si è imposto nettamente sui connazionali Jordi Meeus (Red Bull-BORA Hansgrohe) e Milan Fretin (Cofidis). Per Philipsen è la vittoria numero cinquantuno in carriera.

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Prima della partenza, tutto il gruppo tributa un meritatissimo omaggio a Simon Geschke, giunto all'ultima corsa in carriera dopo sedici stagioni da professionista. La vittoria di tappa al Tour de France nel 2015 rimane il momento più significativo della carriera del corridore tedesco, che tra Team Giant (poi Sunweb, oggi Dsm), CCC e Cofidis ha sempre trovato il modo di farsi apprezzare per la sua personalità e il suo stile di corsa.

Nella fuga iniziale ci sono Jannik Steimle (Q36.5 Pro Cycling Team), Tosh van der Sande (Team Visma Lease a Bike), Adrien Maire (TDT-Unibet Cycling Team), Arno Claeys (Team Flanders-Baloise), Jarno Grixa (P&S Metalltechnik Benotti), Luca Dreßler (Team Lotto Kern-Haus PSD Bank) e Sebastian Niehues (REMBE Pro Cycling Team Sauerland). I sette guadagnano un massimo di tre minuti sul gruppo, controllato dalle squadre dei velocisti.

Come in altre classiche tedesche per velocisti, ci sono gli strappi per fare la differenza nella parte centrale del percorso. Si ripetono due volte Coesfelder Berg (700 metri al 4.5%) e Daruper Berg (800 metri al 5.5%), dove sono soprattutto Red Bull-BORA Hansgrohe e Tudor Pro Cycling a provare a mettere pressione. Mike Teunissen (Intermarché-Wanty) riesce anche a guadagnare qualche metro, ma nessuno riesce a fare veramente selezione. 

A rendere durissima questa corsa in alcune edizioni recenti era stato il meteo avverso, ma questa volta non c'è nemmeno il vento per spezzare il gruppo. Alpecin-Deceuninck e le altre squadre degli sprinter possono controllare molto tranquillamente, con la fuga a meno di un minuto negli ultimi quaranta chilometri. L'unico a soffrire è stato ancora una volta Fabio Jakobsen (Team dsm-firmenich PostNL), che continua a vivere una stagione oltremodo complessa.

Van der Sande, Steimle, Maire e Dreßler vengono ripresi per ultimi, a poco più di venti chilometri dal traguardo, quando Jenno Berckmoes alza notevolmente l'andatura su un tratto di strada stretta in salita, per allungare il gruppo e favorire Arnaud De Lie. Jakobsen si stacca nuovamente, ma gli altri velocisti principali sono tutti nelle prime posizioni, e dopo l'azione della Lotto Dstny non c'è una vera e propria squadra dominante.

Philipsen il più veloce di un podio tutto belga

Il gruppo è ancora molto numeroso al transito sul traguardo per l'ultimo giro, nell'avvicinamento a una volata che si prospetta piuttosto caotica. Tutti i treni sono abbastanza corti, e all'ultimo chilometro è la Lidl-Trek a portarsi al comando. Né Tim Torn Teutenberg né Simone Consonni riescono però a sprintare per un contatto in uscita dall'ultima semicurva ai 200, mentre Danny van Poppel lancia alla perfezione Jordi Meeus all'esterno. Alla sua ruota si è appostato Jasper Philipsen, che ha nettamente lo spunto migliore negli ultimi 100 metri e va a prendersi il successo. 

Podio tutto belga, perché in terza posizione alle spalle di Meeus si piazza Milan Fretin (Cofidis), mentre Biniam Girmay è solo quarto. Completa la top five Max Walscheid (Team Jayco AlUla), mentre De Lie si trova ancora una volta fuori posizione e non riesce nemmeno ad avvicinarsi alla lotta per la vittoria, chiudendo al nono posto davanti a Matteo Trentin.