Prosegue l'opera di Sweeckiamento del cross
Il dominio di Laurens non conosce limiti: a Merksplas l'assolo comincia dal via e prosegue fino al traguardo; spezzata la resistenza di Van der Haar. Vanthourenhout completa il podio, indietro Pidcock
Il giorno tanto atteso del rientro del campione del mondo Thomas Pidcock è finalmente giunto: a Merksplas, terza tappa del Superprestige, vedremo per la prima volta il britannico con l'iride indosso dopo ben dieci mesi d'attesa. Difficile immaginarselo già vincente, dato che a differenza di Van Aert e Van der Poel ci mette sempre un po' di tempo a carburare e visto soprattutto che il percorso ha pochi tratti in salita che possano esaltarlo, mentre ne ha molti fangosi, oltre ad un banco di sabbia impegnativo, che potrebbero affondarlo. Gli avversari inoltre sono tosti, partendo dal dominatore delle ultime due settimane Laurens Sweeck e proseguendo con il campione europeo Michael Vanthourenhout, con quello olandese Lars van der Haar e concludendo con l'acciaccato Eli Iserbyt.
Sweeck non si fa precedere da nessuno nell'entrata nel fango, mentre i suoi avversari, soprattutto Van der Haar, Pidcock e Vanthourenhout pagano una partenza non eccezionale. Niels Vandeputte prende il comando della corsa prima di entrare nel bosco e sfruttando le sue incredibili doti tecniche scava un bel solco tra sé, Sweeck e gli altri. Il primo ad avvicinarsi alla coppia di testa è Iserbyt, mentre da dietro LVDH, il campione del mondo e quello europeo risalgono posizioni scavalcando, tra gli altri, Kevin Kuhn, Felipe Orts Lloret e Stan Godrie. Sulla sabbia Eli perde contatto da Vandeputte e Sweeck ma riesce nuovamente a chiudere il gap prima di transitare sul traguardo, dove il terzetto ha già un discreto vantaggio sugli inseguitori, anche se ovviamente non ancora qualcosa di irrecuperabile.
Laurens non aspetta nessuno e già all'inizio del secondo giro stacca Iserbyt e Vandeputte, i quali preferiscono non rispondere all'attacco e proseguire del proprio passo venendo raggiunti da Van der Haar, il quale a propria volta ha staccato Pidcock e Vanthourenhout. La situazione dopo due tornate è però ancora molto fluida: Sweeck ha 11" su Eli, Lars e Niels, mentre Tom e Michael sono distanti 18". Nel drappello inseguitore si rimescolano le carte quando Vanthourenhout si riporta da solo sulle ruote del trio guidato da Van der Haar, mentre Pidcock continua a fare un po' fatica. Il campione dei Paesi Bassi stacca tutti gli altri alla fine della terza tornata e si invola in solitario alla rincorsa di Sweeck, mentre dietro si guardano facendo rientrare anche il campione spagnolo Orts Lloret e Ryan Kamp.
Solo quando Vanthourenhout aumenta il ritmo i tre (Iserbyt, Pidcock e lo stesso campione d'Europa) staccano il resto della compagnia, ma Van der Haar e soprattutto Sweeck sono già troppo distanti per sperare di rientrare in partita per la vittoria. La condotta di Vanthourenhout in questo frangente fa alzare il sopracciglio: che senso ha far passare davanti Pidcock a condurre l'inseguimento nel momento in cui LVDH sta prendendo il volo se il britannico ha già dimostrato di non averne per batterti?
Comunque sia, i due alfieri della Pauwels riescono a staccare il campione del mondo nella quinta tornata e cercano, dandosi cambi regolari, di recuperare sui primi due che sono soli da molto tempo e potrebbero prima o dopo pagarne le conseguenze. Il distacco tra Sweeck e Van der Haar è sempre stabile e rimane attorno ai 15"-20", senza che il secondo dia mai l'impressione di poter invertire la tendenza e vincere il braccio di ferro.
Dopo qualche momento di difficoltà nel sesto round in cui addirittura si stacca da Iserbyt, Vanthourenhout ritorna in corsa per il podio a metà del settimo e penultimo giro, mentre in testa prosegue indisturbato l'assolo di Sweeck. In questa fase è da segnalare anche la scivolata di Pidcock in un tratto innocuo mentre il britannico è in lotta per la quinta posizione contro Kamp. Decise ormai le prime due posizioni è il derby interno alla Pauwels per la terza posizione a suscitare il maggior interesse. Vanthourenhout non lascia scampo a un Iserbyt piuttosto appannato e si va a prendere il podio alle spalle del dominatore Sweeck e del mai domo Van der Haar (+5"), il quale ha provato fino alla fine a mettere pressione al battistrada, senza riuscire mai ad intaccare la sua solidità. Dietro a Michael, terzo a 40" come detto, si piazzano altri due Pauwels: Iserbyt è quarto a 53", mentre Kamp è quinto a 1'10"; per il neerlandese si tratta di una delle migliori gare in carriera. Ottimo anche Vandeputte sesto a 1'20" su un tracciato in cui si trova molto bene. Il belga sorpassa proprio nel finale il campione del mondo Pidcock, settimo a 1'25". Per il britannico non c'è da disperare, al rientro non è mai stato subito pronto per la vittoria e il circuito odierno era ben poco adatto alle sue caratteristiche; per tastargli davvero il polso bisognerà aspettare la prova di Overijse di domani, dove, messo nelle giuste condizioni, potrebbe anche salire sul podio. Per terminare con la lista dei piazzamenti, ancora molto bene Orts ottavo a 1'46", lo svizzero Kuhn nono a 2'05" e Jens Adams decimo a 2'08".
Nella generale guida sempre Sweeck con 44 punti, inseguito da Van der Haar con 41, da Iserbyt con 39 e da Vanthourenhout con 37. Tutti gli altri sono lontani e già fuori dalla lotta per il successo finale. Il Superprestige torna il 3 dicembre con la prova di Boom, l'anno scorso teatro della prima cavalcata trionfale di Wout van Aert, il quale quest'anno rientrerà il giorno successivo in Coppa del Mondo, ad Anversa. Nel programma del belga seguono poi Dublino (11 dicembre), Mol (23 dicembre), Gavere (26 dicembre), Heusden-Zolder (27 dicembre), Diegem (28 dicembre), Loenhout (30 dicembre) e probabilmente Baal (1 gennaio), Herentals (3 gennaio), Koksijde (5 gennaio), Gullegem (7 gennaio), Zonhoven (8 gennaio), il campionato belga di Lokeren (15 gennaio) e la tappa di CDM a Benidorm (22 gennaio) prima del grande obiettivo stagionale: i Campionati del Mondo di Hoogerheide (5 febbraio).