La Ronde van Drenthe chiude i battenti dopo più di 60 anni
Dopo la cancellazione della Parigi-Bourges, scompare un'altra gara di tradizione del calendario europeo
In un ciclismo a vocazione sempre più globale, il prestigio e la tradizione non garantiscono in automatico la sopravvivenza delle corse di retroguardia del calendario internazionale. Non fa eccezione la Ronde van Drenthe, una delle più antiche corse del calendario olandese, arrivata ai titoli di coda dopo 64 anni di storia.
Il crepuscolo della Ronde van Drenthe
Gli organizzatori - capeggiati dall'anziana Femmy Van Issum - hanno deciso di abbassare le serrande al termine di un incontro con gli amministratori locali. All'aumento dei costi di gestione - che aveva già imposto il sacrificio della gara maschile - si è aggiunto il disimpegno delle forze di polizia incaricate di sorvegliare le strade, al punto che l'ultima Ronde è stata declinata solo al femminile, oltretutto su un circuito che prevedeva la scalata multipla del VAM-Berg.
Collocata abitualmente all'inizio della primavera, la Ronde van Drenthe poteva essere considerata una sorta di prologo delle classiche delle Ardenne per il suo profilo vallonato e accidentato. Fin dal suo debutto nel 1960, la gara in linea olandese è stata un affare per i corridori i casa, che hanno infatti primeggiato per 38 edizioni consecutive. Due nomi tra i tanti: il futuro campione del mondo Hennie Kuiper, che vinse la Ronde nel 1972, e Karsten Kroon - vincitore di una tappa del Tour de France 2002 - a segno nel 1996. Il primo successo d'importazione (firmato nel 2000 dalla meteora belga Andy De Smet) non interruppe l'egemonia dei padroni di casa, che avrebbero conquistato altre 10 vittorie tra il 2002 e il 2019. Nell'albo d'oro anche un paio di brindisi azzurri con Maurizio Biondo (2008) e Alberto Ongarato (2009).
Se la corsa maschile - accorpata negli ultimi anni alla gemella Dwars door Drenthe - non è mai riuscita ad attrarre i grandi nomi del ciclismo internazionale, la versione femminile della Ronde, proposta per la prima volta nel 2007, si è invece guadagnata un posto di riguardo nel World Tour. In prima pagina le quattro vittorie consecutive (2021-2024) di Lorena Wiebes, seguita a ruota dalla connazionale Marianne Vos, che ha occupato ininterrottamente il trono della Ronde tra il 2012 e il 2014. Anche tre campionesse del mondo nel club delle regine del Drenthe: Elizabeth Deignan (2015), Amalie Dideriksen (2016) e Marta Bastianelli, l'unica italiana ad aggiudicarsi la classica dei Paesi Bassi nel 2019.
Cancellate anche la Parigi-Bourges e la RideLondon Classique
Il tramonto della RvD si aggiunge alla cancellazione per problemi economici dell'edizione 2024 della Parigi-Bourges e della RideLondon Classique 2025 a seguito della sua nuova collocazione in calendario, sgradita al comitato organizzatore della breve gara a tappe britannica.