Lotte Kopecky torna a vincere il Giro delle Fiandre ©Ronde van Vlaanderen
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La leonessa delle Fiandre si riprende la corona, Lotte Kopecky trionfa alla Ronde

La campionessa del mondo batte allo sprint Ferrand-Prévot, Lippert e Niewiadoma e diventa la prima donna a vincere per tre volte il Giro delle Fiandre. Longo Borghini ritirata per una caduta, sesta Borghesi

06.04.2025 18:25

Tra le tante foto simbolo di una carriera da vincente, questa sul traguardo di Oudenaarde avrà un posto speciale nell'album dei ricordi di Lotte Kopecky, che vince il Giro delle Fiandre davanti alla sua gente in maglia di campionessa del mondo. Una vittoria da record, perché la fuoriclasse belga diventa la prima donna di sempre a vincere per tre volte la Ronde van Vlaanderen, dopo i successi del 2022 e del 2023. A poche ore di distanza dal successo di Tadej Pogačar, la madre di tutte le classiche saluta un altro successo della maglia iridata, come già era accaduto nel 2016 con Peter Sagan e Lizzie Deignan, mentre l'anno scorso era accaduto alla Paris-Roubaix con Mathieu van der Poel

Per Kopecky è anche la prima vittoria in una stagione iniziata più tardi del solito e mettendosi inizialmente a servizio della squadra, ma alla prima occasione utile, in una volata a quattro senza storia, non ha mancato di ricordare a tutte che la più forte è ancora lei, specialmente giocando in casa. La presenza di Elisa Longo Borghini, uscita di scena anzitempo per una caduta, avrebbe probabilmente cambiato in qualche modo l'andamento della corsa, ma per la quarta classica World Tour consecutiva alla fine ha ragione la SD Worx.

Giro delle Fiandre 2025, la cronaca della gara

Dopo una decina di chilometri dalla partenza da Oudenaarde nasce la prima fuga di giornata. All'attacco Nicole Steigenga (AG Insurance-Soudal), Franziska Brauße (CERATIZIT Pro Cycling), Romy Kasper (Human Powered Health), Alison Avoine (St.Michel-Preference Home-Auber93), Britt de Grave (DD Group Pro Cycling Team), April Tacey (Team Coop-Repsol) e Aoife O'Brien (DAS-Hutchinson), mentre non riescono a rientrare Sterre Vervloet (Lotto) e Beatrice Caudera (BePink-Imatra-Bongioanni). 

Nicole Steigenga in fuga ©UCI WWT
Nicole Steigenga in fuga ©UCI WWT

Il loro vantaggio raggiunge i sette minuti prima dall'ingresso sull'Edelareberg, il primo muro di giornata, preceduto però da diverse cadute in gruppo. In una di queste, in cui rimangono coinvolte anche Lorena Wiebes e Noemi Rüegg, le conseguenze peggiori sono per Elisa Longo Borghini, costretta ad abbandonare la corsa a quasi cento chilometri dall'arrivo. La campionessa in carica era la favorita numero uno dopo la vittoria di mercoledì alla Dwars door Vlaanderen, e in sua assenza cambia completamente anche il copione tattico.

Il pallino passa in mano alla SD Worx-Protime, che già sul Molenberg porta davanti Mischa Bredewold ad alzare il ritmo. Il vantaggio delle fuggitive è però ancora molto consistente, e davanti rimangono solo Steigenga, Tacey e Brauße. Dopo un tentativo di Quinty Ton (Liv AlUla Jayco) in un tratto interlocutorio, sul Wolvenberg prova a portare via un gruppetto Amber Kraak (FDJ-SUEZ), seguita da Eleonora Camilla Gasparrini (UAE Team ADQ), Eva van Agt (Team Visma Lease a Bike) e Franziska Koch (Team Picnic-PostNL), ma non cè spazio per prendere vantaggio.

Davanti Steigenga rimane da sola sull'Eikenberg e ha ancora 1'30" ai -45, entrando per prima sul Koppenberg, il primo vero e proprio punto chiave del percorso. Tocca a Puck Pieterse mettersi davanti sul tratto più duro di uno dei muri più insidiosi, dove c'è comunque meno selezione rispetto a un anno fa. Davanti rimangono tutte le favorite ad eccezione di Marianne Vos, che non arrivava nelle migliori condizioni e ha avuto qualche imprevisto anche durante la corsa, ma riesce comunque a rimanere a pochi secondi.

Lotte Kopecky e Puck Pieterse davanti sul Koppenberg ©Ronde van Vlaanderen
Lotte Kopecky e Puck Pieterse davanti sul Koppenberg ©Ronde van Vlaanderen

Nel tratto successivo avviene subito il ricongiungimento, nessuna squadra prende l'iniziativa e la EF ne approfitta per permettere a Rüegg di rientrare dopo la sua seconda caduta di giornata. Steigenga viene ripresa ai -40 sul pavé dello Steenbeekdries da un gruppo ancora composta da una quarantina di atlete, mentre Pauline Ferrand-Prévot (Visma Lease a Bike), Elise Chabbey e Jade Wiel (FDJ-SUEZ) cadono nelle primissime posizioni, e soprattutto per le due compagne di squadra l'inseguimento è abbastanza dispendioso.

Nei chilometri successivi lo schema è molto chiaro: Lidl-Trek prova ad anticipare, SD Worx salta subito sulle ruote. Prima Kopecky va a chiudere su Ellen van Dijk, poi Mischa Bredewold si accoda a Lauretta Hanson e decide di proseguire l'azione. Le due guadagnano una ventina di secondi nell'avvicinamento all'Oude Kruisberg, dove Liane Lippert attacca da sola e chiude il gap. Anche il resto del gruppo delle migliori torna sotto, ma non ne fa parte Lorena Wiebes, il grande spauracchio per tutte.

A quel punto la SD Worx deve gettare definitivamente la maschera, ma ha ancora Bredewold e Anna van der Breggen a disposizione della campionessa del mondo. Arrivano in diciassette ai piedi dell'Oude Kwaremont: ci sono anche Chabbey, Ferrand-Prévot, Pieterse, Rüegg e Letizia Borghesi (EF), Kim Le Court (AG Insurance-Soudal), Kasia Niewiadoma e Chloe Dygert (Canyon//SRAM zondacrypto), Van Dijk, Hanson e Anna Henderson (Lidl-Trek), Letizia Paternoster (Liv AlUla Jayco), Marlen Reusser e Lippert. 

Le due Movistar entrano per prime sul muro, e la tedesca è la prima a muoversi, seguita subito da Ferrand-Prévot e Kopecky. Paternoster riesce a seguire per un po' ma paga il fuorigiri, mentre Niewiadoma riesce a chiudere il buco e formare un quartetto in testa alla corsa. La polacca prova a forzare sul Paterberg, ma nessuna delle quattro mostra segnali di cedimento. Dopo l'ultimo muro di giornata il loro vantaggio è di una ventina di secondi sulle inseguitrici: Dietro sono rimaste Le Court, Chabbey, Pieterse, Borghesi, Henderson con Van Dijk ma soprattutto Reusser e Van der Breggen, che possono rifiatare e rallentare l'inseguimento con le rispettive compagne davanti. In meno di cinque chilometri il distacco risale fino a 40", e la questione si riduce alle quattro davanti.

I ruoli sono ben definiti, e Niewiadoma è l'unica intenzionata a provare ad anticipare: ai 600 metri ci prova, ma Kopecky non lascia nemmeno un metro di buco. La belga lancia la volata di testa e non lascia possibilità a Ferrand-Prévot e Lippert di entrarle nella scia, e le due completano il podio a debita distanza dalla maglia iridata, che torna ad imporsi nella gara di casa

Giro delle Fiandre, vince Lotte Kopecky: i risultati

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