Filippo Baroncini diventa Barone alla Super 8 Classic
Primo successo da professionista per il corridore ravennate. 6° Trentin
Un premio alla perseveranza e alla tenacia: Filippo Baroncini si regala il giorno più bello della sua ancora giovane carriera da professionista alla Super 8 Classic, tradizionale rendez-vous di fine stagione sulle strade del Belgio. La sua esultanza al traguardo ha il sapore della gioia e della liberazione: troppe volte, infatti, la cattiva sorte ne ha frenato il percorso di crescita e maturazione dopo il colpaccio tra gli Under-23 ai Mondiali di Leuven 2021. Ancora le Fiandre, dunque, nel destino del 24enne ravennate, che ha freddato la concorrenza con una stoccata chirurgica ai -13 dal traguardo.
5 uomini all'attacco per quasi 100 km
L'ultima erede del GP Impanis - che ha assunto dal 2023 l'attuale denominazione di Super 8 Classic - è una corsa che occhieggia tanto gli sprinter puri, quanto le ruote più audaci che - in tempi recenti - hanno a più riprese lasciato il segno nell'albo d'oro. Fatto sta che il percorso di gara (Braken-Boortmeerbeek, 197,7 km) divaga tra muri, côtes e qualche assaggio di pavé: superata la rampa di Zonnebloemstraat (900 metri al 6,3% dopo 7 km dal via), la carovana sconfina abbastanza presto in Vallonia. La lunga sortita (110 km circa) nella regione francofona del Belgio è caratterizzata da un poker di salite: se la Rue de Haut-Ittre (posizionata dopo 54,9 km), la Rue de Noirhat (800 metri al 4,9% dopo km 87,4) e lo Chemin de l'Herbe (km 117,9, 1000 metri con una pendenza media del 4,2%) si lasciano sorseggiare con gusto, non si può dire altrettanto dello Chaussée d'Ottenbourg, 700 metri al 7% di media. Una volta rientrati in terra fiamminga, il menu propone un circuito di 26,6 km da ripetere per due volte, con le scalate multiple a Moskesstraaat (600 metri lastricati al 6,9%), Holtstheide (1 km con una pendenza media del 5,4%) e Smeysberg (500 metri all'8% di media) e il passaggio una tantum in Florivalstraat (600 metri al 5,4%). Usciti dall'abitato di Wolfshaegen, ecco l'ultima fatica di giornata: il Bosstraat, 1500 metri al 3,3% medio. Finale veloce e scorrevole su strade ampie e dritte.
La fuga buona decolla dopo 14 km: all'attacco i belgi Lars Craps (Flanders-Baloise) e Kay De Bruyckere (Sauze Pauwels-Bingoal) e l'olandese Julian van den Berg (DSM-Firmenich), raggiunti più avanti dall'altro belga Loïc Vliegen (WB-Bingoal) e dal norvegese Anders Halland Johannessen (Uno-X Mobility). Il quintetto di testa affronta gli ultimi 80 km con un margine appena superiore al minuto e mezzo sul gruppo, trainato dagli uomini della Lotto Dstny. L'andatura piuttosto sostenuta non scoraggia le imboscate: il primo a provarci è lo svizzero Johan Jacobs (Movistar), che rincorrerà i battistrada per una ventina di chilometri prima di rientrare nei ranghi. Non andrà meglio al campione nazionale eritreo Natnael Tesfazion (Lidl-Trek): scattato sul Florivalstraat (-47 dal traguardo), il corridore africano mette nel mirino i fuggitivi ma non riesce a completare l'operazione-riaggancio, che si spegne definitivamente a 36 km da Boortmeerbeek.
Lo Chaussée d'Ottenbourg impone la resa anticipata a De Bruyckere, che farà ancora in tempo ad accompagnare Jacobs nel suo vano tentativo di rimonta prima di abbandonare la scena. Il primo Moskesstraaat è invece indigesto per Vliegen, che cede così il passo a Craps, Johannessen e van den Berg. I tre superstiti della fuga resteranno allo scoperto fino ai -35, quando una poderosa accelerazione del belga Tim Wellens (UAE Emirates) sgrosserà il gruppo, che aveva nel frattempo registrato le defezioni dell'australiano Caleb Ewan (Jayco-AlUla) e del francese Florian Sénéchal (Arkéa-B&B Hotels), vittorioso nel 2021.
L'azione decisiva a 29 km dall'arrivo
In realtà, le acque si erano già agitate in precedenza, ma le azioni promosse a turno dal campione nazionale spagnolo Oier Lazkano (Movistar), dal danese Mads Würtz Schmidt (Free Palestine) e dal francese Mathis Le Berre (Arkéa) erano rifluite abbastanza in fretta. Wellens rilancia ancora ai piedi dell'Holtstheide con la complicità dei connazionali Florian Vermeersch (Lotto Dstny) e Gil Gelders (Soudal Quick Step) e del redivivo Johannessen: la battuta di caccia del quartetto non avrà sorte migliore.
La Super 8 Classic si decide sul secondo Smeysberg, dove si avvantaggiano il francese Sandy Dujardin (TotalEnergies), l'italiano Filippo Baroncini (UAE), l'olandese Rick Pluimers (Tudor) e lo spagnolo Roger Adrià (Red Bull-BORA-Hansgrohe). Al loro inseguimento si portano altri 13 uomini, che hanno nel frattempo seminato i velocisti più attesi: il britannico Jake Stewart (Free Palestine), i belgi Laurenz Rex (Intermarché-Wanty), Dylan Vandenstorme (Flanders) e Ilan Van Wilder (Soudal), il francese Emilien Jeannière (TotalEnergies), il norvegese Erik Nordsæter Resell (Uno-X), gli olandesi Tibor Del Grosso (Alpecin-Deceuninck) e Mike Teunissen (Intermarché-Wanty), l'italiano Matteo Trentin (Tudor), il lettone Toms Skujiņš (Lidl), il portoghese Rui Oliveira (UAE), lo spagnolo Carlos Canal (Movistar) e il già menzionato Vermeersch. Il quartetto di testa e il primo gruppo inseguitore si ricongiungono ai -20 dalla fine, ma la tregua dura pochissimo: ci riprovano in contropiede Adrià, Baroncini, Oliveira, Skujiņš, Stewart, Teunissen e Trentin, che desisteranno a 16 km dall'arrivo. Ancora qualche minuto di stallo, poi l'affondo esemplare del corridore di Massa Lombarda. Non serve molto per capire che questa sarà l'azione buona: Baroncini guadagna subito 15" sui suoi ex compagni di ventura che - come da consolidato copione - rinunciano in un primo tempo a collaborare per poi organizzare un blando quanto tardivo inseguimento.
E così, siamo arrivati all'urlo di gioia e di liberazione che resterà l'immagine-simbolo della prima vittoria da professionista del romagnolo, oltretutto sulle stesse strade che lo avevano incoronato re degli Under-23. Alle sue spalle, il bravo Pluimers - scattato a 2 km dallo striscione d'arrivo - conquista la piazza d'onore davanti a Oliveira, che regola allo sprint Jeannière, Adrià, Trentin e il resto della compagnia. A 1'05" la mesta sfilata dei battuti.