Roglic è già in forma! Sua la terza tappa della Vuelta a Burgos
Lo sloveno della Jumbo-Visma resiste agevolmente agli attacchi di Yates e poi regola il gruppetto dei migliori allo sprint. A lui anche la maglia di leader con 34" di vantaggio su Vlasov
Si comincia a fare sul serio in questa Vuelta a Burgos: nella terza tappa arrivano le montagne, e Primoz Roglic risponde subito presente. Attaccato a più riprese da Adam Yates, lo sloveno non sembra faticare a rispondere e poi batte gli altri favoriti con una volata della sue. Protagonista di giornata è la celebre e durissima salita del Picón Blanco (8 km al 9.2 %). Si tratta quindi di una tappa impegnativa, con quest’ultima ascesa seguita da altri due strappi piuttosto brevi prima del traguardo di Villarcayo.
L’importanza della frazione odierna in ottica classifica generale si nota sin dalle prime fasi di gara, quando riesce a prendere il largo una fuga piuttosto numerosa e con alcuni elementi di spicco. All’attacco ci sono Lennard Kämna e Matteo Fabbro (Bora-Hansgrohe), Larry Warbasse e Jaakko Hänninen (AG2R Citroën), Mattia Bais (Eolo-Kometa), Filippo Conca (Q36.5), Jesús Ezquerra (Burgis-BH), Raúl Garcia Pierna (Kern Pharma) e Xabier Berasategi (Euskaltel-Euskadi). I 9 fuggitivi, che sono riusciti a prendere il largo sulle prime salite di giornata, non possono mai godere di un vantaggio rassicurante, con la Jumbo-Visma di Attila Valter e Primoz Roglic che li tiene sempre attorno ai 3’.
Il copione prosegue senza scossoni nell’attesa del Picón Blanco, con il gruppo che accelera gradualmente avvicinandosi ai battistrada, sempre trainato dalla formazione giallo-nera, mentre in un secondo momento si aggiunge anche la EF Education-EasyPost. Il gap con cui i 9 iniziano la salita è irrisorio, con Garcia Pierna che prova comunque a rimanere in testa, venendo riassorbito per ultimo poco dopo. Nel frattempo è la UAE Emirates a dettare l’andatura in salita, con il leader della generale Attila Valter che perde presto contatto dal gruppo. A 4 km dal GPM c’è l’allungo di Adam Yates (UAE Emirates), che si porta dietro il compagno di squadra Jay Vine oltre a Primoz Roglic, mentre poco dopo rientrano anche Aleksandr Vlasov (Bora-Hansgrohe) e Damien Howson (Q36.5).
Quando sembrava essere tornata la calma, ecco che Yates ci riprova in prossimità dello scollinamento, ma anche stavolta Roglic non perde un metro, e pure un sorprendente Howson resta con loro. La seguente discesa, piuttosto tecnica, vede il rientro di Vlasov sul terzetto al comando, mentre Vine scivola e rimane attardato. Procedono così di comune accordo i 4 in testa alla corsa, che conservano 1’ di vantaggio sui più immediati inseguitori. A nulla servono le salitelle poste sulla via del traguardo: Roglic, Yates, Howson e Vlasov procedono senza risparmiarsi e senza ostilità aspettando la volata finale. Lo sprint viene lanciato da Adam Yates, che resiste a lungo in testa ma nelle decine di metri finali viene agevolmente battuto da Primoz Roglic, che si conferma impeccabile in finali del genere e conquista la vittoria. Secondo posto poi per Vlasov davanti allo stesso Yates.
La quarta tappa in programma domani vedrà il primo arrivo in salita di questa edizione. Dopo una prima parte di percorso decisamente mosso e quindi impegnativo, gli ultimi 24 km sono tutti leggermente all'insù, fino ad arrivare allo strappo finale di 2.1 km al 5.4%, di cui le pendenze più arcigne sono poste all’interno dell’ultimo chilometro.