AlUla Tour: bis per Tim Merlier nella giornata dei ventagli
Eddie Dunbar perde oltre un minuto in classifica generale; brutta caduta per Nils Eekhoff nel finale: portato via in barella
Tim Merlier (Soudal Quick-Step) vince la terza tappa dell'AlUla Tour 2025, collezionando il secondo successo in tre giorni nella corsa saudita. Dylan Groenewegen (Jayco AlUla), unico sulla ruota del belga a 300m dal traguardo, non ha abbastanza spazio per lanciare il suo sprint e si accontenta della seconda posizione. Terzo Juan Sebastian Molano (UAE Emirates), che batte il nostro Matteo Moschetti (Q36.5). Nono Alberto Bruttomesso (Bahrain-Victorious). In attesa della tappa regina di domani, i ventagli hanno già in parte cambiato la classifica generale: rimasto attardato, Eddie Dunbar (Jayco AlUla) perde oltre un minuto all'arrivo.
Il percorso
Frazione più lunga dell'edizione 2025 della corsa saudita, quella di 180.6km da Hegra al Tayma Fort. In partenza circa 18km vallonati, poi l'unica vera salita di giornata: 2.6km al 4.5% con sprint intermedio posto allo scollinamento. Da lì un altro tratto vallonato di circa 30 km, dove si trovano altri due sprint intermedi, a circa -120km e -55km dall'arrivo (quest'ultimo con secondi di bonus), poi il tracciato di gara sarà tutto in lieve discesa verso la probabilissima volata. Attenzione agli uomini 2 km: le strade si restringono sensibilmente e sono diverse le curve ad angolo retto che portano verso il traguardo nella città di Tayma.
Alula Tour 2025, la cronaca della terza tappa
Una fuga di sette uomini prende il largo a 8 km dall'inizio della tappa: si tratta di Javier Ibañez (Caja Rural) e Hugo Aznar (Equipo Kern Pharma); Yuma Koishi e Masaki Yamamoto (JCL Team UKYO); Andreas Miltiadis e Kane Richards (Roojai Insurance); Jens Reynders (Wagner Bazin WB). Ne rimane fuori il detentore della maglia di corridore più attivo, Muhammad Nur Aiman Bin Rosli (Terengganu), destinato a perdere il simbolo del suo primato.
La loro azione non avrà mai più di 2' sul gruppo tirato da Jayco AlUla, Q36.5 e Soudal Quick-Step, che lavorano per i propri velocisti e per tenere al sicuro il leader della generale Tom Pidcock (Q36.5).
Reynders vince il primo sprint intermedio su Richards e Yamamoto: nello stesso ordine passano anche al secondo sprint intermedio, mentre il gruppo riduce il gap portandosi a 1'50" dalla testa della corsa. Il vantaggio della fuga diminuisce ulteriormente nei chilometri successivi, mentre al terzo e ultimo sprint è nuovamente vincente la volata di Jens Reynders su Ibañez e Aznar.
I fuggitivi vengono ripresi a 35km dal traguardo e proprio in quel momento, grazie ad uno strappo della Tudor Pro Cycling, sulle lunghissime strade del deserto saudita spazzate da un leggero vento laterale, si apre un ventaglio. Un gruppo di una sessantina di corridori si avvantaggia, lasciandosi dietro due tronconi: tra le vittime autorevoli, Alexander Kristoff (Uno-X Mobility) ed Eddie Dunbar, bloccati a circa 40" dalla testa della corsa. A 22km dal traguardo la PicNic prova a staccare un altro ventaglio dal gruppo principale, mettendo in difficoltà solo Arvid De Kleijn (Tudor) a fondo gruppo, senza però fare veramente la differenza. Il gruppo sembra quasi fermarsi quando gli uomini della Soudal Quick-Step riprendono in mano le operazioni di avvicinamento al traguardo assieme ai Q36.5.
Un finale tecnico premia ancora Merlier
Negli ultimi chilometri di tappa il primo dei gruppetti attardati sembra potersi riavvicinare alla testa della corsa, ma l'approssimarsi dello sprint rende difficile colmare il gap che i corridori erano riusciti a ridurre a circa 200m. Tom Pidcock aspetta i meno 3km dal traguardo per fermarsi per una foratura, evitando il caos dei treni dei velocisti che già si danno battaglia. È la Jayco AlUla di Groenewegen ad entrare in testa nell’ultimo km di corsa, dove il gruppo si allunga per via del restringimento delle strade. Poco prima di una curva ad angolo retto che immette negli ultimi 300m Gorka Sorarrain (Caja Rural) cade, colpendo il corridore davanti a sé: Nils Eekhoff (Team PicNic) sbanda, andando a sbattere violentemente contro un palo della luce.
Intanto davanti l'ultimo uomo di Tim Merlier fa il buco al velocista, che si trova in testa con Dylan Groenewegen sulla ruota e qualche metro di vantaggio sugli altri sprinter. Merlier fa una volata lunga e Groenewegen non riesce ad uscire dalla sua ruota se non negli ultimi 20 metri, senza avere lo spazio per sorpassarlo. Terza posizione per Juan Sebastian Molano.