La strana storia di Matisse van Kerckhove, promessa belga che non ha mai vissuto in Belgio
Dal sud-est asiatico alla Spagna, senza mai abitare nel paese che rappresenta in gara: la vicenda del 18enne bronzo a Zurigo ai Mondiali a Cronometro Junior
Il suo nome potrebbe essere belga al 100%, ma la vera nazionalità di Matisse van Kerckhove è una faccenda molto più complicata: il giovane cronoman è un cittadino del mondo. Nato l'11 settembre 2006, Matisse ha trascorso la sua infanzia e adolescenza lontano dal Belgio. "Non ci ho mai vissuto", ha spiegato in un’intervista davanti alle telecamere di Sporza, con un sorriso da novizio buddhista, allo stesso tempo accogliente e divertito. "Per via del lavoro di mio padre, ho passato tre anni in Thailandia prima di trasferirmi in Spagna, dove vivo ormai da 14 anni". Pur non parlando il thailandese, Matisse è perfettamente fluente in spagnolo e catalano, segno della sua integrazione nella cultura iberica.
Una vita da globetrotter
Tolleranti e pragmatici, i belgi sono sempre stati un popolo di viaggiatori, e in questo senso Van Kerckhove non tradisce le sue radici. La vita da globetrotter non ha mai rappresentato un ostacolo per l’enfant prodige delle cronometro, che ha costruito la sua passione per le corse lontano dalla sua terra di origine. "Ho sempre corso in Spagna, principalmente in mountain bike, e solo quest'anno ho iniziato a dedicarmi anche alla strada", ha raccontato. È proprio dal dinamismo della mountain bike che Matisse van Kerckhove ha tratto la sua forza, una caratteristica che lo ha portato a brillare anche su strada. L’anno prossimo farà parte del team Visma-Lease a Bike, a conferma che il percorso è quello giusto.
“Parto sempre forte, ma poi pago negli ultimi chilometri”
Già sesto agli Europei di categoria all'inizio del mese, dove Van Kerckhove ha affrontato una cronometro di 31 km, la più lunga della sua carriera, ha dimostrato così di essere un corridore determinato e sempre pronto a lavorare sodo per migliorarsi. Il suo ultimo risultato di rilievo è stato il bronzo nella cronometro dei Campionati del Mondo Junior 2024, dove ha chiuso dietro al connazionale Jasper Schoofs e al vincitore, il francese Paul Seixas. Un’eccezionale prestazione che lo ha visto distaccato di soli sette secondi dal primo classificato. Se ostinazione e caparbietà sono tratti della personalità tipicamente catalani, Van Kerckhove ha dimostrato di averli completamente fatti suoi, dopo aver fermato il cronometro a 28'15", con una media straordinaria di 52,9 km/h.
Van Kerckhove è considerato un ciclista versatile e promettente, destinato a emergere come una delle nuove stelle del ciclismo belga nei prossimi anni. I successi recenti non hanno fatto altro che stimolare l’appetito di Matisse, che ha dichiarato di voler affinare ulteriormente le sue abilità nella cronometro nei prossimi anni. “Gli Europei mi hanno insegnato a regolare meglio il ritmo. Parto sempre forte, ma poi pago negli ultimi chilometri. Devo imparare a correre con più costanza”, ha spiegato.
Il futuro del ciclismo belga
La sua stagione 2024 include piazzamenti significativi in altre competizioni junior, come la Ronde des Vallées, dove ha vinto una tappa. Quest’anno ha anche conquistato il titolo di campione catalano a cronometro: “È stata una gara molto intensa, decisamente più breve rispetto a quelle dei Mondiali a Zurigo. Ma tutte queste esperienze mi aiuteranno a crescere”. Crescere, sì: perché davanti a tanta professionalità è facile dimenticare che Matisse è pur sempre un ragazzo, che si vanta di sfidare gli scogli e il mare mosso in un rarissimo post su Instagram dove non ha i piedi sui pedali. Il futuro del ciclismo belga sembrerebbe proprio in buone mani.