A Siviglia balla solo Coquard
Vuelta a Andalucía, il francese vince senza problemi, battuti Hoelgaard e Hofstetter. Classifica immutata, domani ultima chance per Contador
Se nelle precedenti tre frazioni della Vuelta a Andalucía lo spettacolo non era di certo mancato, altrettanto non si può dire per l'appuntamento odierno (e, verosimilmente, il discorso è estendibile a quanto accadrà domani). Decisamente un peccato per questa prova spagnola che sta, anno dopo anno, rappresentando la sfida diretta ad inizio stagione fra alcuni dei grossi calibri; ma la partita fra Valverde e Contador, per quanto formalmente ancora aperta, pare lontana dallo svolgersi.
La fuga tarda a formarsi, alla fine se ne vanno in sei
La quarta frazione della Vuelta a Andalucía, da La Campana a Siviglia per complessivi 179.3 km, si è aperta per i 138 corridori ancora in gara alle 12.45. Diversamente dalle giornate precedenti, si è dovuto attendere affinché la fuga partisse; nonostante vari tentativi nei primi 22 km nessuno è capace di evadere. L'azione che caratterizza la tappa nasce nei pressi del km 25: a comporla sono gli olandesi Martijn Budding (Roompot-Nederlandse Loterij) e Martijn Keizer (Team Lotto NL-Jumbo), il francese Jérôme Cousin (Cofidis, Solutions Crédits), il polacco Lukasz Owsian (CCC Sprandi Polkowice), lo spagnolo Diego Rubio (Caja Rural-Seguros RGA) e il belga Jens Wallays (Sport Vlaanderen-Baloise).
Il sestetto viene lasciato andare: al km 30 il gap è di 2'15" diventando di 3' al km 30. Nel primo dei tre gpm di giornata, il Puerto de las Minas (km 52.4), Budding precede Wallays e Cousin mentre il distacco rispetto al gruppo non di discosta di troppo. Situazione identica anche in cima alla seconda salita, il Puerto de Constantina (km 69.3), con Budding davanti a Wallays e Owsian e il gruppo poco sotto ai 3', sempre trainato dagli uomini del Movistar Team. Il terzo gpm, l'Alto de Caralla (km 87), vede vittorioso Cousin.
Dietro iniziano a muoversi, davanti ci prova Rubio
La tappa va via senza scossoni (al traguardo volante di Cazalla de la Sierra Keizer supera Owsian e Budding) e il margine ai meno 80 km si abbassa a 2'25" per poi scendere a 2' ai meno 60 km. La presenza di lunghi stradoni favorisce ovviamente l'incedere del plotone che accelera nell'opera di ricongiungimento: ai meno 40 km il distacco si è ridotto a 1'40", per poi diventare solo di 1' tondo ai meno 30 km.
Le formazioni maggiormente interessate a lavorare sono Direct Énergie e Lotto Soudal che ripongono le proprie speranze rispettivamente su Bryan Coquard e Moreno Hofland. Davanti c'è chi non gradisce l'andamento e decide di involarsi: Diego Rubio prende del margine attorno ai meno 28 km, venendo ripreso dagli altri cinque con cui torna collaborare. Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, in tale situazione i battistrada perdono solamente una decina di secondi nella fase che va dai meno 30 ai meno 20 km.
Keizer e Rubio cercano il colpaccio, Cousin va in caccia
Quando alla conclusione mancano 15 km sono ancora 40" di gap fra i sei e il gruppo in cui a darsi maggiormente da fare sono Bart De Clercq (Lotto Soudal) e Julien Morice (Direct Énergie). I quali guadagnano pochissimo, visto che sono ancora 35" ai meno 10 km; tra chi maggiormente ci crede fra gli uomini in testa sono gli olandesi Budding e Keizer, i cui turni in testa al sestetto sono più lunghi rispetto a quelli dei rivali.
Se i gregari belgi e francesi recuperano poco, a far ridurre le speranze dei sei ci pensano gli uomini del Movistar Team, intenzionati solamente a non far correre rischi al proprio capitano. L'accordo davanti termina poco dopo i meno 6 km quando Keizer accelera trovandosi alla ruota il solo Rubio; la coppia passa con una decina di secondi davanti al cartello dei meno 5 km, con Budding, Owsian e Wallays ripresi dal gruppo. Chi manca all'elenco è Cousin che riesce a rientrare sui due al comando ai meno 4.5 riuscendo a staccarli ai meno 3.8 km.
Hoelgaard prova la sorpresa, ma Coquard non si lascia beffare
Ma è tutto vano, perché il gruppo è lì con il fiato sul collo, andando a riprenderlo ai meno 3.2 km.Sono i Lotto Soudal e soprattutto la Direct Énergie a lavorare, con i transalpini che conducono e imboccano in testa l'ultimo km, pur essendo un po' troppo tirati a livello numerico. A sostituirli arrivano i Lotto Soudal e i Cofidis, Solutions Crédits in un finale particolarmente tortuoso. A lanciare per primo lo sprint sopo un sinistra-destra è Daniel Hoelgaard; il norvegese della FDJ riesce a sfruttare il momento giusto all'esterno ma non ha fatto i conti con chi, pur uscendo dalla semicurva in quinta piazza, è presto balzato alle sue spalle.
Che non è un corridore qualunque, dato che si tratta di Bryan Coquard; il transalpino è bravo ad uscire al momento giusto, andando a conquistare senza patemi la trentesima vittoria in corse professionistiche, solamente la quarta al di fuori dell'amata patria. Hoelgaard è bravo a tenere il secondo posto, primo podio nella sua esperienza con la squadra di Marc Madiot. Terzo il giovane francese Hugo Hofstetter (Cofidis, Solutions Crédits), quindi a seguire gli impalpabili olandesi Moreno Hofland (Lotto Soudal) e Raymond Kreder (Roompot-Nederlandse Loterij), il simpatico estone Mikhel Räim (Israel Cycling Academy), il russo Roman Maikin (Gazprom-RusVelo), il belga Maxime Farazijn (Sport Vlaanderen-Baloise), il colombiano Rigoberto Urán (Cannondale-Drapac) e lo spagnolo Eduard Prades (Caja Rural-Seguros RGA).
Classifica invariata. Domani Contador proverà il colpaccio?
Non cambia nulla in classifica generale: Alejandro Valverde (Movistar Team) veste sempre la maglia rossa di leader con 1″ di margine su Alberto Contador (Trek-Segafredo). Thibaut Pinot (FDJ) è terzo a 6″ quindi a seguire Wout Poels (Team Sky) a 21″, Diego Rosa (Team Sky) quinto a 45″, Mikel Landa (Team Sky) a 48″, Sébastien Reichenbach (Team Sky) a 52″, Urán a 1’29”, Ondrej Cink (Bahrain Merida) a 1’48” e Javier Moreno (Bahrain Merida) a 1’50”.
Domani ultima frazione da Setenil de las Bodegas a Coín, 151.5 km particolarmente mossi nella prima parte; un dentello a pochi km dalla conclusione potrebbe risultare interessante per Contador, il quale, tradizionalmente, non è certo tipo da tirarsi indietro.