Giro d'Italia

SPOILER ALERT! Sarà questo il Giro d'Italia 2023?

Anticipiamo nel dettaglio il percorso della prossima Corsa Rosa: tornano le Tre Cime di Lavaredo, decisiva la cronoscalata di Lussari al penultimo giorno, finale a Roma

11.10.2022 20:00

Manca poco meno di una settimana alla presentazione del Giro d'Italia 2023 ed è giunto il momento di mettere in fila le indiscrezioni per provare ad anticipare il percorso della prossima edizione della Corsa Rosa. Quest'anno proviamo a farlo con tutti gli strumenti a nostra disposizione, raccogliendo qui sotto tutte le voci che sono circolate sia sulla carta stampata, sia per passaparola tra gli addetti ai lavori. Dalla nostra ricostruzione riusciamo a far emergere non solo la sequenza delle frazioni - su cui c'è poco margine di errore, eccetto poche sedi di tappa - ma anche le caratteristiche tecniche di ciascuna, riuscendo già a vedere che aspetto dovrebbe avere il prossimo Giro d'Italia. Quello che viene fuori fin da subito sono i circa 70 km a cronometro complessivi, un gradito ritorno che servirà ad equilibrare le dinamiche di corsa e costringere gli scalatori a muoversi da lontano; dopodiché emerge con chiarezza anche il ritorno alla tradizione del Giro, che torna a concentrare le difficoltà in tappe lunghe ed impegnative, senza rincorrere ad ogni costo durissimi arrivi in salita che bloccano la corsa. Non si può non notare anche un corollario, ovvero la presenza di molte cime sopra i 2000 metri di altitudine. Stona in questo contesto la cronoscalata finale, tremenda, che si spera non finisca per avere lo stesso effetto provocato quest'anno dal Fedaia, ovvero congelare la corsa nelle 19 tappe precedenti. 

La nostra ricostruzione del prossimo Giro d'Italia

Bando alle ciance, passiamo ad analizzare tappa per tappa quello che per ora siamo stati in grado di ricostruire. Lo faremo tramite la cartografia già pubblicata dagli organizzatori, profili recuperati dalle edizioni precedenti ed altri autoprodotti. Ma tutto questo non prima di aver ringraziato sentitamente tutti coloro che dietro le quinte hanno contribuito a fornire informazione e ricostruire il percorso.

 

1a tappa: Fossacesia Marina - Ortona (Costa dei Trabocchi); 18.4 km (ITT)

La Corsa Rosa prenderà il via dalla pista ciclabile della Costa dei Trabocchi, secondo un format simile alla partenza sanremese del 2015; a differenza di quell'anno, però, si prenderà il via con una cronometro individuale di lunghezza piuttosto rilevante, quantomeno per essere collocata al primo giorno. La prova sarà fondamentalmente per specialisti nei primi 15 km, tenendo il percorso lineare della ciclabile che ricalca quello della vecchia ferrovia. Le cose cambiano nel momento in cui si ritorna sulle strade a circolazione ordinaria, nel Porto di Ortona, soprattutto per la presenza della salita finale verso il traguardo (circa 1200 metri al 5%).

 

2a tappa: Teramo - San Salvo; 204.0 km

Alla domenica è il momento della prima frazione in linea, una tappa per velocisti leggermente movimentata sia per assegnare la prima maglia azzurra, sia per consentire il transito da alcuni centri collinari abruzzesi (in primis la città di Chieti). Il finale verso Marina di San Salvo sarà pianeggiante e lineare, senza offrire modo di scongiurare la volata a ranghi compatti.

 

3a tappa: Vasto - Melfi; 210.0 km

La 3a tappa ripartirà sicuramente da Vasto e sarà certamente lunga 210 km, nonché connotata da un coefficiente di difficoltà di 3 stelle. A questo punto cominciano le nostre speculazioni, a partire dal traguardo di questa frazione. Molte testate giornalistiche sostengono che l'arrivo sia posto a Lago Laceno, ma noi preferiamo seguire la linea dei nostri insiders che ci suggeriscono un arrivo a Melfi.

A conferma di questo alleghiamo la planimetria ufficiale della Grande Partenza in cui evidente come dopo la partenza da Vasto il percorso entra in Molise rimanendo ancora a lungo sul litorale. Questo avvio di tappa rende impossibile arrivare a Lago Laceno in 210 km, mentre sarebbe assolutamente possibile raggiungere Melfi. Le 3 stelle suggeriscono un finale impegnativo che è assolutamente possibile proporre in questa zona: un'ipotesi che ci permettiamo di suggerire (si tratta di mera speculazione non comprovata da alcuna fonte) è il transito dai Laghi di Monticchio, salita sufficientemente esigente da giustificare le tre stelle. Fa riferimento a questa ipotesi il profilo che alleghiamo qua sotto.

 

4a tappa: Venosa - Lago Laceno

Spostiamo di un giorno il primo arrivo in salita (non ufficialmente visto che il GPM di solito viene collocato a Colle Molella), abbinandola a Venosa, altra sede di tappa suggerita dai nostri insiders. Non siamo a conoscenza di dettagli in merito al percorso, ma le due sedi di tappa non sono particolarmente distanti e c'è spazio per inserire molti metri di dislivello. Il finale sarà quasi sicuramente quello degli arrivi precedenti (1976, 1998, 2012) con la salita di Colle Molella e il tratto in altopiano verso il traguardo: alleghiamo il dettaglio della salita riportato sul Garibaldi del 2012.

Ricordiamo che non si tratta di una strada a fondo cieco, tant'è che si è già transitati di passaggio da qui nel 2015 (tappa con arrivo a San Giorgio del Sannio). Questo significa che è teoricamente possibile (ma statisticamente improbabile) sia arrivare da un versante diverso sia inserire un doppio transito.

 

5a tappa: Atripalda - Salerno

Questa è una delle tappe senza dubbio più difficili da definire. La ripartenza dovrebbe avvenire ad Atripalda, nome che è trapelato in più occasioni come abbinato a Lago Laceno per una candidatura collettiva sostenuta dalla Provincia di Avellino. Molto poco si sa sul traguardo, quasi sicuramente in provincia di Salerno, forse proprio nel capoluogo. 

Dovrebbe trattarsi di una tappa per le ruote veloci, anche perché - come vedremo - le restanti 4 che chiudono la prima settimana saranno tutte molto esigenti, quindi per esclusione almeno una volata dobbiamo piazzarla. In ogni caso l'attraversamento dell'Irpina nei primi km potrebbe favorire la presenza di un avvio di tappa esigente, un fattore spesso presente nelle tappe del Giro.

 

6a tappa: Napoli -Napoli

In molti hanno anticipato la riproposizione di un circuito partenopeo, ma non è dato sapere se sarà una fotocopia della tappa vista pochi mesi fa che aveva per protagonista il circuito di Monte di Procida, oppure qualcosa di diverso. Difficile fare ipotesi anche sull'aspetto altimetrico, ma il format sembra funzionare soprattutto in presenza di percorsi nervosi, quindi ci aspettiamo qualcosa di frizzante come già è stato quest'anno.

 

7a tappa: Capua - Campo Imperatore; 218.0 km

Prima vera tappa di montagna, di cui si conosce già il percorso per intero. Ufficialmente è stato presentato solo il tracciato da Castel di Sangro in poi, con le ascese a Roccaraso, Calascio e Campo Imperatore (praticamente una fotocopia della tappa del 2018 vinta da Simon Yates). Tuttavia ci sono state insistenti voci su una partenza da Capua che corrisponde perfettamente all'indicazione sulla lunghezza di 218 km, nonché al profilo pubblicato sulle pagine social del Giro d'Italia. La tappa presenterà dunque anche l'ascesa a Rionero Sannitico dalla valle del Volturno, per un dislivello complessivo di quasi 4000 metri. Sappiamo anche questa sarà la tappa più lunga del Giro 2023, elemento utile a capire il possibile disegno delle tappe seguenti. Qua sotto alleghiamo il profilo completo ricreato da noi, insieme ai dettagli delle salite (in parte già pubblicati, in parte recuperati dl 2018). 

 

8a tappa: Terni - Fossombrone

All'indomani del primo grandi spauracchio dovrebbe essere il momento per una tappa mossa tra Terni e Fossombrone. Non si hanno notizie ufficiali sul percorso, ma le testate locali parlano di possibili passaggi sul Monte delle Cesane e, soprattutto, la salita dei Cappuccini che ha caratterizzato la tappa di Fossombrone della Tirreno-Adriatico del 2019. Potrebbe uscirne una tappa interessante, modulabile a piacimento secondo vari livelli di difficoltà. Noi proviamo a darvi qua sotto un'ipotesi verosimile, a titolo strettamente esemplificativo.

 

9a tappa: Savignano sul Rubicone - Cesena (ITT)

Uno degli elementi più apprezzabili ed interessanti è la tappa a cronometro praticamente sicura che si svolgerà in Romagna fra Savignano sul Rubicone e Cesena. Non si conosce ancora il percorso, ma in base alle parole dello stesso Mauro Vegni dovrebbe essere un tracciato per specialisti, pianeggiante e lineare, di circa 35/40 km. Insomma una cronometro seria, che unita a quella iniziale creerà i presupposti per costringere gli scalatori a muoversi da lontano.

 

10a tappa: Scandiano - Viareggio

L'arrivo a Viareggio in questa giornata è già stato annunciato dalle testate locali, mentre risulta del tutto ignota la località di partenza. Tempo fa circolavano voci su Brisighella, mentre negli ultimissimi giorni i nostri insiders hanno captato la possibilità di una partenza da Scandiano (o magari Reggio Emilia). A questo si potrebbe abbinare una vecchia indiscrezione che parlava di un arrivo all'Abetone, suggerendoci un passaggio sul celeberrimo passo toscano. Quello che è certo è che in avvio di tappa si dovrà entrare in Toscana tramite una salita più o meno impegnativa (Abetone, Radici, Pradarena o Cerreto). Non è dato sapersi se sarà una tappa comunque destinata ad una volata (come avvenuto nel 2007 in occasione della Reggio Emilia - Lido di Camaiore) o se l'attraversamento appenninico sarà il pretesto per tirar fuori una tappa trabocchetto. In questo potrebbe assumere un ruolo un vecchio amico dei Circuiti della Versilia proposti dal Giro (ultima volta nel 2002), ovvero la salita di Pedona, punto chiave di molte edizioni della Firenze-Viareggio (classica per U23); tuttavia si tratta soltanto di un'idea estemporanea non corroborata da fonti. 

 

11a tappa: Camaiore - Tortona

Questa tappa è una delle più sicure del Giro. La stampa ha già più volte anticipato l'arrivo a Tortona (tappa che festeggia i 70 anni dal quinto Giro vinto da Coppi e, soprattutto, il centenario della nascita del fratello Serse). Inizialmente sembrava che la tappa dovesse partire da Forte dei Marmi, che poi ha preferito posticipare la candidatura alle prossime edizioni. I nostri insiders ci hanno dunque parlato di una partenza dal centro di Camaiore. Il tracciato è già piuttosto definito, quantomeno nel finale di tappa, dedicato alle ruote veloci. Per ridurre al minimo i km - ricordiamo che la lunghezza massima sarà di 218 km - il tracciato sembrerebbe essere il seguente, logicamente con i primi km tagliati dal conteggio, perché coperti con il trasferimento al km0. In linea puramente teorica esistono altre varianti per entrare in Piemonte (ad esempio quasi con la stessa distanza si potrebbe entrare transitando sull'iconica Bocchetta).

 

12a tappa: Bra - Rivoli

Altra tappa abbastanza misteriosa, anche se pare ormai confermato il traguardo a Rivoli, nello specifico nella zona del Castello: non si sa ancora l'entità della salita finale, che nel caso di passaggio dal centro storico sarebbe un muro in pavé simile a quello affrontato più volte a Pinerolo negli ultimi anni. Del tutto ignoto il percorso precedente, che si presume esigente, magari con transito a Colle Braida o sulle colline torinese. La partenza da Bra è un'ipotesi legata alla ricorrenza in molte indiscrezioni lanciate dalla stampa nel corso dei mesi; in ogni caso si dovrebbe partire dalla zona delle Langhe.

 

13a tappa: Borgofranco d'Ivrea - Crans-Montana

Prima giornata campale sulle Alpi, di cui si ha ampi margini di certezza per quanto concerne partenza ed arrivo, nonché il transito obbligato dal Gran San Bernardo. Il colle è stato più volte tagliato attraverso il tunnel, ma quest'anno (neve permettendo) si dovrebbe transitare dal colle: lo pensiamo dal momento che Vegni ha dichiarato in un'intervista che non ci saranno vette sopra i 2500 metri, ergo i 2473 metri del Gran San Bernardo risponderebbero all'identikit della Cima Coppi del prossimo Giro. Non è una salita tremenda, ma infinita: circa 34 km con una pendenza media intorno al 5.5% e lunghi tratti al 7/8% negli ultimi km, quando si è già superato quota 2000 metri. L'altra certezza è che il traguardo sarà in salita, nella località sciistica di Crans-Montana. Non si sa ancora quale sarà il versante affrontato, ma in ogni caso nessuno di questi presenta pendenze particolarmente elevate. Ci saranno altre salite in mezzo, in modo da creare un tappone? Non lo sappiamo, ma è possibile: come vedremo, nelle tappe che restano l'unico tappone confermato è quello delle Tre Cime e di solito in ogni edizioni del Giro ci sono state almeno 2 o 3 tappe da 5 stelle. Questa è una delle più papabili e per questo vi presentiamo qua sotto una doppia versione: quella sciapa ed una strong (plausibile ma solo frutto di immaginazione).

 

14a tappa: Sierre - Cesano Maderno

Questa tappa rappresenta uno dei più grossi interrogativi del prossimo Giro d'Italia. Un nostro insider colloca in questa giornata una tappa da Briga a Cesano Maderno, con il Sempione in partenza (passaggio obbligato per tornare in Italia) ma poi completamente pianeggiante, con transito sulla sponda occidentale del Lago Maggiore. Ci sentiamo di correggere la partenza seguendo le indicazioni della stampa svizzera, che indica la partenza da Sierre (candidata in coppia con Crans-Montana per la due giorni); risulta invece molto difficile chiarire la questione sul traguardo, in merito al quale non è uscito nessun articolo. Posto che avere una tappa per velocisti al penultimo sabato ci sembra insolito, ricordiamo che tempo fa era trapelata la possibilità di un arrivo a Varese, forse addirittura al Sacro Monte (che logisticamente però non appare particolarmente favorevole ad ospitare un arrivo del Giro) con il sostegno economico da parte del marchio Eolo; questa soluzione permetterebbe un finale quantomeno vallonato. In ogni caso Cesano Maderno appare al momento l'opzione più probabile.

 

15a tappa: Seregno - Bergamo

Questa è un'altra delle tappe su cui si ha ampio margine di sicurezza. Pur non essendo certi del tracciato esatto è ormai assodato che questa tappa dovrebbe ripercorrere le strade dell'edizione 2021 del Giro di Lombardia (in particolare salendo Berbenno, Dossena, Zambla e Ganda) prima di arrivare in centro a Bergamo con un doppio passaggio sul muro della Boccola. Ampiamente anticipata è anche la partenza da Seregno, a cui seguiranno circa 50 km di avvicinamento alle salite orobiche. Qua sotto il profilo che al momento appare più plausibile (nulla vieta che possano esserci altre salite prima del Berbenno).

 

16a tappa: Sabbio Chiese - Monte Bondone

Dopo il secondo giorno di riposo il Giro riparte con un'altra delle giornate che si preannunciano decisive. Si riparte da Sabbio Chiese in direzione Salò, per poi costeggiare tutta la sponda occidentale del Lago di Garda fino a Riva. A questo punto l'unica cosa certa è che il traguardo sarà posto in cima al Monte Bondone, ma non si sa ancora da quale versante, né da quali altre salite sarà preceduto. Come già sottolineato poche righe più in alto, almeno una tra questa tappa e quella di Crans-Montana sarà da 5 stelle. In ogni caso in tutte le edizioni almeno 3 tappe hanno avuto il massimo coefficiente di difficoltà, quindi non si può escludere che anche qui esca una tappa lunga e ricca di salite in successione. Le possibilità sono molteplici, a partire da un doppio passaggio sul Bondone che può avvenire salendo da 2 versanti diversi: tutto intorno ci sono molte salite già percorse dal Giro anche in tempi recenti, come Santa Barbara, Bordala, Coe e San Valentino. Ipotizzare quale sarà il percorso esatto è al momento impossibile.

 

17a tappa: Pergine Valsugana - Caorle

Qui sarà collocata la consueta tappa per velocisti che spezza l'ultima settimana. Sia le sedi di tappa che è il tracciato sono stati divulgati dalla stampa. La tappa dovrebbe essere completamente pianeggiante (al massimo potrebbe essere inserito il passaggio dalle Scale di Primolano), con l'attraversamento di Montebelluna, Treviso e San Donà di Piave negli ultimi km.

 

18a tappa: Oderzo - Zoldo Alto

A partire da questo momento inizia il trittico conclusivo, che già si conosce nel dettaglio. Questa tappa sarà un assaggio di Dolomiti, una tappa relativamente breve ma comunque frizzante ed aperta alla possibilità di attaccare. Nella prima metà di corsa dovrebbe trovarsi un primo blocco di salite, con la Crosetta ad aprire le danze, seguita quasi immediatamente dalla risalita a Pieve d'Alpago. Con una trentina di km di fondovalle si arriva ai piedi della salita di Pieve di Cadore, preambolo al Passo Cibiana, la salita più impegnativa, che presenta un tratto finale di oltre 5 km con una media poco inferiore al 10%. In vetta mancheranno circa 25 km al traguardo in quota di Palafavera. Per completezza di informazioni, riportiamo anche una seconda ipotesi in campo, che prevede di arrivare a Longarone dal Passo di Sant'Osvaldo e scendendo dal Vajont, eliminando buona parte del dislivello; ad ogni modo appare più accreditata la prima, quella che vedete nel profilo allegato.

 

19a tappa: Longarone - Tre Cime di Lavaredo

È il momento del tappone dolomitico, anche questo già annunciato nel dettaglio dalla stampa. La tappa prevederà in sequenza, Campolongo, Valparola, Giau, Tre Croci e il traguardo finale delle Tre Cime. Giornata campale, di lunghezza elevata ma non eccessiva, in cui sommeranno oltre 4500 metri di dislivello, superano abbondantemente la soglia dei 2000 metri per 3 volte. Vi proponiamo una ricostruzione dell'altimetria, insieme al dettaglio delle salite finali, recuperato dai Garibaldi delle edizioni passate (2021 e 2013).

 

20a tappa: Tarvisio - Monte Lussari (ITT)

Momento finale e decisivo sarà la cronoscalata al Monte Lussari, l'ultima sfida impossibile di Enzo Cainero. La crono sembra concepita sullo schema di quella proposta dal Tour nel 2020 con traguardo alla Planche des Belles Filles, facendo precedere alla salita finale anche un tratto abbastanza lunga pianeggiante, adatto agli specialisti. Proponiamo qua sotto oltre alla ricostruzione del percorso anche un profilo dettagliato della salita finale, da noi realizzato.

 

21a tappa: Roma - Roma

Dopo che la stampa triestina ha confermato l'assenza del finale a Trieste, pare ormai certo che la tappa finale sia a Roma, fatto che Vegni ha lasciato intendere nemmeno troppo velatamente in alcune dichiarazioni. Il gran finale dovrebbe svolgersi dunque nella capitale: non si conoscono ancora dettagli, ma probabilmente si sceglierà di stare più distanti dal centro storico rispetto al 2018, per evitare gli intoppi che sciuparono la festa in quell'occasione.

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Volevo fare lo scalatore ma non mi è riuscito; adesso oscillo tra il volante di un'ammiraglia, la redazione di questa testata, e le aule del Dipartimento di Beni Culturali a Siena, tenendo nel cuore sogni di anarchia.