Giro d'Abruzzo: nel primo duello la spunta Enrico Zanoncello
Lo sprinter della VF-Group Bardiani la spunta su Malucelli al fotofinish e ottiene a Pescara la prima vittoria in Italia. Nei dieci anche Pesenti, Biondani, Quaranta e Conti
Arriva nelle prima tappa del Giro d'Abruzzo 2024 la prima vittoria stagionale di Enrico Zanoncello: quella di oggi, sul traguardo di Pescara, è la quarta vittoria tra i professionisti, e la prima in Italia. Le altre tre, arrivate nella scorsa stagione, sono state ottenute tra Cina e Taiwan. Anche la VF Group-Bardiani CSF-Fainzané torna oggi a vincere in Italia una corsa professionistica: l'ultima affermazione risaliva al tricolore di Filippo Zana nel 2022.
Giro d'Abruzzo 2024, la cronaca della prima tappa
La corsa partiva da Vasto per arrivare a Pescara dopo 161 km: il percorso presentava delle brevi salite: Fossacesia (2.8 km al 4.7%), Guardiagrele (3.8 km al 5.3%) e Chieti (3.7 km al 5.7%), dove era posto un Gpm.
Dopo una decina di chilometri si sono avvantaggiati Nicola Rossi (Beltrami TSA-Tre Colli), Tommaso Dati (Biesse-Carrera), Matteo Spreafico (Mg.K Vis-Colors for Peace), Bernardo Suaza (Petrolike), Diego Bracalente (MBH Bank Colpack Ballan)
Nicholas Tonioli (UM Tools Caffé Mokambo), Andrea Guerra (Zalf Euromobil Fior), Gergő Orosz (Epronex-Hungary), che dopo circa 20 km ha perso contatto, dopo lo sprint sul primo traguardo volante, vinto da Guerra. Intorno al km 55 il gruppo di testa ha avuto il vantaggio massimo, intorno ai 5'. Sui primi strappi si è poi staccato anche Tonioli, mentre il vantaggio dei fuggitivi pian piano diminuiva, grazie al lavoro di Astana Qazaqstan e Corratec-Vini Fantini. Anche il Gpm di Chieti è stato vinto da Guerra che domani vestirà la maglia miglior scalatore: con lui sono rimasti solo Bracalente e Dati, mentre gli altri sono stati pian piano riassorbiti.
Intorno ai -40 sono partiti diversi contrattacchi, il più consistente dei quali ha visto sganciarsi un gruppo di sei uomini con Manabu Ishibashi (JCL UKYO), Ben Granger (Mg.K Vis-Colors for Peace), Nicolò Garibbo (Technipes #inEmiliaRomagna), Alex Martín (Polti Kometa), Dimitri Peyskens (Bingoal WB)
Giovanni Bortoluzzi (General Store-Essegibi-F.Lli Curia): per loro il vantaggio massimo è stato di poche decine di secondi; sono stati ripresi intorno ai -20. Mentre i tre fuggitivi del mattino resistevano (saranno ripresi ai -12), sono partiti altri tentativi solitari, soprattutto da parte della UAE, dove erano molto attivi Jan Christen e Pavel Sivakov, ma anche da parte di Valerio Conti (Corratec-Vini Fantini). Intorno ai -4 km dall'arrivo hanno provato ad andarsene Diego Ulissi (UAE Emirates) e Alexey Lutsenko (Astana), poi seguiti da Giovanni Carboni (JCL UKYO), e di nuovo Filippo Magli, ma nessuno è riuscito ad evitare la volata del gruppo.
Duello tra Malucelli e Zanoncello vinto dal veronese al colpo di reni
Lo sprint è stato lanciato molto lungo da Max Kanter (Astana Qazaqstan), pilotato dal compagno Alessandro Romele. Dalla sua ruota è uscito Matteo Malucelli (JCL UKYO), seguito da Enrico Zanoncello (VF Group-Bardiani CSF-Fainzané): i due sono stati fianco a fianco fino alla linea del traguardo, dove Carboni forse ha lanciato un po' presto il colpo di reni, facendosi beffare sulla linea dal veronese, che ha conquistato tappa e maglia di leader. Terzo è arrivato Manuel Peñalver (Polti Kometa), che ha preceduto Kanter. Nei dieci si sono piazzati altri quattro italiani: Thomas Pesenti (JCL UKYO), sesto, Riccardo Biondani (General Store-Essegibi-F.Lli Curia), settimo e Samuele Quaranta (MBH Bank Colpack Ballan), nono e Valerio Conti, decimo.
Domani seconda tappa, da Alanno a Magliano de’ Marsi, lunga 162 km. Nel finale il Valico di Fonte Capo La Maina potrebbe fare selezione, ma ci sono le possibilità per velocisti più resistenti di giocarsi la vittoria.