Alex Aranburu sul traguardo della quarta tappa del Baloise Belgium Tour via X
Professionisti

Giro del Belgio: Alex Aranburu vince sul Mur de Durbuy

Il grande lavoro della Uno-X consente a Søren Wærenskjold di rimanere in maglia viola

15.06.2024 19:21

La tappa regina del Giro del Belgio 2024 ha incoronato Alex Aranburu (Movistar) come successore di Mathieu van der Poel sull’esigente traguardo del Mur de Durbuy. Frazione lunga e insidiosa per il leader della corsa Søren Wærenskjold (Uno-X Mobility), che paga sull’attacco diretto mossogli del secondo in classifica Mathias Vacek (Lidl-Trek), ma riesce a rimanere in maglia sfruttando le velleità di vittoria delle altre formazioni e grazie al sontuoso lavoro della sua squadra.

 

Giro del Belgio, la cronaca della quarta tappa

Tappa di 177 km da Durbuy a Durbuy con un circuito di 36 km da ripetere cinque volte. Sul menu tre diverse côte (Champs des Hêtres, Petite Somme e Hermanne), poi il passaggio sulla linea d’arrivo del Mur de Durbuy (800 m all’8% di pendenza media), per un totale di 2750 m di dislivello.

Buon accordo tra i fuggitivi di giornata, partiti in quattro dopo 7 km: davanti troviamo Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck), Martin Svrček (Soudal Quick-Step), Rémi Cavagna (Movistar) e Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility). Rientrano dopo qualche chilometro sulla testa corsa Valentin Retailleau (Decathlon AG2R La Mondiale), Diego Pablo Sevilla (Polti Kometa), Lindsay de Vylder (Flanders-Baloise), Jasper Haest e Jago Willems (VolkerWessels), Nathan Smith (Novo Nordisk), Anthony Turgis (TotalEnergies), Jeroen Van Krimpen (BEAT Cycling Club), Tristan Scherpenbergh (Philippe Wagner/Bazin). Il vantaggio della fuga non è mai tale da poter suggerire chances di successo. In testa al gruppo tira la Uno-X Mobility del leader Søren Wærenskjold. 

La prima parte di gara è animata dalla lotta per i punti della combattività tra Lindsay De Vylder e Jago Willems, che riesce a strappare la maglia al connazionale. La fuga viene ripresa al penultimo passaggio sul Mur de Durby, dove sgasa Jasper Stuyven (Lidl-Trek) che prova a far sganciare un gruppetto a favore del compagno Mathias Vacek. Il tentativo viene ripreso dalla Uno-X Mobility, che detta il ritmo nel tratto dopo la salita.

Scatta Axel Huens (TDT-Unibet): Edward Theuns (Lidl-Trek) lo segue in copertura e sui due rinviene anche Luca Van Boven (Bingoal WB). Il vantaggio del terzetto è minimo, mentre in gruppo rientrano diversi atleti che avevano perso contatto in salita. Allunga Van Boven sulla Petite Somme, ma il gruppo lo tiene nel mirino.

Il gruppo imbocca l'ultimo passaggio sul Mur de Durbuy © Getty via X
Il gruppo imbocca l'ultimo passaggio sul Mur de Durbuy © Getty via X

Vacek ci prova, ma si decide tutto sul Mur

A 28 km dalla conclusione parte secco Mathias Vacek, che fa subito il vuoto: su di lui prova a riportarsi la coppia Lorenzo Rota (Intermarché Wanty) e Jenno Berckmoes (Lotto Dstny), raggiunti in seguito da Joseph Blackmore (Free Palestine), mentre il ceco ha già 22” dal gruppo nel quale continua a tirare la Uno-X. Il terzetto riesce a riportarsi su Vacek dopo 13 km di inseguimento. Sulla Côte de Hermanne Vacek passa primo sui tre sprint del Golden KM, cumulando 9” di abbuono e portandosi a 2” dal Wærenskjold. 

Sembra esaurirsi in gruppo l’azione della Uno-X, mentre mettono un uomo a tirare Decathlon AG2R La Mondiale, Visma – Lease a Bike e Movistar. I quattro in testa arrivano ai piedi dell’ultimo Mur de Durbuy con meno di 10”: Vacek cerca di arrivare più lontano possibile per provare a staccare Wærenskjold e prendere la maglia; Rota scatta, ma troppo presto. 

I fuggitivi vengono risucchiati dal gruppo in rimonta, dal quale rinvengono forte Riley Shehaan (Free Palestine), Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), Pierre Gautherat (Decathlon AG2R La Mondiale) e Alex Aranburu (Movistar). Negli ultimi 200 m prova a partire lungo Gautherat, che si porta dietro il basco della Movistar: Aranburu lo affianca ai 25 m bruciandolo sul traguardo. Terzo Philipsen, settimo Rota. 

 

Domani a Bruxelles il verdetto sulla generale

Mathias Vacek prova coraggiosamente a ribaltare la corsa, ma taglia il traguardo a ruota di Wærenskjold, rimanendo quindi a soli 2” dalla maglia di leader. La vittoria di Aranburu e i distacchi maturati sulla salita fanno recuperare parecchi secondi in generale anche al basco, ora terzo a 6”. Sembra dunque decisiva la lotta per i tre sprint del Golden KM di domani, sebbene l’inerzia sia tutta per l’attuale leader Wærenskjold. Per la vittoria di tappa è invece favorito Jasper Philipsen, che appare già in forma per il Tour de France, oggi ottimo su di un arrivo esigente. 

Results powered by FirstCycling.com

Giro d'Italia Women 2024 - Analisi del percorso
Yates ringrazia Almeida: "È eccezionale, domani vincerà il Tour de Suisse"