Pidcock stacca ancora tutti ed è sempre più leader del Giro U23; secondo Colleoni, domani Mortirolo
Il primo dei due tapponi decisivi di questo Giro d'Italia Under23 era caratterizzato dall'arrivo in salita ai 1908 metri di Montespluga al termine di un tracciato di 116.5 chilometri totali: l'ascesa conclusiva, che iniziava dopo 85 chilometri tutto sommato abbastanza facili, misurava più di 25 chilometri in cui i corridori dovevano affrontare un dislivello superiore ai 1600 metri; negli ultimi tre chilometri e mezzo poi la strada spianava un po' fino al traguardo. In avvio di tappa invece c'era invece la salita di Vendrogno dove il gruppo si è subito spezzato lasciando una quarantina di corridori davanti, ma dopo la discesa ed un po' di battaglia in pianura il plotone si è ricompattato.
I primi due gruppi si sono riuniti attorno al chilometro 45 e subito sono ripartiti scatti da parte di chi voleva andare in fuga per anticipare la salita finale: nel giro di qualche chilometro al comando s'è formato un drappello di dodici battistrada che ha iniziato a guadagnare sensibilmente anche perché nessuno dei presenti metteva in pericolo la maglia rosa di Tom Pidcock (Trinity). I corridori in fuga erano Alessandro Verre (Casillo), Paul Wright (Holdsworth Zappi), Matteo Baseggio e Cristian Rocchetta (General Store), Clement Davy (Groupama Continental), Tommaso Nencini (Mastromarco), Lucio Pierantozzi (Sangemini), Marco Murgano (Casillo), Connor Brown (NTT Continental), Matteo Gino Pegoraro (Zalf), Alessandro Baroni (Gallina Colosio) e Filippo Baroncini (Beltrami TSA).
I fuggitivi hanno approcciato la salita finale di Montespluga con circa 3'40" di vantaggio il plotone e tra loro i più brillanti sono stati Alessandro Baroni, Alessandro Verre ed il neozelandese Connor Brown che sono riusciti a fare la differenza nei confronti dei compagni d'avventura. Ancora più pimpante è stato invece il colombiano Didier Merchán (Colombia Tierra de Atletas) che è scattato dal plotone appena iniziata l'ascesa conclusiva di Montespluga ed ha iniziato a guadagnare velocemente sui battistrada saltando uno dopo l'altro tutti gli ex fuggitivi: a 11 chilometri dal traguardo Merchán è rientrato sulla testa della corsa ed è subito rimasto da solo al comando assieme a Baroni.
Nel gruppo maglia rosa le cose sono rimaste tutto sommato abbastanza tranquille fino a 8 chilometri dall'arrivo quando è stato lo stesso Tom Pidcock ad andare all'attacco assieme al compagno di squadra Tom Gloag (Trinity) e con i rivali più diretti in classifica, Kevin Colleoni (Biesse Arvedi), Giovanni Aleotti (CT Friuli) e Henri Vandenabeele (Lotto Soudal U23). Questo gruppetto s'è velocemente portato a tiro dei fuggitivi, ma ai meno 5 chilometri è stato nuovamente Tom Pidcock a rompere gli indugi con un altro allungo a cui stavolta nessuno è riuscito a rispondere: il talento britannico ha superato Baroni, ultimo ad arrendersi, e si è involato verso la seconda vittoria di tappa personale in questo Giro d'Italia Under23.
Come era già accaduto sul precedente arrivo in salita di Bolca, l'unico corridore capace di limitare i danni rispetto allo scatenato Tom Pidcock è stato il bergamasco Kevin Colleoni che si è piazzato in seconda posizione a 26" di distacco: il corridore della Biesse Arvedi, che già dall'anno scorso ha un accordo per passare professionista con l'Androni nel 2021, è il principale rivale di classifica del britannico e oggi è riuscito a tenere i giochi per la maglia rosa ancora aperti in vista del tappone di domani. A 43" invece è arrivato un terzetto con Connor Brown terzo, Tom Gloag quarto, Giovanni Aleotti quinto e Henri Vandenabeele sesto; distacco di 49" per Didier Merchán e Filippo Conca, ritardi decisamente più pesanti per tutti gli altri corridori in gara.
In classifica generale Tom Pidcock ha 1'28" di vantaggio su Kevin Colleoni alla vigilia dell'ultima tappa: il britannico della Trinity è il grande favorito, ma domani c'è in programma un tappone di 121 chilometri con quattro salite tra cui il Mortirolo e l'arrivo ad Aprica. Per il podio lotta aperta con Giovanni Aleotti attualmente terzo a 2'08" seguito da Henri Vandenabeele a 2'20", Filippo Conca è quinto a 3'23" e Edoardo Zambanini sesto a 3'50", un risultato fin qui notevolissimo per un ragazzo al primo anno nella categoria.