
Rai Sport ha un nuovo direttore: Paolo Petrecca subentra al traghettatore Mascolo
Il giornalista romano è stato appena sfiduciato dai redattori di Rai News 24
Un atterraggio morbido, non c'è che dire: due settimane dopo il voto di sfiducia con cui l'assemblea dei redattori di Rai News 24 ha sconfessato la sua linea editoriale, Paolo Petrecca sale a bordo di Rai Sport, la testata sportiva di Viale Mazzini che attendeva la designazione di un nuovo responsabile dopo l'uscita a fine 2024 di Jacopo Volpi per raggiunti limiti di età.
Chi è il nuovo direttore di Rai Sport
Una doverosa quanto inevitabile premessa: nonostante alcune lodevoli eccezioni, i vertici dell'azienda di Stato hanno sistematicamente rispecchiato l'orientamento politico dei governi in carica, con buona pace delle promesse di liberare la RAI dagli appetiti dei partiti (tutti, nessuno escluso). Tuttavia, persino un compromesso politico sarebbe digeribile se solo i nominati di turno fossero anche competenti e preparati nel loro campo. E la storia recente di Rai Sport è stata piuttosto avara di esempi virtuosi.
Curriculum alla mano, Petrecca non è estraneo al mondo dello sport: il 61enne romano - professionista dal 1997 - ha esordito sulle tv locali della Capitale dividendosi tra l'attualità, la politica e lo sport. Dopo un'esperienza radiofonica a RTL 102.5, Petrecca ha poi lavorato per la piattaforma satellitare Stream, per la quale ha seguito il campionato di Serie A e commentato le partite di Champions League. La sua carriera in RAI è decollata nel 2001 con l'ingresso nella redazione del Tg2. Nel 2007, infine, il passaggio a Rai News 24, dove ha scalato le gerarchie interne per poi diventarne direttore nel novembre 2021.
Anche se non è corretto avanzare critiche prima del tempo, la designazione di Petrecca suona perlomeno intempestiva: i suoi risultati alla guida della rete all news della RAI sono stati inversamente proporzionali al fervore con cui ha sostenuto l'attuale maggioranza, tant'è vero che il suo telegiornale ha collezionato omissioni, reticenze e censure in serie sui dossier più delicati per il governo guidato da Giorgia Meloni. Fino all'ultimo, clamoroso inciampo: la notizia dell'assoluzione del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove - sotto inchiesta per violazione del segreto d'ufficio nella vicenda dell'anarchico Alfredo Cospito - ripetuta per tre volte nonostante fosse palesemente falsa. Da qui la bocciatura netta e inequivocabile dell'assemblea di redazione, che ha destituito Petrecca con 132 voti contrari.
Ciononostante, l'amministratore delegato Giampaolo Rossi e i consiglieri vicini alla destra-centro (Simona Agnes, Federica Frangi e Antonio Marano) hanno deciso di ripescare Petrecca nell'ultima tornata di nomine ratificate giovedì dal CdA. E così, l'onere di dirigere Rai Sport toccherà di nuovo a un esterno, benché Rai News 24 abbia inglobato da qualche anno il sito web della testata sportiva: in anni più o meno lontani, infatti, il posto di comando era stato affidato prima all'ex direttore del Tg2 Mauro Mazza, poi a Gabriele Romagnoli, già firma de «La Repubblica». Quello stesso Romagnoli che, per inciso, paragonò Rai Sport alla capitale del Libano, Beirut, per il clima di perenne conflitto che si respirava (e si respira tuttora) gli uffici di Saxa Rubra.
Il piano editoriale non è ancora noto
Raccolto il testimone da Massimiliano Mascolo - che ha coordinato per circa tre mesi la redazione di Rai Sport in qualità di vicedirettore anziano - Petrecca illustrerà gli obiettivi del suo mandato. Almeno per il momento, non dovrebbero esserci significative novità sia sul piano organizzativo, sia dal punto di vista strettamente editoriale. Tradotto: telecronisti, seconde voci e conduttori resteranno al loro posto fino al termine della stagione televisiva. Conseguentemente, non dovrebbero esserci novità neppure per la copertura delle corse ciclistiche trasmesse dalla RAI, con l'ormai consolidata alternanza tra i vari Andrea De Luca, Umberto Martini, Francesco Pancani e Stefano Rizzato, affiancati in cronaca da Alessandro Ballan, Stefano Garzelli, Alessandro Petacchi e Giada Borgato.
