È ufficiale il percorso 2023 del Tour de Romandie
L'appuntamento primaverile con la svizzera romanda prevede un tracciato tradizionale, con due cronometro e un arrivo in salita; riconfermata anche la corsa femminile
È stato presentato nei giorni scorsi il percorso della prossima edizione del Tour de Romandie, una delle più importanti brevi corse a tappe del calendario. Il tracciato non si discosta dalla formula degli ultimi anni, con due cronometro e una tappa di alta montagna intervallate da giornate più o meno mosse. La tappa regina sarà particolarmente impegnativa e riproporrà a grandi linee il tracciato del 2021, con l'interminabile arrivo in salita di Thyon 2000. Da segnalare che sono state ufficializzate anche le date e le sedi di tappa della corsa al femminile, che come nella stagione appena conclusa si terrà più tardi, dal 15 al 17 settembre: la corsa prenderà il via con un circuito intorno a Yverdon-les-Bains; la seconda tappa partirà da Romont per arrivare in quota, a Torgon; infine la corsa si chiuderà alle porte di Ginevra con una tappa tra Vernier e Nyon.
Martedì 25 aprile - Prologo: Port-Valais - Port-Valais (Cronometro individuale)
Si parte con un prologo di circa 7 km a Port-Valais, che scaverà subito i primi solchi in classifica. Il percorso è sostanzialmente pianeggiante.
Mercoledì 26 aprile - 1a tappa: Crissier - Vallée de Joux
La prima tappa in linea sembra destinata ad una volata ristretta: il finale in altopiano intorno al Lago di Joux non consente di scompaginare le carte, ma la strada per arrivarci è tutt'altro che semplice, con salite non lunghissime ma piuttosto ripide: per ultimo si scala il Col du Mont-d'Orzeires (circa 4 km al 7%) a circa 45 km dal traguardo.
Giovedì 27 aprile - 2a tappa: Morteau - La Chaux-de-Fonds
La seconda tappa è ancor più insidiosa della precedente, ma non dovrebbe comunque discostarsi da una volata a ranghi ridotti. Le salite intorno a La Chaux-de-Fonds non sono tremende, ma sono piuttosto vicine al traguardo: l'ultimo GPM (un paio di km al 7%) termina in vista degli ultimi 10 km.
Venerdì 28 aprile - 3a tappa: Chates-St-Denis - Chates-St-Denis (Cronometro individuale)
Prima della tappa di montagna la classifica sarà ulteriormente scossa da una cronometro di circa 19 km, che però non dovrebbe essere particolarmente ostica ai meno specialisti, considerando che per due terzi la cronometro è divisa tra salita e discesa.
Sabato 29 aprile - 4a tappa: Sion - Thyon 2000
Il percorso dovrebbe ricalcare quello che due anni fa, con il maltempo, premiò Michael Woods. Si susseguono 5 GPM tra cui in particolare tre ascese: Anzère (quasi 15 km al 7%), Suen (circa 14 km al 6.7%, con i primi 10 km quasi all'8% di media) e la salita finale a Thyon 2000 (quasi 21 km al 7.5%, con molti tratti al 9/10% e arrivo oltre quota 2000 mt). Da segnale il dislivello complessivo finale di circa 4000 metri.
Domenica 30 aprile - 5a tappa: Vufflens-la-Ville - Ginevra
L'ultima tappa dovrebbe essere anche la più semplice, anche se un paio di salite piuttosto impegnative spezzano in due la tappa: l'ultimo GPM è posto ad oltre 50 km dal traguardo, che dovrebbero consentire anche ai velocisti più puri di rientrare.