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Tour of the Alps 2022 - Analisi del percorso

17.04.2022 21:01

Anche quest'anno torna in scena il TOTA, con un bel campo di partenti pronto a sfidarsi sul tipico percorso impegnativo (ma non troppo) perfetto per carburare e testare


Il format è sempre lo stesso: 5 tappe nelle 3 regioni dell'Euregio (Trentino, Alto Adige e Tirolo) tutte a loro modo impegnative, ma senza spauracchi veri e propri. Un percorso che ha attirato ancora una volta tanti big che si testeranno in vista del Giro d'Italia (o altri appuntamenti) a fianco delle seconde linee che possono mettersi in mostra su un banco di prova particolarmente allettante. Unico difetto è l'assenza, rispetto agli altri anni, di almeno una tappa leggermente più catalizzatrice che possa effettivamente smuovere le dinamiche per la classifica; tuttavia le salite sono spesso piazzate vicine al traguardo ma comunque abbastanza distanti da favorire movimenti e spettacolo. (A cura di Francesco Dani)
 

Le tappe

 

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[mks_accordion_item title="Lunedì 17/04 - 1a tappa: Cles - Fiera di Primiero (160.9 km)"]

 



Partenza: Cles ore 11.20
Arrivo: Fiera di Primiero ore 15.00-15.45

Sprint: Pergine Valsugana km 55.6
Gpm: Passo Brocon (1616 m-2a cat.) km 116.4, Passo Gobbera (987 m-3a cat.) km 137.3

Analisi del percorso: Si parte subito con una tappa intrigante (3000 metri di dislivello), segnata dallo spartiacque del Brocon e destinata a garantire spettacolo almeno negli ultimi km. Fin dalla partenza si deve sudare, visto che il primo tratto ondulato in Anaunia (si segnalano i 2 km di salita verso Terres) farà subito accumulare dislivello. Discesa non banale sul fondovalle per poi entrare nell'unico tratto realmente pianeggiante della tappa, lungo circa 20 km, che porta nel capoluogo di Trento. A questo punto si torna a salire per circa 5 km al 6% fino ai Forti di Civezzano e si entra in Valsugana salendo ulteriormente (2 km al 6%) fino a Madrano. Il percorso resta ondulato anche tra Pergine e Borgo senza lasciare molto respiro prima della salita più importante del giorno. Formalmente la salita viene fatta iniziare dopo Castello Tesino, ma in verità si sale già da molto prima, visto che si deve scavalcare anche il Passo Forcella: nel complesso si impiegano 26.5 km per salire in vetta, divisi in 8 km al 6.8% e 10.5 km al 7.1%; il GPM è posto più avanti, visto che al passo si arriva dopo 4.5 km di falsopiano. E' senza dubbio un bell'ostacolo da superare che apre le danze per un finale scoppiettante, già fin dalla discesa decisamente tecnica e potenzialmente selettiva. Senza soluzione di continuità si supera anche il Gobbera (4.2 km al 5.6%) seguito da un'ulteriore discesa (anch'essa non banale); quindi si sale lo strappo del Molaren (1.5 km al 6%, max 12%) che dal centro di Mezzano porta a meno di 2 km dal traguardo. A Fiera di Primiero inizia il circuito finale di 13.5 km durante il quale si affronta il Molaren (destinato quindi ad essere il punto decisivo) per una seconda volta. Dalla vetta si resta in altopiano per circa 1 km, prima di affrontare due secche curve a gomito in discesa, che portano sul rettilineo finale di 500 metri in leggera salita (2\3%).[/mks_accordion_item]

[mks_accordion_item title="Martedì 19/04 - 2a tappa: Fiera di Primiero - Lana (154.1 km)"]

 



Partenza: Fiera di Primiero ore 11.25
Arrivo: Lana ore 15.00-15.45

Sprint: Cavalese km 54.8
Gpm: Passo Rolle (1984 m-2a cat.) km 21.5, Passo della Mendola (1363 m-1a cat.) km 104.2

Analisi del percorso: Fin da uno sguardo rapido si capisce che c'è dell'epica in questa tappa, fosse anche solo per il blasone e la storicità dei due GPM segnati sul percorso. D'altronde è la tappa con il maggior numero di metri di dislivello (3200 mt), nonché quella che più di tutte riesce a mettere in successione salite di una certa difficoltà. Unica pecca è l'assenza su tutte le salite di pendenze sensibili, ma basta ricordare quanto successe su un percorso quasi identico nel 2018, nella tappa che arrivava a Merano: già sulla Mendola, a 50 km dal traguardo erano partiti gli scatti dei big. Quest'anno si aggiunge un'ulteriore fattore, ovvero la lunga scalata al Passo Rolle (20.8 km al 5.9%) posta in partenza, che potrebbe già creare confusione, viste le dinamiche che stanno scandendo questo inizio di stagione. Seguono una lunga discesa su Predazzo e meno di 20 km di fondovalle, prima della salita verso Passo San Lugano (3 km molto pedalibili) e della seguente discesa sulla Valle dell'Adige. Restano soltanto 8 km per respirare ed imboccare il Passo della Mendola dal versante più impegnativo, quello di Caldaro:dopo un preambolo di circa 2 km al 5%, inizia formalmente la salita di 15.3 km al 6.5%, con un primo tratto in doppia cifra di circa 1 km. La breve discesa su Fondo è immediatamente seguita dalla salita al Passo Palade (12.9 km 1l 4.1%), senza dubbio più semplice, ma perfetta per creare distacchi se fosse già partita l'azione decisiva. La discesa è lunga (18 km) ma decisamente veloce e porta già nel paese di Lana. Qui però non si va direttamente al traguardo, ma si affronta un ampio giro pianeggiante di circa 9 km per ritornare al traguardo, posto al termine di un finale tortuoso a ridosso del centro cittadino, costantemente in leggera salita. [/mks_accordion_item]

[mks_accordion_item title="Mercoledì 20/04 - 3a tappa: Lana - Villabassa/Niederdorf (154.6 km)"]

 



Partenza: Lana ore 10.25
Arrivo: Villabassa/Niederdorf ore 14.00-14.30

Sprint: Velturno/Feldthurns km 55.6
Gpm: Terento/Terenten (1264 m-2a cat.) km 91,6, Passo Furcia/FurkelPass (1789-1a cat.) km 131.1

Analisi del percorso: La 3a tappa è nel complesso meno intensa, ma senza dubbio mette sul piatto salite più ripide che possono creare scompiglio e permettono di accumulare altri 3000 metri di dislivello. L'avvio è senza dubbio più morbido rispetto alle due giornate precedenti, con oltre 50 km di fondovalle che più che sufficienti a permettere l'avvio di una fuga poco pericolosa e un po' di rilassamento da parte del gruppo. Poi la musica cambia, con le impegnative salite al traguardo volante di Velturno (4 km all'8%) e a Naz (4.5 km al 6.5%), preambolo per le seguenti ascese, quelle decisive. Infatti basta una decina di km pianeggianti per imboccare la salita di Terento, formalmente di 6.1 km all'8% e con numerosi tratti in doppia cifra. Segue una quindicina di km tra falsopiano e discesa per arrivare a Brunico dove ci si dirige verso la Val Badia per poi imboccare il Passo Furcia: una decina di km di ascesa già abbastanza sensibile precede la salita formale di 7.9 km al 7.6%, con un tratto di 3 km all'11%. E' una delle salite più dure di tutta la corsa e sicuramente creare sconquassi. Dalla vetta mancano ancora 23.5 km, di cui i primi 10 sono però di discesa, anche piuttosto impegnativa. Sono invece di fondovalle i successivi 13 km, costantemente in leggera ascesa (ultimi 5 km all'1.5%). Il finale nel centro di Villabassa presenta anche un breve tratto in porfido ed una planimetria piuttosto tortuosa che complicherà l'eventuale volata dei primi.[/mks_accordion_item]

[mks_accordion_item title="Giovedì 21/04 - 4a tappa: Villabassa/Niederdorf - Kals am Grossglockner (142.4 km)"]

 



Partenza: Villabassa/Niederdorf ore 11.45
Arrivo: Kals am Grossglockner ore 15.00-15.45

Sprint: Lienz km 107.7
Gpm: Kartitscher Sattel (1524 m-2a cat.) km 30.5, Gailberg Sattel (981 m-3a cat.) km 80.2

Analisi del percorso: E' il momento dell'unico arrivo in salita di questo Tour of the Alps, seppur non ufficialmente segnato come GPM. La tappa è nel complesso relativamente semplice e dovrebbe decidersi sull'ascesa conclusiva, sufficientemente impegnativa da garantire un po' di movimenti. La partenza lineare in fondovalle ha l'unico scopo di portarci in Austria, ai piedi della prima salita, il Kartitscher Sattel, di 7.3 km al 5.9%. Segue un lungo tratto (quasi 40 km) di fondovalle molto ondulato, che metterà tanta fatica nelle gambe dei corridori, immediatamente seguito dal facile Gailberg Sattel (6.3 km al 4.4%). La corsa vive altri 20 km di respiro, fino all'attraversamento di Lienz, dopo il quale si sale ai sobborghi di Thurn (2 km al 7%) e Oberdrum (2.5 km al 6%). Si torna però presto in pianura per altri 15 km, che portano all'imbocco dell'ascesa conclusiva. Si tratta complessivamente 12.4 km al 4.3%, ma vanno divisi in due tronconi: prima la rampa più impegnativa di 3.5 km al 9%, quindi un breve tratto in leggera discesa ed altri 3 km al 6% che terminano a circa 3 km dal traguardo. Un finale irregolare che mette sul piatto numerosi occasioni per rilanciare e creare scompiglio.[/mks_accordion_item]

[mks_accordion_item title="Venerdì 22/04 - 5a tappa: Lienz - Lienz (115.9 km)"]

 



Partenza: Lienz ore 12.15
Arrivo: Lienz ore 15.00-15.30

Sprint: Anras km 59.8
Gpm: Bannberg (1268 m-1a cat.) km 40.2, Stronach (1060 m-2a cat.) km 104.5

Analisi del percorso: Il capoluogo dell'Osttirol ospita la frazione conclusiva, piuttosto intensa e fatta di salite molto ripide ma relativamente brevi. Una tappa molto esplosiva che potrebbe favorire azioni da lontano e vistosi ribaltamenti in classifica generale. Gli oltre 30 km pianeggianti posti in avvio sono una lunga processione verso la fase più impegnativa di questa tappa, ovvero il lungo circuito in Pustertal con il doppio passaggio sul classico Bannberg, scalato da entrambi i versanti. Il ballo viene aperto da quello più impegnativo di 5.5 km al 10.2%, immediatamente seguito dalla salita di Oberassling (3.9 km al 10%) sicuramente non meno impegnativa. Da qua mancano ancora 65 km al traguardo, ma in questa tipologia di tappe, poste a chiusura della corsa, statisticamente gli attacchi a sorpresa sono più probabili (vedasi la proverbiale Nizza-Nizza che chiude la Parigi-Nizza). La strada prosegue in discesa, scandita però da altri strappi meno vistosi, per poi giungere in fondovalle ed imboccare in breve tempo la seconda salita al Bannberg di 6.8 km al 6.6%, con i primi 3.5 km al 9%. La discesa termina a 26.7 km al traguardo, ma la battaglia non è certo finita: dopo 13.5 km inizia la salita finale di Stronach, un dente tremendo di 3.1 km al 12.4%. Si torna a Lienz con 6 km di discesa e 3 di pianura, prima della rampa conclusiva verso il traguardo, posto nei pressi della funivia di Zettersfeld: circa 600 metri quasi interamente in doppia cifra, ultima occasione per limare qualche secondo ed aggiudicarsi il successo finale. [/mks_accordion_item]

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Notizia di esempio
Picchia in picchiata, vola in volata
Francesco Dani
Volevo fare lo scalatore ma non mi è riuscito; adesso oscillo tra il volante di un'ammiraglia, la redazione di questa testata, e le aule del Dipartimento di Beni Culturali a Siena, tenendo nel cuore sogni di anarchia.