I festeggiamenti di Negasi Haylu Abreha in Etiopia dopo la vittoria del titolo
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Cercasi team disperatamente: l'etiope Negasi Haylu Abreha lancia un appello su X

Il team Q36.5 Pro Cycling non rinnoverà il contratto dell’attuale campione nazionale dell'Etiopia per il 2025

14.10.2024 20:30

Tempi difficili per Negasi Haylu Abreha, attuale campione nazionale etiope e ciclista del team Q36.5 Pro Cycling. A settembre, la notizia che il suo contratto non sarà rinnovato per il 2025 lo ha messo in una posizione complicata. Senza un agente che lo supporti nella ricerca di una nuova squadra e con molti team che hanno già chiuso i roster per la prossima stagione, Negasi si trova a dover affrontare una situazione critica mentre il 2024 volge al termine.

Per cercare una soluzione, Negasi ha deciso di raccontare la sua situazione in un appello lanciato su X/Twitter, sperando che la visibilità sui social media possa aiutarlo a trovare una nuova opportunità per continuare la sua carriera. Non si tratta solo di una sfida personale per lui, ma anche di una missione per rappresentare le persone in Etiopia che lo hanno sempre sostenuto, soprattutto dopo la vittoria del titolo nazionale. Solo ieri ha ottenuto un incoraggiante quarto posto ai Campionati Continentali Africani, un risultato che lo riempie d’orgoglio, anche se sente di poter fare ancora di più.

L'appello di Negasi Haylu Abreha su X
L'appello di Negasi Haylu Abreha su X

Negasi Haylu Abreha: lo sport come riscatto

Nato il 9 maggio del 2000 a Macallè, nella regione del Tigray, la storia di Negasi Haylu Abreha sembrava destinata a essere un esempio di riscatto. Fin dall'inizio, la sua famiglia, in particolare la madre, ha creduto nel potere dello sport per migliorare la sua vita. "Se resti in Tigray, non cambierai la tua vita", gli ripeteva."Devi provare a diventare un ciclista professionista". Nel 2019, il sogno di Negasi è diventato realtà, vincendo il titolo di campione nazionale etiope su strada.

Tuttavia, il 4 novembre 2020, mentre stava per volare da Pisa ad Addis Abeba per rientrare a casa dopo cinque mesi in Italia con la NTT Continental Cycling Team, scoppiò un conflitto armato nel Tigray. La guerra civile lo costrinse a diventare un rifugiato, impedendogli di tornare a casa. L’inverno successivo lo trascorse in Toscana, cercando disperatamente notizie della sua famiglia, ma per mesi non ebbe alcuna comunicazione. Nonostante l’angoscia e le difficoltà di adattamento a una nuova lingua e cultura, Negasi continuò a gareggiare.

I festeggiamenti di Negasi Haylu Abreha in Etiopia dopo la vittoria del titolo
I festeggiamenti di Negasi Haylu Abreha in Etiopia dopo la vittoria del titolo

"Quando è iniziata la guerra, ero davvero preoccupato per la mia famiglia. In un solo giorno, 600 persone sono morte in un attacco con i droni, e una bomba è caduta a soli 200 metri da casa mia", ha raccontato a Rouleur. Ma nonostante tutto, Negasi ha continuato a competere a livello internazionale. Nel 2021 ha partecipato ai Campionati del Mondo UCI Under 23, classificandosi 64º nella cronometro. Nel 2022 è stato il miglior ciclista africano al Giro d'Italia Under 23, chiudendo al 14º posto nella classifica generale. Nel 2024 ha partecipato a gare prestigiose come il Tour of Poland e il Memorial Marco Pantani.

Negasi Haylu Abreha: cosa rischia

Oggi, però, la sua carriera è a rischio. Senza un contratto per il 2025, Negasi non solo perderebbe la possibilità di competere a livello internazionale, ma rischierebbe anche di vedere compromessa la sua situazione economica e legale. Senza una squadra che lo supporti, potrebbe perdere l'accesso alle strutture e agli allenamenti necessari per mantenersi competitivo a livello professionale.

Negasi Haylu Abreha in gara con Q36.5 Pro Cycling
Negasi Haylu Abreha in gara con Q36.5 Pro Cycling
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