De Lie, ovvero quel ragazzo che va preso sempre più sul serio

Ormai è arrivato al punto in cui una vittoria nel World Tour non può più tardare, ed è lui il primo a saperlo: “È il mio prossimo obiettivo, vediamo, magari avverrà già domenica alla BEMER Cyclassics o forse più avanti al Renewi Tour” (che poi sono Amburgo e Giro del Benelux). A parlare è Arnaud De Lie, che oggi a Leuven ha vinto il Memorial Jef Scherens 2023, che rappresenta la settima vittoria stagionale, 16esima in due anni.

Il prolifico 21enne vallone sembrava all'origine un velocista, ma ormai s'è capito che è un uomo da classiche potenzialmente in grado di lasciare segni profondi un po' ovunque. Oggi nel Tour of Leuven (altra denominazione che paga dazio all'anglicizzazione dell'universo: fino a poco fa questa corsa la chiamavamo Rondom Leuven) ha vinto dopo aver selezionato con l'aiuto della sua Lotto Dstny un drappello che è andato a giocarsi poi il successo. Fondamentale nell'affermazione di Arnaud il lavoro di Victor Campenaerts, che è stato poi platealmente ringraziato e omaggiato dal giovanotto di Libramont. Non foss'altro perché il passistone era il campione uscente della corsa e si è sacrificato per il compagno.

La volata ristretta che ha deciso l'ordine d'arrivo è stata impostata con buon anticipo da Stan van Tricht (Soudal-Quick Step), che sulle prime ha dato l'impressione di poter mettere nel sacco De Lie. Ma quest'ultimo non si è perso d'animo e ha prima chiuso sul connazionale per poi superarlo in dirittura. Alle spalle dei due belgi, due francesi di nome Axel (cronometrati a 1"), Laurance della Alpecin-Deceuninck e Zingle della Cofidis. Nei 10 (al decimo posto) anche Giacomo Nizzolo (Israel-Premier Tech), secondo del gruppo cronometrato a 1'16" dal vincitore. Quattro i Lotto Dstny nella top ten: oltre a De Lie primo, Campenaerts si è piazzato sesto, Cedric Beullens settimo e Arjen Livyns nono.