Javier Sola © UAE Emirates
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Chi è Javier Sola, l'uomo dietro ai più recenti successi di Pogačar

Alla scoperta del 38enne preparatore andaluso che con i suoi allenamenti sta innovando il mondo del ciclismo: "Tadej è toccato dalla bacchetta magica"

23.09.2024 09:00

Quando seguiamo il ciclismo in televisione, ci focalizziamo sugli atleti in gara, notando al massimo i loro sponsor di maglia. Questo perché conosciamo, solitamente, le storie di questi grandi campioni, ed a volte anche della squadra di cui fanno parte. Ma il mondo del ciclismo non è fatto solo di vittorie e sponsorizzazioni, o meglio, queste sono solo uno dei tanti aspetti. Una conseguenza della meticolosa pianificazione e dei faticosi allenamenti, a cui gli atleti si sottopongono tutto l’anno.

Parte del successo dei ciclisti dipende di fatto da allenatori, meccanici, assistenti, operatori sanitari e nutrizionisti. Tra questi, ultimamente, si sta facendo notare il 38enne Javier Sola, allenatore di Alcalá de Guadaíra che lavora come libero professionista per diversi atleti. L’allenatore spagnolo è diventato molto richiesto all’interno del settore, per il fatto di unire ai classici allenamenti a cui sono soliti sottoporsi i ciclisti, delle prove fisiche di altre discipline come nuoto e corsa, trasformando i suoi assistiti in dei veri e propri triatleti.

Come ha spiegato lo stesso Sola, questo metodo multidisciplinare permette ai ciclisti di essere continuamente stimolati, poiché li esorta a non soffermarsi sui buoni risultati fatti registrare nella disciplina di loro competenza, ma a dare il massimo negli altri sport che non sono soliti praticare. Nel tempo, Javier Sola si è così fatto conoscere per i suoi allenamenti, in particolare, nel ciclismo femminile, anche se l’allenatore spagnolo oramai collabora anche con corridori maschili, incluso Tadej Pogačar, considerato da molti tra i ciclisti più forti di tutti tempi.

Un cambio di preparazione che ha dato grandi frutti

Tadej Pogacar si gode il post-gara di Bassano del Grappa © Giro d'Italia
Tadej Pogacar si gode il post-gara di Bassano del Grappa © Giro d'Italia

Dopo essere subentrato, nel novembre 2023, all’allenatore basco Iñigo San Millán, l’andaluso Javier Sola è stato incaricato di programmare e dirigere la preparazione atletica della stella slovena. Nonostante la UAE Team Emirates abbia messo 5 allenatori professionisti a disposizione dei propri atleti, Javier Sola è diventato perciò il principale allenatore del attuale numero 1 al mondo del ciclismo su strada, che nel 2024 ha eguagliato l’impresa compiuta da Marco Pantani nel lontano 1998.

Il ciclista sloveno ha infatti vinto contemporaneamente Giro d’Italia e Tour de France, ovvero competizioni che distavano giusto cinque settimane l’una dall’altra. In pochissimo tempo, Pogačar è così riuscito a smaltire la fatica, rigenerarsi e preparare al meglio la gara successiva. Questo grazie a Javier Sola, che con i suoi metodi di lavoro innovativi ha permesso allo sloveno non solo di essere competitivo ma, addirittura, di trionfare in entrambe le competizioni.

Il segreto dello strapotere di Pogačar sta infatti nel cambio degli allenamenti rispetto al passato, a cui lo sta sottoponendo il nuovo allenatore spagnolo. Dopo aver studiato, nei minimi dettagli, le performance del suo assistito, individuando nella soglia di resistenza anaerobica l’aspetto in cui Pogačar può ancora migliorare, Javier Sola ha voluto sottoporre il fisico di Tadej a diversi stress test ad alta quota, dove è più facile sviluppare maggiore resistenza alla fatica rispetto al livello del mare.

Tadej Pogačar toccato da una bacchetta magica

Questo tipo di allenamento ha permesso, così, a Pogačar di lavorare di più sugli sforzi oltre la Z2, combinando al consueto livello di intensità moderato, sostenibile per lungo tempo, degli intervalli di sollecitazioni ad alta intensità. Un risultato che è stato possibile ottenere perché Pogačar “è toccato da una bacchetta magica”, ha ammesso Javier Sola attraverso il suo profilo social su X. Di fatto, si è visto che la genetica consente allo sloveno di recuperare molto velocemente rispetto ad altri suoi colleghi. Come recentemente dichiarato da Javier Sola al quotidiano spagnolo El País: “I numeri di Pogacar sono spettacolari. Ma sono più colpito dalla rapidità con cui si rimette in forma”.

In patria, affermano che sia stato molto importante per Pogačar aver cambiato l’allenatore. Ed a confermarlo, sono le parole dello stesso ciclista sloveno riportare dal web media Siol.net: “C'è stata una comunicazione molto migliore con il nuovo allenatore, per quanto ha riguardato l'allenamento e la pianificazione fino al Tour”. Parole importanti quelle di Pogačar, dalle quali traspare che il campione sloveno abbia instaurato un buon feeling con il nuovo allenatore.

Ne consegue che sebbene Tadej Pogačar sia il principale artefice delle proprie vittorie in gara, non bisogna comunque dimenticare che parte del merito di questo successo va attribuito, senza alcun dubbio, ad un nome ed un cognome, ossia a Javier Sola.

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