Gesink sulle critiche alla Jumbo-Visma: "Sono stanco di tutte queste stronzate"
Le dichiarazioni di Primož Roglič, Robert Gesink e Sepp Kuss sulla situazione di classifica alla Vuelta a España e sulle tattiche concordate in casa Jumbo-Visma
La giornata di ieri alla Vuelta a España è stata importante soprattutto perché ha cambiato la storia della corsa stessa, certificando la volontà della Jumbo-Visma di portare in trionfo a Madrid Sepp Kuss, premiandolo per le sue qualità come scalatore e per il lavoro fatto per Primož Roglič e Jonas Vingegaard rispettivamente al Giro d'Italia e al Tour de France. In merito alla situazione di classifica e alle tattiche concordate hanno rilasciato alcune dichiarazioni il 1° e del 3° della classifica generale, a cui si è aggiunta la voce autorevole del loro compagno di squadra Robert Gesink.
Primož Roglič: “Farò di tutto per mantenere la situazione com'è adesso, ma…”
“Ieri sera si è fatto un piano e si è detto che la classifica dovesse rimanere com'era. Sì, è stato difficile non poter correre per la vittoria assoluta e ho la mia opinione a riguardo, ma farò tutto il possibile per mantenere la situazione com'è adesso. Sono il primo a volere che Sepp vinca questa Vuelta. Ma ci aspettano ancora giorni difficili. Prima guardiamo al domani (oggi n.d.r.), poi alle tappe successive. Remco Evenepoel? Lui è impressionante, ha dimostrato ancora una volta quanto sia un bravo corridore, un campione del mondo in tutte le discipline del ciclismo su strada. Se lo merita davvero”.
Robert Gesink: “Le nostre tattiche non sono basate su quello che si dice sui social”
“Siamo ancora 1°, 2° e 3° e Sepp è ancora in rosso, quindi sono un po' stanco di tutte queste stronzate. Vinceremo cinque tappe, sto lavorando tanto e non mi sento di dover spiegare qual è il nostro piano tattico. Kuss è in testa ed è uno dei miei migliori amici. Spero che resista fino a Madrid. Sono un po' stanco di tutte queste domande. Sappiamo tutti cosa sta succedendo e non credo che le critiche siano giuste. Stiamo tutti facendo un buon lavoro e abbiamo già ottenuto cinque vittorie di tappa. Gli altri due sono proprio dietro Sepp. Soprattutto penso che alla Vuelta abbiamo offerto la migliore prestazione che qualcuno abbia mai visto. Non spiegherò le nostre idee tattiche, soprattutto non basate su ciò che pensano le persone sui social media. Siamo arrivati a questa gara con due leader assoluti e Kuss ha fatto un ottimo lavoro all'interno del nostro piano tattico, che abbiamo ideato noi stessi. Adesso è facile lamentarsi della nostra tattica, mentre Sepp è in rosso a causa della nostra tattica. Questo è un cerchio”.
Sepp Kuss: “Mi sono reso conto che nello sport è necessario l'istinto omicida“
“Non sono la persona che grida più forte o quello che vuole che le cose vadano in un certo modo. Cerco sempre di guardare la situazione da più prospettive e a volta mi metto in una situazione in cui non dovrei trovarmi. Ma ora mi rendo anche conto che nello sport è necessario l'istinto omicida, nella buona e nella cattiva sorte. Più che mai mi sono reso conto di quanto sia difficile vincere qualcosa. Non è una cosa per tutti. Devo ancora decidere cosa significherà per me. Ho sempre creduto in Roglič e Vingegaard. Non avevo dubbi che mi avrebbero aiutato. Possiamo dire qualsiasi cosa, ma dovrò avere anche le gambe per finire la Vuelta. So che Jonas non proverà più nulla, ma è meglio avere un vantaggio nel caso in cui perdo 17'' in uno sprint di gruppo. Non si sa mai”.