Intervistato da Rouleur, Greg LeMond ha parlato delle performance del ciclismo attuale © LeMond Bikes
Professionisti

L'invito di Greg Lemond all'UCI: "Rilasciate i dati dei corridori"

Questa sarebbe la soluzione per un ciclismo più trasparente secondo lo statunitense, che aggiunge: "Pogačar? Sì, può essere il ciclista più forte di sempre"

Nel dibattito intorno al confronto tra le performance del ciclismo attuale e quello del passato, Greg LeMond è una delle voci più presenti. Tre volte vincitore del Tour de France e due volte campione del mondo in linea, lo statunitense è stato uno dei ciclisti più popolari a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta.

A due anni di distanza dalla diagnosi di una leucemia mieloide cronica, “LeMonster” è in netta ripresa e all'età di 61 anni continua a recitare un ruolo di protagonista nell'ambiente. Nelle scorse settimane, intervistato da Rouleur, ha messo a confronto la sua epoca con quella attuale, passando in rassegna temi molto dibattuti come le performance dei corridori, il loro peso e i loro dati fisiologici.

“Tutti guardano al peso dei corridori: c'è un'attenzione maniacale”

“In media, credo che in gruppo il peso si sia abbassato di almeno 3-4 chilogrammi", ha esordito LeMond. "Un corridore alto come me pesa 60 chilogrammi: io ne pesavo 68! Oggi i corridori sono stressati dalle squadre in merito al loro peso corporeo e sono esseri umani diversi da quelli con cui gareggiavo io. So di corridori che prendono pillole per azzerare l'appetito… Insomma, tutti guardano al peso: c'è un'attenzione maniacale.”

“Le prestazioni di Vingegaard e Pogačar non sono illogiche”

“La questione del rapporto peso/potenza spiega gli aumenti delle velocità in gara. Una salita a 6.9 watt per kg? Sì, i corridori di oggi possono farlo. Vingegaard pesa 58 kg e ha una VO2 max di 96 mL/kg/min: con valori del genere, certe performance non sono qualcosa di illogico."

A un certo punto della storia, Vingegaard piomba nella vita di Pogačar: ogni volta! © Visma-Lease a Bike
Greg LeMond ha commentato i notevoli risultati in salita di Jonas Vingegaard e Tadej Pogačar © Team Visma-Lease a Bike

A questo proposito, LeMond ha proseguito proponendo all'UCI di rendere pubblici i valori dei corridori per rendere più efficace la lotta al doping e al contempo valutare la trasparenza a delle performance.

"Io penso che l'UCI dovrebbe rendere pubblici i dati dei corridori: sarei felice, ad esempio, di conoscere la VO2 max e l'ematocrito dei corridori due volte l'anno. Ciò favorirebbe una maggiore trasparenza per tutto il movimento professionistico, perché tutti saprebbero determinare quali risultati sono sospetti e quali no. Non è complicato: se la tua VO2 max è 83 e il tuo ematocrito è basso, non puoi fare certe imprese."

“Pogačar? Sì, può essere il ciclista più forte di sempre”

LeMond ha infine espresso il suo parere sulla stagione magica di Tadej Pogačar.

“Credo che ogni generazione abbia uno o due fenomeni con più talento degli altri: penso a Eddy Merckx, o a Bernard Hinault. Tadej Pogačar è incredibile, ha vinto il suo primo Tour de France all'esordio. Sì, può essere il ciclista più forte di sempre.”

SPOILER, Atto finale: il percorso del Giro d'Italia 2025 in anteprima
Lucinda back to back: Brand vince ancora in Coppa del Mondo a Dublino
Amedeo Onnis
Se sorrido mentre parli, probabilmente stai parlando di ciclismo. Tifoso sfegatato di tutti i corridori dal nome bizzarro e appassionato di triathlon, sono tra quelli che attendono la stagione di ciclocross più di quella su strada.