Tour du Var, prima vittoria da pro per Kévin Vauquelin
Il giovane francese dell'Arkéa Samsic vince in solitaria la prima tappa della corsa francese anticipando un gruppetto di attaccanti. A Vauquelin anche la maglia di leader, top10 per Marco Tizza
Tra i più interessanti corridori della nuova generazione merita sicuramente una menzione Kévin Vauquelin, francese classe 2001 che ha già fatto intravedere ottime doti da passista-scalatore. Il successo di oggi, la sua prima gioia tra i professionisti è però anche un esempio di abilità tattica, prima per essersi inserito nell'azione che ha anticipato il gruppo e poi per aver freddato tutti i compagni d'avventura con una notevole sparata di un chilometro, e dopo i tanti secondi posti già raccolti sin qui, le sue lacrime di gioia sono pienamente comprensibili: la sua prima vittoria è veramente bella.
La prima delle tre giornate sulle strade francesi del dipartimento del Var prevede 187 km con partenza da Saint Raphaël ed arrivo a Ramatuelle. Il profilo altimetrico si presenta piuttosto vallonato, specialmente nel finale, mentre nella prima parte di corsa è posta la salita più lunga di giornata: il Col du Vignon (6 km al 4,4%). Le possibili interpretazioni tattiche sono dunque molteplici, e vista la breve durata della corsa a tappe chi vorrà ottenere un buon risultato in classifica generale dovrà essere attentissimo sin da subito.
Ma passiamo alla cronaca di questa tiepida giornata dal sapore primaverile. Come prevedibile, la fuga di giornata formatasi nelle prime fasi di gara è ricca di corridori francesi, desiderosi di mettersi in bella mostra sulle strade di casa: i 5 attaccanti sono Julien Bernard (Trek-Segafredo), Florian Rapiteau (St Michel-Mavic-Auber 93), Maël Guegan (U Nantes Atlantique), Jean Lous Le Ny (Nice Métropole Côte d'Azur) ed infine il danese Østergaard Mads Kristensen (Leopard TOGT). Il gruppo lascia fare e concede loro un vantaggio che arriva quasi a 4’, con Cofidis ed Arkéa Samsic a fare l’andatura. Accortosi di essersi avvicinato troppo, il plotone comincia a rallentare per non riprendere immediatamente i fuggitivi, ma il ricongiungimento con gli ultimi superstiti della fuga avviene una volta entrati negli ultimi 20 km.
Nel finale di gara il ritmo, che per tutta la giornata è stato piuttosto blando, viene decisamente aumentato dalla EF Education-EasyPost, mentre poco dopo un drappello di 6 corridori riesce ad avvantaggiarsi tra le sinuose strade degli ultimi 10 km. I battistrada rimangono presto in 4: Kevin Geniets (Groupama-FDJ), Neilson Powless (EF Education EasyPost), Kévin Vauquelin (Arkéa Samsic) ed Aurélien Paret-Peintre (AG2R Citroën). Questi ottimi corridori hanno un promettente vantaggio di 20” da amministrare negli ultimi 3 km, mentre il gruppo prova a trovare un’organizzazione. A ridosso dell’ultimo chilometro Vauquelin se ne va in solitaria con uno scatto secco, e nulla possono fare Powless e Geniets per riportarsi sul giovane francese: la vittoria va a lui. A 5” arriva Powless, secondo, con Geniets terzo; quarto a 9” Paret-Peintre.
Il gruppo reagisce troppo tardi e giunge sul traguardo con 25” di ritardo ed è regolato in volata da Bryan Coquard (Cofidis), che precede Anthony Turgis (TotalEnergies) e Nacer Bouhanni (Arkéa Samsic). Completano infine la top10 Anthony Perez (Cofidis), Marco Tizza (Bongoal WB) e Clément Russo (Arkéa Samsic). La classifica generale, abbuoni a parte, è identica a quella di tappa. Domani in programma la seconda tappa del Tour des Alpes Maritimes et du Var, si correrà infatti da Mandelieu-la-Napoule ad Antibes per un totale di 179 km. Sulla carta, dovrebbe trattarsi di una frazione più impegnativa di quella odierna: vero spartiacque di giornata sarà infatti la salita di Cabris (formalmente 9 km al 4,7%) posta non lontano dal finale posto nei pressi della Azur Arena, innovativo palasport della cittadina di Antibes.