Poitou-Charentes, prima vittoria stagionale per Arnaud Démare
Søren Wærenskjold vince la breve corsa a tappe francese
Nessuna sorpresa nella quarta e ultima tappa del Tour du Poitou-Charentes: Arnaud Démare torna al successo dopo quasi un anno, primeggiando nella passerella conclusiva di Poitiers davanti al connazionale Penhoët e al belga Pollefliet. Vittoria finale per il norge Wærenskjold davanti al connazionale e compagno di squadra Dversnes.
Una lunga fuga ripresa a ridosso del traguardo
L'ultimo atto del 38° Tour du Poitou-Charentes en Nouvelle Aquitaine (Fontaine le Comte-Poitiers, 173,3 km) segue grosso modo il copione dei giorni precedenti: un tracciato nervoso ma non abbastanza impegnativo per tendere una trappola al nuovo leader della generale, il norvegese Søren Wærenskjold (Uno-X Mobility). E le salite valide per la classifica dei GPM (Quincay, 600 metri al 4%, e e le due rampe nell'abitato di Chasseneuil du Poitou, la prima di 700 metri con una pendenza media del 5,6%, la seconda di 600 metri al 9%) non induriranno le gambe dei velocisti, pronti a sfidarsi su un circuito cittadino di 13,9 km da ripetere per tre volte.
Sebbene la lotta per la maglia arancione sia sostanzialmente chiusa, la corsa è comunque vivace: dopo una decina di chilometri, si avvantaggiano l'australiano Sebastian Berwick (Caja Rural-RGA), il belga Dries De Bondt (Decathlon AG2R La Mondiale), i francesi Baptiste Gillet (Arkéa-B&B Hotels) e Axel Narbonne Zuccarelli (Nice Métropole Côte d'Azur) e lo spagnolo David Martin (Polti-Kometa), in piena corsa per il primato degli scalatori. Alle loro spalle, provano a rientrare il belga Jordy Bouts (TDT-Unibet) e un altro corridore di casa, Henri-François Renard-Haquin (St. Michel-Mavic-Auber 93): entrambi, però, rientreranno velocemente nei ranghi. Dal canto loro, i cinque di testa guadagneranno un vantaggio massimo di 3'40" sugli inseguitori, trainati dagli uomini della Cofidis e dell'Arkéa, nonostante ci sia un loro compagno di squadra al comando. In ogni caso, il margine è ampiamente sufficiente perché gli attaccanti possano spartirsi i punti dei tre Gran premi della montagna: Martin non incontra ostacoli e sfila la maglia biancorossa dalle spalle del giovane italiano Filippo Turconi (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè).
Démare si sblocca a Poitiers
Ancor prima di raggiungere il circuito conclusivo, la fuga si sgretola: prima Gillet, poi Berwick, infine lo spagnolo in forza al team Professional diretto da Ivan Basso e Alberto Contador salutano la compagnia. De Bondt e Narbonne Zuccarelli proseguono assieme fino a metà del penultimo giro, quando il giovane francese della Nice Métropole perde contatto dal più navigato belga che, dal canto suo, resiste al ritorno del gruppo fino ai -5,5 dalla linea bianca. La Uno-X scorta Wærenskjold fino agli ultimi 3 km, quando entrano in azione i treni al servizio dei velocisti. Volata di prepotenza del francese Arnaud Démare (Arkéa) che sbuca dall'ultima semicurva in testa e vince nettamente sul connazionale Paul Penhoët (Groupama-FDJ) e sul belga Gianluca Pollefliet (Decathlon), brindando così alla sua prima vittoria stagionale. 4° l'altro francese Jérémy Lecroq (St. Michel), 5° l'italiano Luca Colnaghi (VF Group).
Il 24enne scandinavo conquista il sesto successo nel 2024 e la seconda corsa a tappe della carriera dopo il Giro del Belgio di fine primavera. Alle sue spalle il norvegese Fredrik Dversnes (Uno-X, a 30") e il francese Samuel Leroux (Van Rysel-Roubaix, a 36"). 6° posto finale per il primo degli italiani, Mirko Maestri (Polti, a 43").
Brevi cenni alle altre graduatorie del Poitou-Charentes: grazie al successo a Poitiers, Démare è salito in vetta alla classifica a punti; Wærenskjold festeggia anche il primato tra gli Under 25. Alla Decathlon, infine, la classifica a tempi.