L'Italia porta ancora fortuna a Jan Christen: è suo il Giro dell'Appennino
Lo svizzero della UAE vittorioso per distacco su Velasco e Ulissi
Sboccia un altro fiore nel ricchissimo vivaio della UAE Emirates: a vent'anni appena compiuti, Jan Christen diventa il più giovane vincitore nella storia del Giro dell'Appennino, una delle gare più prestigiose del calendario nazionale, con un'azione irresistibile sulla salita di Madonna della Guardia. Lo svizzero della UAE Emirates si è presentato in perfetta solitudine sul traguardo di Genova, distanziando di circa 1' l'ex campione italiano Simone Velasco e il compagno di squadra Diego Ulissi che, in cordata con Filippo Baroncini e Finn Fisher-Black, ha stroncato sul nascere ogni tentativo di contrattacco nel gruppo inseguitore.
7 uomini all'attacco nella prima parte di gara
L'edizione numero 85 del Giro dell'Appennino (Novi Ligure-Genova, 198,5 km) ricalca alla lettera il percorso dell'edizione 2023: doppiato il Passo della Castagnola (poco meno di 3 km al 5% medio), la carovana lascia definitivamente la provincia di Alessandria per affrontare la seconda parte di gara, che propone in successione il Passo dei Giovi (2,3 km con una pendenza media del 4,5%) e la Crocetta d'Orero (9 km al 3,4%). Come da tradizione, l'Appennino entra nel vivo con l'ascesa a Pietralavezzara (6,2 km al 7,7%), che precede la decisiva scalata alla Madonna della Guardia, posizionata a 25 km dal traguardo di via XX Settembre: poco meno di 7 km al 6,9% di media, con un tratto di 500 metri (il Muro di Lencisa) al 21%.
La fuga di giornata prende slancio dopo una ventina di chilometri: all'attacco l'australiano Samuel Jenner (BridgeLane), il britannico Zachary Walker (Rime Drali), gli italiani Gabriele Casalini (MBH Bank-Colpack-Ballan), Simone Lucca (Rime Drali), Alessandro Morra (Biesse-Carrera) e Simone Olivero (Corratec-Vini Fantini) e il sudafricano Travis Stedman (Q36.5 Continental). Il gruppo - trainato da UAE Emirates e Arkéa-B&B Hotels - concede loro un vantaggio massimo di 4'25" al km 40 prima di organizzare l'inseguimento, che si concluderà ai piedi della penultima salita. I fuggitivi procedono compatti fino a Pontedecimo: contrattacco di Walker e Casalini, che perderà contatto dal corridore della Rime Drali sulle prime rampe della Crocetta d'Orero. Walker - raggiunto nel frattempo da Stedman - prosegue la sua azione fino alle prime rampe di Pietralavezzara, meglio conosciuta con il nome di Passo della Bocchetta. Ed è proprio qui che inizia la sfida tra i favoriti: lo svizzero Jan Christen (UAE Emirates) si porta dietro il belga Jarno Widar (Lotto Dstny Development), il britannico Paul Double (Polti-Kometa), l'ecuadoriano Jonathan Caicedo (Petrolike), l'eritreo Nahom Zerai (Q36.5 Continental) e il neozelandese Finn Fisher-Black (UAE Emirates). Alle loro spalle, l'Astana e l'Arkéa prendono l'iniziativa per colmare il distacco dai primi: missione compiuta in discesa, quando gli italiani Alessandro Verre (Arkéa-B&B Hotels), Christian Scaroni (Astana) e Simone Velasco (Astana) si riportano sulla testa. Con loro anche il francese Louis Barré (Arkéa), gli italiani Filippo Baroncini (UAE) e Diego Ulissi (UAE) e gli spagnoli Jon Aguirre (KERN Pharma) e Unai Iribar (KERN).
Christen attacca a metà della salita di Madonna della Guardia
Una sola defezione tra i battistrada prima di raggiungere Madonna della Guardia: Widar fuori dai giochi per una caduta lungo la discesa della Bocchetta. L'ultima salita di giornata restringe ulteriormente il campo dei pretendenti al successo: uno dopo l'altro, si staccano Zerai, Scaroni e Aguirre. Poco prima di raggiungere il tratto più impegnativo, ecco l'attacco risolutivo di Christen e Double. L'uomo della Polti-Kometa prova a tenere il passo dello svizzero che, tuttavia, si avvantaggia ulteriormente ai -28 da Genova. Nonostante il buon passo scandito prima da Verre, poi da Scaroni, gli inseguitori - che si riporteranno su Double poco prima della vetta - accumuleranno ben presto un ritardo di circa 1' dal fuggitivo, il cui vantaggio cresce anche nel tratto di strada che conduce alle porte del capoluogo ligure. Alle sue spalle, gli UAE Emirates sfruttano la superiorità numerica per sabotare eventuali colpi di mano. Per la verità, qualcosa si muove soltanto ai -8 dall'arrivo, quando la lotta per la vittoria è ormai decisa: allungo di Velasco in compagnia del corregionale Ulissi. L'ultimo fotogramma della giornata è per il 20enne della formazione della Penisola Arabica, che replica il successo primaverile al Giro dell'Abruzzo con 56" di margine sull'ex campione d'Italia e sul compagno di squadra. La festa della UAE prosegue con il 4° posto di Baroncini (a 1'18"), che regola allo sprint Caicedo, Barré, Double e Verre, al miglior risultato della sua stagione.