Alex Aranburu vittorioso sul traguardo prima della squalifica nella terza tappa del Giro dei Paesi Baschi 2025 © Itzulia Basque Country / SprintCycling
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Prima vince, poi no, poi di nuovo. Nel caso dei Paesi Baschi ha ragione Aranburu

Il basco e campione nazionale spagnolo attacca in discesa e vince, viene inizialmente declassato ma poi dimostra di no aver preso la strada errata all'ultima rotonda prima del traguardo

09.04.2025 17:58

Succede di tutto, in corsa ma soprattutto dopo, nella terza tappa del Giro dei Paesi Baschi, vinta da Alex Aranburu. In un primo momento, il campione nazionale spagnolo era stato relegato per aver imboccato la strada sbagliata all'ultima rotonda prima del traguardo, guadagnando un vantaggio che altrimenti non avrebbe potuto avere su coloro che lo inseguivano. “Dopo le prime immagini, era stata presa la decisione di squalificare per ‘Deviazione dal percorso di gara con ottenimento di un vantaggio’. Nonostante questo, dopo aver ricevuto e rivisito diverse prove, inclusi dati di Veloviewer, il roadbook e le informazioni ricevute dalla squadra, si è potuto verificare che tutte le informazioni a disposizione indicavano che la rotonda in questione doveva essere presa dal lato scelto dal corridore della Cofidis. Secondo l'articolo 1.2.064 del regolamento UCI, ‘I corridori dovrebbero studiare in anticipo il percorso, e in questo caso il corridore ha seguito correttamente il tracciato previsto. La consultazione con l’organizzatore ha confermato che esisteva un errore nella segnalazione della suddetta rotonda. Per questo, il Collegio dei Commissari ha deciso di annullare la sua decisione iniziale e convalidare il passaggio del corridore sul traguardo", si legge nel comunicato diramato dall'organizzazione.

L'azione del basco era arrivata sull'ultima discesa di una giornata dura per tutti, che aveva visto i favoriti per la vittoria finale darsi battaglia su di una serie infinita di strappi e salite. Aranburu era riuscito ad avere la meglio, approfittando in un errore in curva di João Almeida (UAE Team Emirates-XRG) e riuscendo a guadagnare abbastanza per arrivare vittorioso al traguardo su di un gruppetto selezionatissimo di uomini di classifica. Seconda piazza per Romain Grégoire (Groupama-FDJ), a cui era stata attribuita la vittoria per qualche ora, terza per un coriaceo Maximilian Schachmann (Soudal Quick-Step), che si è difeso alla grande dagli attacchi di UAE e RedBull-BORA-hansgrohe che hanno provato in tutti i modi a metterlo in difficoltà. Terza posizione per Almeida, primo degli italiani Simone Velasco (XDS-Astana), undicesimo.

Romain Grégoire festeggia la vittoria della terza tappa del Giro dei Paesi Baschi 2025 © Tim de Weale/GettyImages
Romain Grégoire festeggia la vittoria della terza tappa del Giro dei Paesi Baschi 2025 © Tim de Weale/GettyImages

Il percorso

Frazione di 156.3km da Zarautz a Beasain con quasi 3700m di dislivello: poco più di 10km pianeggianti sono il preludio di una serie di ascese che inizia con i GPM di Meaga (2.9km al 4.1%) e Andazarrate (14km al 2.5%, tratto iniziale al 6.7%), finita la cui discesa i corridori affronteranno subito l'Alkiza (4km al 6.6%, max 8%). Un brevissimo tratto di respiro precede il GPM di Santa Ageda (9km comprensivi di un breve falsopiano iniziale, media al 7.7% con punte fino al 12%) e quello di Mandubia: 10.4 km composti da un primo tratto di 2km al 5.4% (max 7%), 3km di discesa e falsopiano e poi la salita “ufficiale” di 5.3km al 5.3% (max 7%). Dopo la discesa, due strappetti in località Lierna e Zerain (entrambi di circa 1.5km al 6.5%) e poi, nell'abitato di Beasain, i corridori troveranno uno sprint intermedio. La corsa salirà poi sul muro di Gaintza (di 2.2km al 12.1%): i primi 600m al 4%, poi la strada impenna per 800m al 17% (max 20%) per alleggerirsi appena un po' prima di una nuova punta al 18% in vetta. Alla fine della discesa, ci sono circa 20km di fondovalle (dove si trova anche lo sprint intermedio di Alegia) prima di affrontare l'ultimo GPM di Lazkaomendi (1.4km al 10%, primi 700m al 15.5% con punte fino al 18%), il cui scollinamento dista appena 5.4km dal traguardo, anche se dopo pochi metri di discesa si incontra un ulteriore strappo di 400m (max 10%). Il finale è pianeggiante, planimetricamente complicato da due curve secche a sinistra per entrare nell'ultimo km.

Giro dei Paesi Baschi 2025, la cronaca della terza tappa

Gruppo scosso da numerosi attacchi nei primi chilometri di corsa: è Anders Okamika (Burgos Burpellet) il primo a riuscire ad aprire un piccolo gap dopo il GPM di Meaga, vinto da Sergio Samitier (Cofidis). Alcuni corridori fanno in tempo a riportarsi su Okamika prima dell'ascesa di Andazarrate, ma il gruppo annulla la loro azione. Su questa salita si avvantaggiano Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale) e Mattéo Vercher (Team TotalEnergies), mentre dietro di loro si forma un gruppo di ben 28 contrattaccanti con Sepp Kuss (Visma-Lease a Bike) e alcuni nomi a pochi secondi dal leader della corsa Maximilian Schachmann, come Marc Soler (UAE Team Emirates) e Alan Hatherly (Jayco AlUla). Il pericoloso, plotoncino, comprendente anche lo staccato Vercher, viene ripreso sulla salita di Alkiza: Armirail rimane in testa con un vantaggio di 1'10", vincendo i due GPM di Andazarrate e Alkiza. Dietro di lui si compone al contrattacco un gruppetto con, tra gli altri, Mauro Schmid (Jayco AlUla).

Armirail approccia comunque in testa la salita di Santa Ageda, ritenendo 1' sui più immediati inseguitori, ripresi poi dal gruppo grazie all'azione della UAE Team Emirates. I bianco-neri lasciano in testa solo il francese, che va a conquistare il GPM, mentre arriva la segnalazione che Pello Bilbao (Bahrain-Victorious) non è in gruppo: il basco è infatti in un gruppetto che accusa un ritardo di 1'50" dalla testa della corsa. Sulla salita di Mandubia si accendono i giochi tra gli uomini di classifica: provano ad avvantaggiarsi Kuss, Isaac Del Toro (UAE Team Emirates) e Aleksandr Vlasov (RedBull-BORA), ripresi. La UAE scatta allora con Brandon McNulty e poi ancora con Del Toro, sul quale chiudono Florian Lipowitz e Pablo Castrillo (Movistar). Ripreso Armirail, il ventiquattrenne tedesco allunga prendendo qualche metro di vantaggio: il gruppo si fraziona e il leader Schachmann rimane un po' indietro, mentre è in difficoltà anche Ben Healy (EF Education-EasyPost). Lipowitz però non forza e viene ripreso dal gruppo dei favoriti guidato dalla UAE, che prova un nuovo attacco con McNulty, sulla cui ruota c'è Harold Tejada (XDS Astana).

Al termine della discesa, sul duo di testa rientrano Nelson Oliveira e Enric Mas (Movistar), insieme a Joao Almeida (UAE Team Emirates) e Mattias Skjelmose (Lidl-Trek): tocca alla RedBull-BORA tirare per ricucire sui battistrada, con Finn Fisher-Black che lancia Lipowitz sullo strappetto di Lierna. Il tedesco riesce a richiudere sui battistrada, portandosi dietro tutto il gruppo. Dopo lo strappo di Zerain allunga Soler, sui cui si riportano Clemént Berthet (Decathlon AG2R La Mondiale) e Rudy Molard (Groupama-FDJ): il gruppo si allarga e i tre prendono 1' di vantaggio a 50km dal traguardo. Sul muro di Gaintza il ritmo della Visma-Lease a Bike sgrana il gruppo, mentre in testa Berthet stacca prima Molard e poi Soler, involandosi in solitaria. Il gruppo non conta che 15 corridori allo scollinamento, tra quali non c'è il leader della corsa Schachmann, che però rientra in discesa e allunga in prima persona, a 27km dal traguardo. 

Sul leader della corsa rientra un gruppetto con Del Toro, Lipowitz, Vlasov, Oliveira, Tejada, Diaz, Unai Iribar (Equipo Kern Pharma), Léo Bisiaux (Decathlon AG2R), Guillaume Martin (Groupama-FDJ), Warren Barguil (Team PicNic-PostNL), Clement Champoussin (XDS Astana) e Axel Laurance (INEOS-Grenadiers): rimangono attardati Almeida, Skjelmose e Mas. Al traguardo volante di Alegia Del Toro sprinta per togliere i 2" lasciati sul piatto da Berthet a Lipowitz, che ne prende comunque uno con il terzo posto, e poi scivola dietro per andare in aiuto al capitano Almeida. L'azione degli UAE Emirates, con il supporto di Movistar e Cofidis riporta sotto il gruppo Almeida prima dello strappo di Lazkaomendi, dove il battistrada Berthet conserva solo 15" di vantaggio. 

I favoriti sullo strappo di Lazkaomendi © Movistar
I favoriti sullo strappo di Lazkaomendi © Movistar

Il primo attacco in gruppo arriva da Tejada: il colombiano viene chiuso da Lipowitz, che riprende Berthet a 6.6km dal traguardo e tiene alto il ritmo sullo strappo, con Schachmann a ruota. Alex Aranburu richiude sui due tedeschi e, finito il tratto duro, il campione nazionale spagnolo prova a partire in contropiede, ma Schachmann fa buona guardia. Rilancia il sopraggiunto Romain Grégoire, ma Schachmann lo supera prima del GPM. È un gruppo è ridottissimo quello dal quale, a 4.9km, parte secco Almeida: il portoghese, però, non sembra essere sicurissimo in discesa e su di lui può rientrare un lanciatissimo Aranburu. I due stanno quasi per essere ripresi da un gruppetto a 2km dal traguardo, quando Almeida sbaglia una curva in una rotonda: Aranburu, invece, pennella l'ansa, riuscendo a prendere quei pochi metri necessari a entrare con un buon vantaggio nell'ultimo km. Il campione spagnolo taglia il traguardo in solitaria, con qualche bicicletta di vantaggio su Romain Gregoire e Maximilian Schachmann.

 

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