Federciclismo polacca nel caos tra crisi economica e accuse di molestie sessuali
Il 2017 è stato un anno nero per la Federazione Ciclistica della Polonia travolta da un doppio pesantissimo scandalo: da un lato c'è l'infamante accusa di molestie sessuali vesto un minore lanciata dall'ex vicepresidente Piotr Kosmala nei confronti di una "persona importante" dell'ambiente ciclistica, dall'altro invece c'è una dura crisi finanziaria accentuata dall'addio di uno sponsor importante come CCC e dai gravi problemi di immagini. A fine 2017 tutto questo ha portato ad una clamorosa rottura tra la Federazione ed il Ministero dello Sport che ha bloccato i fondi e si è fatto carico di un nuovo programma di sostentamenti per atleti e società in modo diretto.
Nelle scorse settimane il Federazione e Ministero si sono scambiati accuse a colpi di comunicati stampa fino allo scorso 26 gennaio quando il presidente Dariusz Banaszek si è finalmente dimesso dalla sua posizione di vertice del ciclismo polacco "per il bene personale e quello del ciclismo". Nella giornata di ieri il ministro Witold Bańka si è incontrato con il consiglio d'amministrazione federale per provare a dare un segnale di disgelo nei rapporti: la collaborazione tra le parti riprenderà solo dopo l'elezione del nuovo presidente, la piena divulgazione dello stato finanziario e l'approvazione di diverse misure per uscire dalla crisi finanziaria e d'immagine che sta attanagliando la federazione.