Percorsi ciclabili © pixabay
Cicloturismo

Ciclovia Sacile Gorizia, occasione da non perdere nel 2025

Con questo itinerario il Friuli Venezia Giulia ha vinto nel 2024 l’Oscar Italiano del Cicloturismo. Poco meno di 200 km che disegnano il profilo regionale

18.03.2025 18:15

Un percorso ricco di aspetti singolari, in un anno altrettanto particolare.

La Ciclovia Sacile Gorizia, aspetti straordinari sin dalla partenza

Con una lunghezza di poco meno di 200 km, la Ciclovia Sacile Gorizia sembra disegnata proprio per sottolineare il profilo regionale. Su ciclabile, asfalto e sterrato si snoda infatti lungo un profilo immaginario che delimita l’arco alpino regionale, incrociando diverse linee ferroviarie e città facilitando in tal modo spostamenti e rifornimenti, nonché le opportunità di conoscere enogastronomia e prodotti locali. Le caratteristiche della ciclovia hanno valso al Friuli Venezia Giulia l’Oscar Italiano del Cicloturismo per il 2024. Di Sacile, origine della ciclovia, si ricordano le origini medievali ma soprattutto il fertile e duraturo rapporto con la Serenissima. Il dolce paesaggio del fiume Livenza ed i palazzi nobiliari risalenti al periodo veneziano ne motivano il soprannome di “Giardino della Serenissima”. Ma Sacile è anche fra le città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione.

ciclovia sacile gorizia
documentazioni storiche ©pag FB Museo Coltellerie Maniago

Maniago

Altre due particolarità riguardano Maniago, successiva tappa della Ciclovia Sacile Gorizia: l’arte della coltelleria e la bandiera arancione. La città è considerata la capitale italiana della coltelleria, arte che risale al 1400 quando praticamente ogni casa aveva una propria mini officina a conduzione familiare per la produzione di oggetti da taglio. Da Maniago provengono le armi utilizzate in celebri film come Robin Hood e Braveheart. Il Museo dell’Arte Fabbrile e delle Coltellerie, che ha sede in una vecchio edificio industriale novecentesco, narra la nascita e lo sviluppo di tale produzione, che trovò la propria fortuna non tanto nella ricchezza di materie prime ma nelle abbondante presenza di acqua, che forniva l’energia necessaria al funzionamento di segherie e battiferri. Inoltre, Maniago è anche Bandiera Arancione del Touring Club, il che conferma le motivazioni della vincita del Green Road Award.

La Ciclovia Sacile Gorizia fra storia, leggenda e attualità

Cividale, capitale del primo ducato longobardo in Italia, è inserita nel Sito Seriale UNESCO “I Longobardi in Italia”. Ma è celebre anche per il Ponte del Diavolo che ne costituisce forse il simbolo più noto. A metà fra storia e leggenda, la tradizione narra che la costruzione del ponte in pietra, in sostituzione di un precedente in legno, iniziò nel 1400 e proseguì a rilento fra avversità di varia natura. La popolazione, esasperata, si rivolse al Diavolo che accettò di fornire aiuto ma solo in cambio dell’anima della prima creatura che sarebbe poi passata sul ponte. Stabilito il patto, nella successiva notte il Diavolo costruì il ponte, ma i cittadini vi fecero passare sopra un animale (cane o maiale in base alle narrazioni) beffando quindi il demonio che dovette accontentarsi dell’anima della bestia. La Ciclovia Sacile Gorizia termina a Gorizia, stabilendo altri due record: è la prima volta che una ciclovia si conclude in una città Capitale Europea della Cultura. Inoltre, con Gorizia e Nova Gorica si è verificata la prima volta di una Capitale Europea della Cultura transfrontaliera.

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