Felt Felbermayr, la triste fine di una squadra storica?
La formazione austriaca aveva intenzione di salire di categoria nel 2025, ma, abbandonata dallo sponsor principale, rischia seriamente di chiudere dopo ventuno anni di storia. Corridori e staff sperano in un salvataggio in extremis
In assenza di corse .2, il trentunesimo appuntamento con Mondo Continental è dedicato alla Felt Felbermayr che, a meno di miracoli dell’ultimo minuto, cesserà l’attività dopo ventuno anni. La formazione austriaca aveva reso pubblico l’obiettivo di salire fra i ProTeams nel 2025 e lo scorso inverno si era già mossa in questa direzione, rinforzandosi moltissimo in fase di ciclomercato. Nel mese di luglio si parlava ancora del possibile salto di categoria, ma il 16 settembre la squadra ha annunciato che lo sponsor principale aveva posto fine ai rapporti di collaborazione.
Per i corridori è stato un fulmine a ciel sereno: l’opzione di salto fra i ProTeams sembrava ancora sul tavolo e la peggiore delle ipotesi era quella di continuare a livello Continental, invece si sono ritrovati a piedi in una fase della stagione in cui è molto difficile trovare un contratto. Una situazione difficile, che Miguel Heidemann e Sebastian Schönberger, loro malgrado, conoscono bene, dato che vi si ritrovano per il terzo anno di fila: entrambi sono stati vittime della chiusura improvvisa della B&B Hotels-KTM a fine 2022 e lo scorso anno avevano ripetuto l’esperienza, rispettivamente con la Leopard-TOGT e la Human Powered Health.
La dirigenza della Felt Felbermayr non si è ancora arresa e sta cercando incessantemente nuovi sponsor per continuare l’attività, ma, al momento, non sono ancora arrivate buone notizie e le speranze si affievoliscono ogni giorno di più. Sarebbe davvero un peccato veder chiudere una squadra storica, approdata fra le Continental già nel 2005, l’anno in cui fu creata la categoria.
La storia
La formazione oggi nota come Felt Felbermayr fu fondata nel 2004 con il nome di Radclub-Resch & Frisch Eybl Wels e faceva parte della categoria GSIII. Il roster era composto da dieci corridori: nove austriaci, tra cui Michael e Peter Pichler, futuri professionisti con la maglia della ELK Haus, e l’italiano Maurizio Vandelli, agli ultimi scampoli di una carriera che lo aveva visto anche chiudere al decimo posto il Giro d’Italia. Proprio l’emiliano regalò la principale soddisfazione al team, piazzandosi al terzo posto nella classifica finale del Tour of Austria, battuto soltanto da Cadel Evans e Michele Scarponi.
Nella stagione successiva l’UCI creò il ProTour e le squadre di terza divisione presero il nome di Continental. La formazione austriaca cambiò nome in Arbö Resch & Frisch-EYBL e ingaggiò due corridori tedeschi. Il miglior risultato lo ottenne comunque Maurizio Vandelli, che a quasi quarantun anni fu secondo nel GP Judendorf-Strassengel. Nell’anno seguente Klaus Steinkeller si impose in solitaria nella quarta tappa del Tour du Maroc, ma in quella circostanza vestiva la maglia di una compagine dilettantistica tedesca.
Nel 2007 fu messo sotto contratto un giovanissimo, che negli anni successivi sarebbe diventato il simbolo del team (che nel frattempo era stato rinominato RC Arbö Resch & Frisch-Gourmetfein-Wels), Riccardo Zoidl. Nella stessa stagione, la squadra conquistò la prima vera vittoria con Rupert Probst, che si laureò campione austriaco a cronometro. Nei tre anni successivi furono ingaggiati corridori dal passato glorioso come Werner Riebenbauer e Gerhard Trampusch e giovani che avrebbero fatto buone cose in seguito (Georg Preidler e Stephan Rabitsch), ma gli unici successi arrivarono su pista, con Andreas Graf.
Nel 2011 la RC Arbö Gourmetfein-Wels si assicurò un altro giovane di sicuro avvenire, Lukas Pöstlberger, e il team tornò al successo (anche grazie al suo aiuto), vincendo la cronosquadre del Sibiu Tour. In seguito si sbloccò Riccardo Zoidl, che andò a segno nell’ultima frazione della corsa rumena e nella Tobago Cycling Classic.
Nella stagione successiva la formazione austriaca ingaggiò un altro giovanissimo, destinato a diventare uno dei migliori corridori del paese, Felix Großschartner, e cercò di rilanciare Markus Eibegger, reduce da un’esperienza in Iran dopo l’avventura non fortunatissima in maglia Footon-Servetto. Fu proprio quest’ultimo a conquistare i primi due successi della squadra, vincendo una tappa e la classifica finale dell’Istrian Spring Trophy. Per la RC Arbö Gourmetfein-Wels fu un’annata da ricordare, condita dai due titoli nazionali: Riccardo Zoidl vinse a cronometro e Lukas Pöstlberger in linea. In una stagione da sette vittorie complessive (più quella di Pöstlberger al Tour de l’Avenir con la maglia della nazionale) ci fu anche il ritorno al successo, dopo undici anni di digiuno, del trentottenne Werner Riebenbauer.
Il 2013 fu l’anno dell’esplosione di Riccardo Zoidl, vincitore di ben undici corse, tra cui il titolo austriaco in linea e la classifica finale del Tour of Austria. Il nativo di Linz fu sicuramente la punta della squadra, ma furono in grado di vincere anche lo sloveno Matej Marin, Markus Eibegger, Lukas Pöstlberger e il nuovo arrivo Matija Kvasina, che regalò alla squadra il primo titolo nazionale non austriaco, laureandosi campione croato a cronometro. Fra le novità del roster c’era anche Sebastian Schönberger, un altro ragazzo destinato al professionismo.
Per la stagione seguente, il Team Gourmetfein-Simplon Wels dovette, prevedibilmente, fare a meno di Riccardo Zoidl, passato nel WorldTour, ma registrò anche le partenze, verso altre Continental, di Markus Eibegger e Lukas Pöstlberger. In entrata, invece, si registrarono gli arrivi del trentaseienne sloveno Jure Golčer e, soprattutto, di Patrick Konrad, clamorosamente snobbato dalle formazioni professionistiche, nonostante il terzo posto al Tour de l’Avenir e il decimo nella prova in linea under 23 dei Campionati del Mondo dell'anno precedente. Fu proprio l’attuale corridore della Lidl-Trek il più prolifico, con due vittorie all’attivo, mentre gli altri due successi stagionali portarono la firma di Matija Kvasina e Matej Marin.
Partito verso il professionismo anche Patrick Konrad, la squadra scelse di ingaggiare due dei più interessanti talenti austriaci, Michael Gogl e Gregor Mühlberger, di puntare sull’esperienza di Matthias Krizek e di riportare a casa Stephan Rabitsch. Le vittorie furono otto e ben quattro portarono la firma di Mühlberger (che ne aggiunse altre due con la maglia della nazionale); trovarono la via del successo anche Felix Großschartner (in due occasioni), Gogl e Matija Kvasina.
Nel 2016 il roster venne rivoluzionato: lasciarono la squadra (tra gli altri) Mühlberger, Großschartner, Gogl, Kvasina, Golčer, Krizek e Marin, mentre fra i nuovi arrivi figuravano i nomi degli under 23 Jannik Steimle, Georg Zimmermann e Daniel Auer, del più esperto Daniel Schorn e del cavallo di ritorno Markus Eibegger. Nonostante i grandi cambiamenti, il Team Felbermayr-Simplon Wels si dimostrò subito pronto e conquistò otto successi: il plurivincitore fu Eibegger, che si impose in quattro occasioni, ma poterono esultare anche Stephan Rabitsch (due volte), Schorn e Steimle. Anche Auer si aggiudicò una corsa, ma vestiva, in quel caso, la maglia della nazionale.
Nella stagione successiva tornarono in squadra Riccardo Zoidl e Matija Kvasina. Per il croato, però, non fu un ritorno felice: nel mese di maggio risultò positivo a un controllo antidoping, fu squalificato per quattro anni e gli furono tolte le due vittorie conquistate in stagione. La compagine austriaca concluse l’anno con cinque successi: Riccardo Zoidl e Stephan Rabitsch si imposero per due volte, e, in un'occasione, poté festeggiare anche Daniel Auer.
Nel 2018 il Team Felbermayr-Simplon Wels dovette rinunciare a Jannik Steimle, Georg Zimmermann e Daniel Auer, ma riprese Matthias Krizek e riuscì a ingaggiare Filippo Fortin. L’annata fu un completo successo e si concluse con ben diciassette vittorie: il velocista veneto fu grandissimo protagonista, con ben sei successi all’attivo, ma Stephan Rabitsch fece ancora meglio, imponendosi in sette occasioni. Andò molto bene anche Riccardo Zoidl, vincitore di tre corse (tra cui la classifica finale del Czech Cycling Tour), e si aggiudicò una corsa anche Lukas Schlemmer.
Il 2019 fu un anno interlocutorio: Riccardo Zoidl e Filippo Fortin tornarono tra i professionisti, Markus Eibegger appese la bicicletta al chiodo e Lukas Schlemmer si trasferì in un’altra Continental. Andi Bajc fu l’unico nome di un certo spessore tra i nuovi arrivi. Stephan Rabitsch non riuscì a ripetere i risultati dell’anno precedente e così l’unico successo fu di Matthias Krizek, che vinse la classifica finale del Rhône-Alpes Isère Tour.
Non essendo riusciti a lasciare il segno tra i professionisti, Filippo Fortin e Riccardo Zoidl tornarono in squadra nella stagione seguente. In un’annata segnata dalla pandemia, il Team Felbermayr-Simplon Wels conquistò una sola vittoria nel mese di febbraio, con Zoidl. Alla ripresa delle competizioni, la squadra disputò pochissime corse e raccolse solo due secondi posti con Fortin.
Nel 2021 la squadra registrò la partenza di Filippo Fortin e il ritiro di Matthias Krizek, mentre fra i nuovi arrivi spiccavano i nomi del biker Daniel Federspiel e di Daniel Turek, che poteva portare in dote un’esperienza di tre anni fra i professionisti. Fu proprio il corridore ceco a centrare le uniche due vittorie stagionali del team, mentre Riccardo Zoidl si fermò per tre volte alla seconda posizione.
Nella stagione seguente la squadra rinunciò ai suoi corridori più rappresentativi: a sorpresa Riccardo Zoidl si trasferì dagli storici rivali della Vorarlberg, mentre Stephan Rabitsch, che non aveva mai corso nel 2021, rimase senza contratto. Fra i nuovi arrivi, l’unico volto noto era quello del canadese Jack Burke, che nel 2017 aveva disputato le corse WorldTour di casa con la maglia della nazionale. A livello di risultati fu un’annata disastrosa per il team, senza vittorie e con due terzi posti di tappa alla Flèche du Sud come migliori risultati.
Lo scorso anno il Team Felbermayr-Simplon Wels ha rinunciato a Daniel Turek, ma ha riportato a casa Riccardo Zoidl e ha ingaggiato anche il forte ceco Michael Kukrle e due nomi importanti per il panorama austriaco come Felix Ritzinger ed Emanuel Zangerle. La conseguenza di un mercato ben fatto è stato il ritorno alla vittoria: i successi stagionali sono stati tre, tutti conquistati da Michael Kukrle. Anche Felix Ritzinger ha ben figurato, arrivando a soli 2” dal titolo nazionale a cronometro.
Il 2024
Quest’anno il Team Felt Felbermayr aveva annunciato l’ambizione di diventare ProTeam nel 2025 e il ciclomercato sembrava supportare questa idea: la squadra ha confermato i migliori elementi e ha ingaggiato due corridori dal mondo dei professionisti, Hermann Pernsteiner e Sebastian Schönberger (per lui si trattava di un ritorno), e altri uomini con esperienza a livelli superiori come Miguel Heidemann, Tom Wirtgen, Piotr Brożyna e Patryk Stosz. Il numero di corridori in rosa è salito da undici a sedici.
La stagione è andata bene e le vittorie sono state dodici. Riccardo Zoidl ha vinto una tappa e la classifica finale sia al Tour of Hellas che al Tour of Malopolska. Felix RItzinger ha vinto una frazione in entrambe le corse vinte dal compagno e ha aggiunto un ulteriore successo parziale al Tour de Maurice, gara che ha visto sugli scudi anche i due polacchi Piotr Brożyna e Patryk Stosz, vincitori di una tappa a testa, con il primo che si è imposto anche nella generale. Il secondo, dal canto suo, ha conquistato un altro successo in territorio mauriziano, la Courts Mamouth Classique de l'ìle Maurice, e si è aggiudicato una frazione della Course de Solidarnosc et des Champions Olympiques. La formazione austriaca si è dimostrata molto solida, centrando anche diciotto secondi e quattordici terzi posti.
Il ritiro di Felt ha probabilmente messo fine alla storia della squadra, ma corridori e staff non si sono ancora arresi e stanno lanciando continui appelli sui social, nel tentativo di trovare qualche sponsor che possa salvare la situazione. Gli atleti che rischiano di ritrovarsi a piedi sono elencati di seguito in ordine alfabetico.
Piotr Brożyna, ventinove anni, tre vittorie UCI in carriera. Il polacco è uno scalatore e può contare su un’esperienza di quattro anni (2015-2018) tra i professionisti, con la maglia della CCC Sprandi Polkowice.
Josef Dirnbauer, ventisei anni, nessuna vittoria UCI in carriera. L’austriaco è arrivato al ciclismo solo nel 2022, dopo aver praticato salto con gli sci. Quest’anno ha mostrato dei progressi, ottenendo tre top ten in gare internazionali.
Daniel Federspiel, trentasette anni, nessuna vittoria UCI in carriera. L’austriaco è un ex biker, capace di vincere due titoli mondiali, due europei e un’edizione della Coppa del Mondo nel Cross-Country Eliminator. Su strada è stato vicecampione nazionale nel 2020.
Miguel Heidemann, ventisei anni, nessuna vittoria UCI in carriera. Il tedesco è stato campione europeo nella staffetta mista, specialità in cui è andato vicinissimo al titolo mondiale proprio oggi. È laureato in ingegneria e nel 2022 è stato professionista con la B&B Hotels.
Dominik Hödlmoser, diciannove anni, nessuna vittoria UCI in carriera. Al primo anno da under 23, l’austriaco ha disputato la prima vera stagione su strada. Tra gli juniores è stato campione nazionale nel ciclocross e vicecampione nel Cross-Country.
Michael Kukrle, ventinove anni, quattordici vittorie UCI in carriera. Il ceco è un corridore abbastanza completo, che è stato professionista per due mesi (prima della chiusura del team) con la Gazprom-RusVelo. Campione nazionale nel 2021, quest’anno non ha mai vinto, ma è stato secondo in quattro occasioni.
Hermann Pernsteiner, trentaquattro anni, due vittorie UCI in carriera. Arrivato su strada tardi, dopo aver iniziato in MTB, l’austriaco ha corso per sei anni tra i professionisti con la Bahrain-Victorious, arrivando anche decimo al Giro d’Italia 2020. Quest’anno è stato secondo al Tour of Hellas e ha vinto il titolo nazionale nella MTB Marathon.
Julian Pöchacker, ventiquattro anni, nessuna vittoria UCI in carriera. Non ha ancora raccolto risultati importanti perché anche lui corre su strada da poco, dopo aver iniziato la carriera in MTB: tra gli juniores è stato campione austriaco nel Cross-Country.
Jakob Purtscheller, vent’anni, nessuna vittoria UCI in carriera. È uno dei corridori su cui la squadra ha deciso di puntare per il futuro, avendolo ingaggiato quando era ancora al primo anno tra gli under 23. Non ha ancora ottenuto risultati importanti, ma ha comunque mostrato progressi rispetto al 2023.
Matthias Reutimann, ventinove anni, nessuna vittoria UCI in carriera. Utilizzato principalmente come gregario, lo svizzero ha ottenuto i migliori risultati personali tra il 2019 e il 2020. Quest’anno si è rivisto nelle prime posizioni all’Istrian Spring Trophy.
Felix Ritzinger, ventisette anni, quattro vittorie UCI in carriera. Passista dal fisico imponente, negli ultimi anni si è affermato come uno dei migliori cronomen austriaci. In questa stagione è stato la nota più lieta del team, con ben tre successi all’attivo, tutti al termine di lunghe fughe.
Sebastian Schönberger, trent’anni, nessuna vittoria UCI in carriera. Pur non avendo mai ottenuto successi internazionali su strada, è uno dei corridori di riferimento della squadra: è stato professionista dal 2018 al 2023 e ha disputato anche il Tour de France. Quest’anno si è laureato campione austriaco Gravel.
Patryk Stosz, trent’anni, venti vittorie UCI in carriera. Professionista dal 2015 al 2018 con la CCC Sprandi Polkowice, il polacco si è affermato negli anni seguenti come uno dei migliori velocisti delle gare dell’Europa Centrale. Quest’anno ha confermato le proprie doti, con tre vittorie.
Tom Wirtgen, ventotto anni, una vittoria UCI in carriera. Da giovane il lussemburghese era una grande promessa (nel 2017 fu quarto nella cronometro dei Campionati del Mondo under 23, a soli 2” dal podio). Non è riuscito a confermarsi tra i grandi, ma è comunque stato professionista per quattro stagioni con la maglia della Bingoal.
Emanuel Zangerle, ventiquattro anni, nessuna vittoria UCI in carriera. Come diversi compagni di squadra, anche lui a inizio carriera era molto attivo in MTB. Ultimamente si è concentrato solo sulla strada e i suoi risultati sono migliorati moltissimo: quest’anno ha ottenuto due secondi e un terzo posto.
Riccardo Zoidl, trentasei anni, ventisette vittorie UCI in carriera. Oltre a essere il corridore più vincente (anche in stagione con quattro successi), l’austriaco è il simbolo della squadra, per la quale sta disputando la tredicesima stagione. In carriera ha corso per quattro anni nel WorldTour con Trek-Segafredo e CCC.
La Felt Felbermayr dovrebbe concludere la stagione con la partecipazione a Tour d’Eure-et-Loir e GP Cerami e sarebbe sicuramente un peccato se queste fossero le ultime recite della squadra. Nel caso, purtroppo sempre più probabile, che non si riesca a trovare uno sponsor, altre formazioni potrebbero rinforzarsi ingaggiando qualcuno dei corridori sopraelencati, molti dei quali sarebbero in grado di fare bella figura anche in corse importanti.