UAE Tour, su Jebel Hafeet clamoroso dominio di Yates
La terza frazione dell'UAE Tour ha visto il primo dei due arrivi in salita previsti in questa seconda edizione della manifestazione emiratina. Dopo il via da Al Qudra Cycle Track i corridori si sono indirizzati verso Jebel Hafeet, con il traguardo raggiunto 184 km dopo la partenza: l'ascesa misura 10.8 km e vanta una pendenza media del 5.4%, con il lungo tratto centrale all’8%.
La giornata è stata animata da una fuga di quattro elementi, ovvero sia i belgi Victor Campenaerts (NTT Pro Cycling), Jasper De Buyst (Lotto Soudal) e Stijn Steels (Deceuninck-Quick Step) e l'italiano Umberto Marengo (Vini Zabù KTM). Il loro margine massimo ha sfiorato i 6' attorno al km 40 di gara, con il gruppo che ha controllato senza fatica.
Da segnalare attorno al km 70 una caduta nelle retrovie del plotone che ha coinvolto, fra gli altri, Emanuel Buchmann (Bora Hansgrohe) e Domenico Pozzovivo (NTT Pro Cycling), che sono comunque riusciti a proseguire la gara. Una ulteriore scivolata, sempre senza conseguenze, è occorsa ai meno 75 km per colpa di un addetto al percorso, con Gianluca Brambilla (Trek-Segafredo) e il giovanissimo Carlos Rodríguez (Team Ineos) tra i rallentati.
Ai 50 km dal termine il vantaggio del quartetto ammonta ancora a 2'50" mentre ai meno 30 km il gap è ancora di 2'15". Il lavoro di varie formazioni, interessate a tenere al riparo dai problemi i rispettivi capitani, provoca il logico calo del margine degli attaccanti, che vengono riassorbiti all'imbocco dell'ascesa decisiva, a 10.7 km dall'arrivo.
Si staccano ovviamente non appena la strada sale tutti i velocisti, compreso il capoclassifica Caleb Ewan (Lotto Soudal); subito fa loro compagnia, come ampiamente prevedibile, anche Chris Froome (Team Ineos) mentre è ben più sorprendente il repentino cedimento di James Knox (Deceuninck-Quick Step). Il primo a cercare qualcosa è Quentin Jauregui (AG2R La Mondiale) che si muove ai meno 9.5 km, ma il francese viene riassorbito 1 km più tardi sul passo dettato dal CCC Team. L'andatura fa una vittima eccellente, ossia Wout Poels (Bahrain McLaren), che perde le ruote ai meno 7.5 km.
Quatto quatto guadagna qualche metro Víctor De la Parte (CCC Team), imitato da Merhawi Kudus (Astana Pro Team); ai meno 6 km lo spagnolo entra con 10" sull'eritreo e 25" sul gruppo, forte di circa venticinque unità e tirato da Tsgabu Grmay (Mitchelton-Scott). La musica cambia subito dopo: Adam Yates (Mitchelton-Scott) piazza uno scatto secco cui rispondono solo Alexey Lutsenko (Astana Pro Team) e David Gaudu (Groupama-FDJ).
I tre vanno subito a riprendere e staccare sia Kudus che De la Parte; e l'attacco è letale per Alejandro Valverde (Movistar Team), che appare decisamente in difficoltà non tenendo neppure il ritmo del gruppetto di circa quindici elementi. Intanto davanti il britannico ha voglia di mostrarsi e si muove nuovamente ai meno 5.3 km, guadagnando metri sui due inseguitori; capendo il pericolo del momento, parte anche Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) che lascia il drappello per andare in caccia di Gaudu e Lutsenko, riportandosi su di loro ai meno 4.5 km.
Quasi istantaneamente lo sloveno prova a salutare i due, con il solo Lutsenko capace di tenerne la scia. Ma oggi non c'è nulla da fare: mulinando un rapporto lungo, Yates continua a guadagnare su tutti a partire da Pogacar, capace di distanziare il campione kazako, mentre il drappello alle spalle cincischia, non trovando il minimo accordo e andando di fatto alla deriva, pregiudicando ogni velleità di lottare per il successo finale.
La vittoria di giornata va, dunque, ad uno strepitoso Adam Yates che dimostra una condizione decisamente invidiabile. Alle spalle del britannico della Mitchelton-Scott giunge, staccato di ben 1'03", Tadej Pogacar (UAE Team Emirates). Seguono a 1'30" Alexey Lutsenko (Astana Pro Team), David Gaudu (Groupama-FDJ) e Rafal Majka (Bora Hansgrohe), quindi a 1'56" la volata premia Diego Ulissi (UAE Team Emirates) su Patrick Konrad (Bora Hansgrohe), Gorka Izagirre (Astana Pro Team), Jesús Herrada (Cofidis), Edward Dunbar (Team Ineos) e Wilco Kelderman (Team Sunweb). Ritardo di 2'37" per Alejandro Valverde e Giulio Ciccone
In classifica il nuovo leader è, ovviamente, Adam Yates. Domani tornano di scena le ruote veloci con la Zabeel Park-Dubai di 173 km.