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Sky contro il tempo? Risultato Geraintito

01.07.2017 19:09

Thomas in maglia gialla, Froome scava distacchi di 35" su tutti i big. Asfalto bagnato: out Valverde e Izagirre


Il Signore dà, il Signore toglie. O il Karma, o Babbo Natale, o il Caos del Brodo Primordiale, chi vi pare insomma. Fatto sta che avevamo lasciato il Team Sky al Giro d'Italia bersagliato e non poco dalla sfortuna, ed in particolare la figura di Geraint Thomas, 'illuso' di poter salvare il salvabile dopo la tappa del Blockhaus, per poi ritirarsi arreso ai postumi dell'assurda caduta; e oggi ritroviamo lo stesso Thomas festeggiare, assieme al suo capitano Chris Froome ed ai compagni a dir poco in forma smagliante (e meno male che non era prevista una cronosquadre), la prima, meritata maglia gialla della sua carriera, mentre tutto attorno a loro è pianto e stridore di freni.


Quei freni che avrà toccato nel momento sbagliato Alejandro Valverde, così come Ion Izagirre, finendo su una transenna malefica che ha decretato la fine anzitempo del Tour de France dei due corridori spagnoli più quotati per la generale (Alberto Contador, come vedremo poi, ha già dimostrato di avere le cartucce parecchio bagnate); ed assieme a loro, tanti altri hanno assaggiato l'asfalto nella fredda, grigia e bagnata Düsseldorf, mentre altri, a cominciare dallo sfidante numero 1 Richie Porte, hanno preferito non sfidare la sorte e correre di prudenza, regalando già 35" a Chris Froome. Un Tour de France che sembra confermarsi sin dalla prima tappa Sky-oriented, più per qualche sorta di volontà ancestrale e occulta che per un innegabile merito.


Una crono da 'rapportoni', notevole Trentin
La pioggia è stata davvero l'unica difficoltà degna di nota della crono cittadina di Düsseldorf, 14 km nei quali l'unico dislivello era rappresentato da due ponti sul fiume Reno. Ha piovuto più o meno per tutta la durata della prova, perciò nessuno si è trovato particolarmente favorito o danneggiato. Il primo tempo di riferimento è di un incoraggiante Sonny Colbrelli, sempre più costante ad alti livelli, che sigla un buon 16'36" e risulterà il secondo miglior italiano oggi, 23° a 32" da Thomas: da domani inseguirà la caccia ad un successo di tappa, suo obiettivo per il Tour.


Dopo il succedersi in testa di Andriy Grivko e Nikias Arndt, si attende la partenza del primo big, Peter Sagan, che tentando l'anticipo di partenza dimostrava una certa volontà di far bene, anche in ottica maglia gialla: e invece lo slovacco andrà un po' sotto le aspettative, giungendo 18° a 25": dovrà sudare, e molto, per giungere all'obiettivo maglia gialla entro la quarta tappa. Chi invece stupisce è Matteo Trentin, già visto in notevole condizione ai campionati italiani, che è riuscito a staccare il tempo di 16'14" piazzandosi in testa alla classifica provvisoria.


Kiryienka scalza Trentin e si susseguono le cadute
La leadership del trentino dura appena 10': passa poco dopo il campione del mondo 2015 Vasil Kiryienka, che stacca un tempo di 3" inferiore. Anche Michal Kwiatkowski, poco dopo, riesce a segnare un gran tempo, piazzandosi terzo provvisorio a 16'19", ed a seguirlo in ammiraglia c'è Chris Froome: la dimostrazione che gli Sky cercano di giocare un bel jolly nella prova odierna.
E c'è da guardare ben bene il percorso, perché un'infamissima curva a sinistra dopo 5 km segnerà la prova (e la pelle) di parecchi atleti: i primi a finire a terra sono i velocisti Dylan Groenewegen (Team Lotto NL-Jumbo) e Rick Zabel (Team Katusha-Alpecin).


Poi toccherà ad altri due Lotto NL, l'uomo per la classifica George Bennett (che pagherà 1'37" all'arrivo, complice il cambio bici) ed uno dei favoriti, Primoz Roglic, nonché Darwin Atapuma (UAE Team Emirates), Nicolas Roche (BMC Racing Team) e Tony Gallopin (Lotto Soudal), primo a finire a terra con una certa violenza, ma senza conseguenze irrecuperabili oltre all'ultimo posto in classifica a 3'03", poco avanti ad un altra vittima successiva, Luke Durbridge (Orica Scott).


Thomas stacca il tempone, Porte col freno tirato, shock Valverde
Cominciano a passare corridori di un certo spessore, e uno dei primi tra questi è Geraint Thomas, che sigla il suo 16'04" decisivo per le sorti della corsa. Di tutt'altro tenore è la prova di Richie Porte, che sin dai primi metri dimostra di correre col freno a mano tirato: col senno di poi la sua scelta è saggia, anche se il distacco che cumula all'arrivo, di 47" nei confronti di Thomas, sembra davvero eccessivo per un corridore che solitamente a cronometro fa sfracelli e punta a vincere il Tour de France.


Lo segue Alejandro Valverde, che carambola ad alta velocità sulla transenna già fatale per molti: sin dalle prime immagini è evidente che il campione murciano non riprenderà il via. Una violenta botta alla gamba destra, un colpo al costato, Valverde non riesce ad alzarsi: pronto Unzué scende dall'ammiraglia per soccorrerlo e cercare di spostarlo, anche perché la posizione è estremamente pericolosa. Il verdetto dall'ospedale non sarà felice: frattura alla rotula ed è di fatto quasi escluso l'arrivederci alla Vuelta.


Gli altri big: Froome vola, Quintana e Aru tengono botta
L'ultima vittima dell'asfalto bagnato è Ion Izagirre (Bahrain Merida), anch'egli caduto e costretto al ritiro: gli altri riusciranno a terminare regolarmente la prova. Tony Martin (Team Katusha-Alpecin) è l'atleta più accreditato a questo punto per battere Thomas, ma il favorito di casa si ferma a 16'12". Molto meglio invece il talentino svizzero Stefan Küng, colui che più si avvicinerà a Thomas col suo 16'09": un secondo posto che gli vale anche la soddisfazione di indossare per primo la maglia bianca.


È poi la volta dei big, con Fabio Aru che riesce nell'obiettivo di scendere sotto i 17' concludendo a 52" da Thomas, in 66esima posizione; ancora meglio Nairo Quintana, 53° a 48", e nel mezzo il secondo classificato del 2016 Romain Bardet, 63° a 51" Deludente invece la prova per Alberto Contador, un tempo in linea coi tre sopra citati (68° a 54"), ma decisamente lontano dai vertici storici del corridore madrileno che più che puntare al successo, dovrà inventarsi qualcosa per rendere questo Tour una corsa in attivo. A chiudere tutte le prove, il campione uscente Chris Froome, che col suo 16'16" che lo pone in sesta posizione è decisamente il miglior capitano della prova, e mette per un attimo in silenzio chi ritiene questo il Tour del suo declino.


Il miglior corridore da GT dopo gli Sky? È Latour
Dunque Thomas si ritrova leader della corsa, con 5" su Küng, 7" su Kiryienka, 8" su Martin, 10" su Trentin, 12" su Froome, 15" su Jos van Emden (ricordiamo, vincitore della crono di Milano al recente Giro d'Italia) e Kwiatkowski, 16" su Marcel Kittel ed Edvald Boasson Hagen. È plausibile che il gallese terrà la maglia domani, forse non fino alla Planche des Belles Filles, quando qualche velocista capace di far bene anche sui muri (occhio oltre a Sagan anche a Michael Matthews, che è a 20"), potrebbe arrivare a scalzarlo.


Dopodiché saremo punto e a capo: la Planche fu la salita nella quale Froome si rivelò a danno del suo capitano Wiggins, chissà che quel ricorso storico non si ripeta a suo danno, viste le persistenti tensioni in seno al team (anche se il rapporto tra i due atleti, in questo caso, non è conflittuale). In ottica di uomini di classifica, il primo a far bene dopo il duo Sky è a sorpresa, ma non troppo, il campione nazionale francese Pierre Latour, a 25": se dovesse mantenere intatte le sue qualità in salita il corridore il dromese potrebbe cercare la maglia bianca. Passano bene la prova anche Robert Gesink (31"), altri contendenti per la bianca come Simon Yates (37") ed Emanuel Buchmann (40"). In linea coi loro standard Rafal Majka e Daniel Martin, che pagano 49", Thibaut Pinot è a 50" ma si sa, non è al Tour per fare classifica, mentre Jakob Fuglsang, coi suoi 54", è la delusione in casa Astana, e potrebbe averci visto giusto chi ha visto nel suo Delfinato un prestigioso fuoco di paglia. Lontani i colombiani Rigoberto Urán, a 1'03", ed Esteban Chaves, a 1'13", ma per lo sfortunato vincitore del Lombardia 2016 un distacco sotto il minuto oggi sarebbe stato un risultato eccezionale. Louis Meintjes (UAE Team Emirates) a 1'12" chiude la lista degli uomini di classifica che, chi un po' più, o chi un po' meno, escono bastonati oggi da Chris Froome e dal suo squadrone Sky.

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