Ceylin coglie la perla che le mancava: campionessa europea su Worst. Sesta Lechner
Il ciclocross femminile a cavallo dei due decenni porta stampato in copertina un nome lungo ma facile da memorizzare: quello di Ceylin Del Carmen Alvarado. La 22enne neerlandese di origini dominicane, già campionessa del mondo lo scorso anno, ed europea nel 2018 e nel 2019 da under 23, ha centrato oggi a s'Hertogenbosch il titolo continentale che in realtà avrebbe già potuto contendere 12 mesi fa a Silvelle, se il suo ct avesse avuto il coraggio di schierarla nella gara maggiore. Poco male, l'atleta della Alpecin-Fenix si è rifatta oggi alla grande battendo quella che è ormai la sua rivale ufficiale, la quale ha peraltro preso la sconfitta con molta filosofia.
Giornata assolata in Olanda, ed è stata promettente la partenza di Eva Lechner, rimasta davanti per tutto il primo giro, salvo però scomparire poi, nel momento in cui alla seconda delle cinque tornate sono salite in cattedra le due atlete più attese, Ceylin Del Carmen Alvarado e Annemarie Worst appunto: la lotta è ormai tra loro due nel cross femminile. Si sono avvantaggiate ma non hanno fatto il vuoto, l'iridata e la campionessa europea del 2018 (quella del 2019, Yara Kastelijn, è finita presto lontana dalle posizioni di vertice); sicché alla fine del terzo giro Lucinda Brad, tenace come sempre, si è decisamente rifatta sotto, chiamando una controreazione delle battistrada; a non troppa distanza inseguiva anche Denise Betsema, per un monocolore oranje che era più che mai prevedibile a s'Hertogenbosch.
La seconda parte del circuito era evidentemente favorevole alla Brand, che infatti dopo essere stata ricacciata indietro è rientrata ancora all'ultimo passaggio, mettendosi in testa all'inizio del quinto giro. In questa fase Worst pareva appena meno reattiva delle altre due, e invece su un forcing di Ceylin sul tratto sabbioso è stata proprio lei a rispondere alla caraibica, mentre Lucinda si staccava definitivamente. La pressione che Del Carmen ha messo sulla rivale è stata costante e feroce, Worst è stata già bravissima a tenere fino alla fine, dando tutto pur di arrivare a giocarsi una volata tirata ma perdente per lei.
Lo sprint è partito già ben prima del breve rettilineo finale, con CDCA sempre davanti e pronta a esultare nel silenzio del non-pubblico. Per lei primo titolo continentale élite, per una maglia che resterà coperta per tutta la stagione da quella da campionessa del mondo. Al terzo posto a 22" ha chiuso Lucinda Brand, quarta Denise Betsema a 55", quinta la francese Perrine Clauzel a 1'13". Sesto posto a 1'18" per Eva Lechner in volata su Sanne Cant (cronometrata a 1'20"), quindi in top ten troviamo ancora Yara Kastelijn a 1'412, Alicia Franck a 1'48" e Ellen Van Loy a 1'59". Fuori dalle 10 Alice Maria Arzuffi, 11esima a 2'08", attardata tra l'altro dall'essere rimasta intruppata in una caduta nelle prime battute.
Domani gran finale a s'Hertogenbosch con la prova maschile élite (ore 13.30), preceduta di tre quarti d'ora da quella femminile under 23.