Kron commovente: "Credevo in questa vittoria, la dedico a Tijl De Decker"
Il danese della Lotto ricorda nel dopogara il compagno belga deceduto venerdì in seguito ad un incidente stradale. Il resto del gruppo si concentra sulla neutralizzazione e le tante cadute, ma non senza polemiche
Dal vincitore Andreas Kron, che con grande emozione ricorda la mamma e Tijl De Decker, a Groves che rimugina per l'opportunità perduta; Piccolo in estasi per la conquista della maglia rossa, Thomas rassicura sulle proprie condizioni dopo la caduta che l'ha visto coinvolto e il manager della Jumbo Zeeman plaude all'organizzazione per la neutralizzazione. Le dichiarazioni dei protagonisti al termine della seconda frazione della Vuelta a España 2023.
Andreas Kron:"Volevo dedicare la prima vittoria in un GT a mia mamma, ma ora dovrà aspettare un altro po'"
"Le cattive condizioni atmosferiche hanno reso la giornata difficile e pericolosa in bici ma già stamattina credevo in questa vittoria. Con la strada bagnata e anche la neutralizzazione ci sarebbero state delle possibilità e personalmente ho lavorato tantissimo per questa Vuelta. Ho dovuto rinunciare al Tour e poi lavorare duramente per tornare a questo livello; la prima vittoria di tappa in un grande giro significa molto per me. Ho sempre detto che avrei dedicato la mia prima vittoria in un Grand Tour alla mia defunta madre, ma la squadra sta attraversando un periodo molto difficile in questo momento, quindi vorrei davvero dedicare questa vittoria a Tijl De Decker. Mia mamma dovrà aspettare ancora un po', ma spero che la seconda vittoria arrivi presto."
Kaden Groves: “La Jumbo voleva che rallentassimo, ma noi volevamo raggiungere la fuga”
“Quella di oggi è stata una giornata dura con condizioni difficili sin dall’inizio. Devo essere contento del secondo posto perché oggi per me era una soltanto una mezza occasione. Kron era semplicemente troppo forte. Le strade erano scivolose. La Jumbo-Visma ha preso l'iniziativa per rallentare il gruppo. È stato un po' imbarazzante perché noi e il team DSM-firmenich stavamo semplicemente accelerando il passo per prendere la fuga. Oggi era un’opportunità per noi, quindi abbiamo continuato a pedalare. Loro (la Jumbo, ndr) non lo apprezzavano, ma a volte è proprio così che va. Sono orgoglioso della mia corsa e non vedo l'ora di disputare la quarta e la quinta tappa. È proprio lì che risiedono le mie maggiori chance di successo.”
Andrea Piccolo:" Mi sentivo davvero bene, ho dato tutto fino ai nove chilometri, non me l'aspettavo"
"No no no, non avrei mai immaginato di indossare la maglia rossa al termine di questa tappa. Davvero no al 100%. Ovviamente questa mattina sapevamo di essere indietro di soli sei secondi nella classifica generale. Inoltre oggi avevamo deciso di andare a caccia della maglia rossa sia con Marijn van den Berg che con un fuggitivo. Mi sentivo davvero bene oggi, quindi ho deciso di andare in avanscoperta. Sono davvero davvero felice! È stata una giornata molto dura sotto la pioggia. Sapevamo tutti in anticipo che gli ultimi nove chilometri erano neutralizzati. Quindi quello è stato il traguardo per me. Sono caduto alla fine, ma mi sono rialzato velocemente e poi ho dato tutto fino a quell' 'arrivo' ai nove chilometri. Non posso crederci."
Geraint Thomas:" Capisco chi voleva andare forte, ma a volte esagerano. Io sto bene dopo la caduta"
"Sto bene. È stata una caduta sfortunata e sono atterrato sulle ginocchia, ma per fortuna ora sta andando bene. Roglič e un uomo della UAE sono scivolati proprio davanti a me. Insieme alla squadra ero ben davanti, quindi non sono stato staccato dal gruppo. I ragazzi sapevano che ero caduto e sono rimasti con me. È stato davvero molto scivoloso, ma c’è sempre qualcuno che vuole andare avanti ad alto ritmo. Soprattutto ora che i tempi per la generale sono stati presi nove chilometri prima dell'arrivo. La DSM voleva recuperare sulla fuga e altre squadre volevano competere per la vittoria di tappa. Ognuno ha le sue ambizioni. È molto comprensibile. Capisco che tu voglia ottenere un risultato, ma non andare a tutto gas nelle rotatorie. Ci sono state cadute quasi ovunque. Dovremmo anche prenderci cura l'uno dell'altro. È il nostro lavoro. Tu vuoi fare bene, ma per me non vale la pena cadere."
Merijn Zeeman:"Stiamo arrivando al punto in cui i ciclisti capiscono di avere il diritto di decidere"
“L'organizzazione merita i complimenti per la scelta di neutralizzare la corsa a nove chilometri dall'arrivo, è stata una decisione saggia e coraggiosa. Purtroppo ha ricominciato a piovere lungo il percorso e le strade erano incredibilmente scivolose, soprattutto alle rotatorie. Dovremo pensare a come gestire meglio la situazione in futuro. La tappa di oggi indica che è importante continuare a discutere della sicurezza in gara insieme all'UCI e ai vari team. Come ci comportiamo quando queste sono le circostanze? In generale vorrei ringraziare l’ASO per aver stabilito la neutralizzazione a nove chilometri dall’arrivo. Ci sono alcune cose da migliorare, ma questo è stato un buon primo passo. Stiamo arrivando sempre più al punto in cui i ciclisti capiscono di avere il diritto di prendere le proprie decisioni a beneficio della loro salute. C'è sempre una tappa da vincere o una maglia da conquistare, ma a quale prezzo? Oggi la possibilità di cadere era così grande che i corridori stessi hanno deciso di abbassare il ritmo. Naturalmente è un peccato che siamo 26 secondi dietro Remco Evenepoel, ma ci sono ancora molte tappe da percorrere. Sono molto ottimista e mi aspetto una bella battaglia nelle prossime settimane.”