Marc Hirschi vince la Clàssica Comunitat Valenciana davanti a Christian Scaroni © Clàssica Comunitat Valenciana-Gran Premi València 1969
Giro d'Italia

Giro d'Italia 2025, la prima volta di Marc Hirschi

Il corridore elvetico della Tudor ha ufficializzato la sua prima partecipazione alla Corsa Rosa, al via il 9 maggio dall'Albania

Tra due giorni sarà tra i protagonisti dell'Amstel Gold Race, conclusa un anno fa in seconda posizione, alle spalle di Tom Pidcock, ma Marc Hirschi, subito prima dell'inizio della settimana delle Classiche delle Ardenne, ha voluto comunicare la propria partecipazione al Giro d'Italia 2025, al via il prossimo 9 maggio, esattamente tra tre settimane, da Durazzo, in Albania.

«Andrò a caccia di tappe»

«Sono davvero emozionato di annunciare che sarò al via del Giro d'Italia - ha dichiarato Hirschi, attraverso i social network della Tudor Pro Cycling - una corsa ricca di tradizione e di storia». Per il 26enne bernese si tratterà della prima volta in carriera alla Corsa Rosa e di un ritorno in un grande giro a quasi tre anni dall'ultima delle sue tre partecipazioni al Tour de France, nel 2022. Dopo quell'esperienza, tutt'altro che positiva sia in ottica personale, che in appoggio a un Tadej Pogačar sconfitto per la prima volta da Jonas Vingegaard, Hirschi e la UAE-Emirates avevano deciso di comune accordo di concentrarsi sulle corse di un giorno e sulle gare a tappe più brevi; con ottimi risultati, peraltro, soprattutto nel corso della scorsa stagione, durante la quale il corridore elvetico ha centrato nove successi, tra i quali spiccano la Clasica di San Sebastian e la Bretagne Classic.

Marc Hirschi batte allo sprint Julian Alaphilippe sul traguardo di San Sebastian © Sprintcycling
Marc Hirschi batte allo sprint Julian Alaphilippe sul traguardo di San Sebastian © Sprintcycling

Il focus del 26enne bernese saranno chiaramente le tappe, magari con l'obiettivo di vestire la Maglia Rosa al termine della prima frazione, quella con arrivo a Tirana. «Mi sento in buona sintonia con l'Italia», ha evidenziato Hirschi, che nel Belpaese ha centrato 9 delle sue 24 vittorie tra i professionisti. Nei GT, invece, il suo unico successo rimane anche il primo in carriera, nella 12esima del Tour de France 2020. Quell'anno, pesantemente condizionato dalla pandemia da coronavirus, è stato anche quello dell'esplosione di Hirschi che, in maglia Sunweb, conquistò la medaglia di bronzo ai Mondiali di Imola, per poi vincere la Freccia Vallone e centrare il secondo posto (anche grazie al declassamento del suo attuale compagno di squadra Julian Alaphilippe) alla Liegi-Bastogne-Liegi, alle spalle di Primož Roglič.

Gli altri grandi nomi al via del Giro 2025

Hirschi occupa attualmente la quinta posizione del ranking UCI, proprio alle spalle di quel Roglič che sarà uno dei grandi favoriti per la vittoria finale, dopo il trionfo del 2023.

Primož Roglič alza il trofeo senza fine al termine del Giro d'Italia 2023 ©primozroglic-IG
Primož Roglič alza il trofeo senza fine al termine del Giro d'Italia 2023 ©primozroglic-IG

Tra gli altri pretendenti alla Maglia Rosa di Roma che hanno già ufficializzato la propria presenza al via di Durazzo ci sono Juan Ayuso (vincitore della Tirreno Adriatico 2025) e Adam Yates per la UAE Emirates-XRG, Richard Carapaz (vincitore del Giro 2019) per la EF-Easypost, Jay Hindley (vincitore del Giro 2025) e Dani Martinez (secondo un anno fa) nella Red Bull-Bora-Hansgrohe capitanata da Rogla, la maglia bianca 2024 Antonio Tiberi (Bahrain-Victorious, che porter anche Pello Bilbao), Mikel Landa per la Soudal-QuickStep, Simon Yates uomo di classifica della Visma-Lease a Bike, Egan Bernal (vincitore del Giro 2021) e Thymen Arensman per la Ineos Grenadiers, l'altro debutante Tom Pidcock per Q36.5, i francesi David Gaudu (Groupama-FDJ) e Romain Bardet (Picnic-PostNL), quest'ultimo alla penultima corsa in carriera, Giulio Ciccone per la Lidl-Trek e Derek Gee tra le fila della FreePalestine-Premier Tech.

Nutrite anche le fila dei cacciatori di tappa, a partire da Mads Pedersen e da Wout van Aert e per finire, da oggi, con Marc Hirschi. A Mauro Vegni sarebbe bastato Pogačar, ma non va malaccio neanche così.

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Marco Francia
Nonostante tutto, il ciclismo è la mia unica passione.