Tour du Haut Var, Vanmarcke torna al successo dopo quasi 1000 giorni. Terzo Ciccone
Per la prima volta in cinquantadue edizioni, il Tour du Haut Var si disputa sulla distanza di tre tappe. Oggi quella inaugurale, la Vence-Mandelieu la Napoule di 154.5, ha visto corridori di rango darsi battaglia in un finale mosso, con due ascese al Col de Vence e soprattutto il Col du Tanneron a soli 10 km dal traguardo.
Su tale asperità il gruppo si è frazionato, così come nella discesa bagnata che ha visto diverse cadute senza conseguenze, con corridori come Boudat e Vichot finiti a terra. Sono dunque stati solamente quattordici gli elementi riusciti a rimanere davanti e a giocarsi il successo in uno sprint alquanto ristretto.
A centrare il successo è stato il meno fermo fra tutti, ovvero sia Sep Vanmarcke. Per il belga si tratta di una autentica liberazione: erano 981 i giorni di digiuno, lui che non esultava dal giugno 2016 allo Ster ZLM Toer. Per la EF Education First è il quinto centro stagionale, segno di un avvio di 2019 da ricordare per il team: basti pensare che nel disastroso 2018 le affermazioni furono solamente sei.
La seconda posizione è stata conquistata dal francese Julien El Farès (Delko Marseille Provence), la terza da un pimpante Giulio Ciccone: l'abruzzese della Trek-Segafredo si è messo in mostra scollinando per primo sull'ultimo gpm, dimostrando una bella gamba per i prossimi appuntamenti.
A seguire si sono classificati Rudy Molard (Groupama-FDJ), Alexis Vuillermoz (AG2R La Mondiale), Lucas Eriksson (Riwal Readynez), Krists Neilands (Israel Cycling Academy), Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), Miguel Florez (Androni Giocattoli-Sidermec) e Mathias Le Turnier (Cofidis Solutions Crédits).