Grande bagarre nella prima tappa del Tour de Savoie, la spunta Bouet sullo svizzero Badilatti
Maxime Bouet (Team Fortuneo-Samsic) ha vinto la prima frazione del Tour de Savoie Mont-Blanc, 150 km da Saint-Michel-de-Maurienne a Bonneval-sur-Arc comprendenti 3 GPM tra cui il Col de la Croix de Fer, battendo, in uno sprint ristretto, lo svizzero Matteo Badilatti (Team Vorarlberg-Santic) e l'australiano Dylan Sunderland (Bennelong-SwissWellness).
La corsa si è infiammata già dopo pochi km dal via, con Davide Orrico (Team Vorarlberg-Santic) che ha scalato, in solitaria, il Col de la Croix de Fer e conquistato il GPM più ambito di giornata. Orrico è arrivato ad avere fino a 6 minuti di vantaggio sul resto del gruppo, mentre alle sue spalle era tutto un susseguirsi di scatti e controscatti.
Il primo a riuscire a riportarsi sull'italiano è stato il compagno di squadra Roland Thalmann, in seguito raggiunto anche da Kevin Rivera (Androni-Sidermec-Bottecchia), Bernardo Suaza (Manzana Postobón), Dylan Sunderland (Bennelong-SwissWellness), Rémy Rochas (Bourg-en-Bresse Ain Cyclisme) e Robin Meyer (AVC Aix-en-Provence). Orrico, stremato, ha presto perso contatto e così in testa è rimasto un sestetto che è arrivato ad avere, al massimo, 2' di vantaggio sui primi inseguitori.
Nell'ultimo GPM in programma, il Col de la Madaleine (omonimo di quello più famoso), 3,7 km al 7,3% di media, Sunderland è riuscito ad evadere dal resto del gruppo e ha scollinato da solo. Nel finale, tuttavia, è stato raggiunto da un terzetto comprendente: Maxime Bouet (Team Fortuneo-Samsic), Riccardo Zoidl (Team Felbermayr-Simplon Wels) e Matteo Badilatti (Team Vorarlberg-Santic). I quattro si sono, quindi, giocati alla tappa allo sprint dove il francese ha messo in fila, nell'ordine, Badilatti, Sunderland e Zoidl.
Completano la top-10, in rigoroso ordine dal 5° al 10°, Colin Chris Stussi (Amore & Vita-Prodir), Marc Hirschi (Development Team Sunweb), Timothy Roe (Bennelong-SwissWellness), Ricardo Vilela (Manzana Postobón), Jérémy Maison (Team Fortuneo-Samsic) e Yoann Bagot (Vital Concept).
La corsa si è infiammata già dopo pochi km dal via, con Davide Orrico (Team Vorarlberg-Santic) che ha scalato, in solitaria, il Col de la Croix de Fer e conquistato il GPM più ambito di giornata. Orrico è arrivato ad avere fino a 6 minuti di vantaggio sul resto del gruppo, mentre alle sue spalle era tutto un susseguirsi di scatti e controscatti.
Il primo a riuscire a riportarsi sull'italiano è stato il compagno di squadra Roland Thalmann, in seguito raggiunto anche da Kevin Rivera (Androni-Sidermec-Bottecchia), Bernardo Suaza (Manzana Postobón), Dylan Sunderland (Bennelong-SwissWellness), Rémy Rochas (Bourg-en-Bresse Ain Cyclisme) e Robin Meyer (AVC Aix-en-Provence). Orrico, stremato, ha presto perso contatto e così in testa è rimasto un sestetto che è arrivato ad avere, al massimo, 2' di vantaggio sui primi inseguitori.
Nell'ultimo GPM in programma, il Col de la Madaleine (omonimo di quello più famoso), 3,7 km al 7,3% di media, Sunderland è riuscito ad evadere dal resto del gruppo e ha scollinato da solo. Nel finale, tuttavia, è stato raggiunto da un terzetto comprendente: Maxime Bouet (Team Fortuneo-Samsic), Riccardo Zoidl (Team Felbermayr-Simplon Wels) e Matteo Badilatti (Team Vorarlberg-Santic). I quattro si sono, quindi, giocati alla tappa allo sprint dove il francese ha messo in fila, nell'ordine, Badilatti, Sunderland e Zoidl.
Completano la top-10, in rigoroso ordine dal 5° al 10°, Colin Chris Stussi (Amore & Vita-Prodir), Marc Hirschi (Development Team Sunweb), Timothy Roe (Bennelong-SwissWellness), Ricardo Vilela (Manzana Postobón), Jérémy Maison (Team Fortuneo-Samsic) e Yoann Bagot (Vital Concept).