
Remco Evenepoel dopo la Liegi: "Abbiamo sbagliato come team"
Il belga, che ha tagliato il traguardo al 59esimo posto alla Liegi, riflette con amarezza: "Non sono un robot, non faccio miracoli"
In molti erano in febbricitante attesa per lo scontro diretto tra il campione del mondo Tadej Pogacar e Remco Evenepoel alla Liegi-Bastogne-Liegi, tuttavia lo scontro domenica non si è consumato, perché il belga si è staccato sulla Redoute e ha perso sempre più terreno, tagliando il traguardo al 59esimo posto a distanza di più di 3 minuti dal vincitore, ovviamente il campione del mondo.
Evenepoel riflette sul risultato: “Non sono un robot. Non ho potuto allenarmi come si deve”

Remco Evenepoel ha parlato subito dopo la gara della sua prestazione: “Quando Pogacar è partito, era nella pancia del gruppo, ma già lì sentivo che il meglio non sarebbe venuto fuori. Una corsa come questa non mente: se sei bravo, sei in testa ovunque. Non sono deluso, ma è un peccato che non mi sia sentito al meglio nel finale di questa corsa. Devo accettarlo, non posso fare miracoli, non sono un robot. Per essere in forma, bisogna allenarsi a lungo e io non sono ancora riuscito ad allenarmi correttamente. Oggi è stato evidente”, ha detto il belga, che ha subito un grosso infortunio a dicembre.
Klaas Lodewyck, il suo direttore sportivo, ha aggiunto: “È chiaro che non aveva le gambe, semplice. È tornato subito forte dopo l’infortunio, ma spesso si assiste a una ricaduta. Non pensavamo che sarebbe successo oggi, ma è impossibile da prevedere. Ho parlato con lui rapidamente. Non è piacevole, ovviamente, ma fa parte dello sport. Ora deve pensare ad altro”.
Un "grosso errore” anche da parte della Soudal-QuickStep
Durante la conferenza stampa di lunedì, comunque, il 25enne ha detto a HLN che il posizionamento verso La Redoute è stato un errore del team: “È stato un grosso errore della squadra. Eravamo troppo lontani da La Redoute. La mia forma c'era, perché i miei valori a La Redoute erano più alti delle edizioni che ho vinto. Con un posizionamento migliore sarei potuto essere con Healy e Ciccone, per esempio”, ha spiegato.
Il campione olimpico è stato severo anche ai microfoni di Sporza, a cui ha dichiarato: “Collettivamente abbiamo fatto una brutta salita. Forse avevamo un po' troppo poco il coltello tra i denti, siamo stati troppo permissivi. Per lottare per la vittoria in corse come queste, è assolutamente necessario tenere le prime posizioni del gruppo nei momenti chiave. Non l'abbiamo fatto, e questo è stato un grosso errore. Peccato, ma ora è così”.