Tour of Oman, si sblocca Colbrelli! Battuti Van Avermaet e Venturini
La quarta tappa del Tour of Oman si è svolta fra Yiti e l'Oman Convention Exhibition Centre, una frazione breve (solo 131 km) ma accidentata con cinque gpm e un traguardo in leggera pendenza. Rispetto alle tappe precedenti, è servito più del solito per far nascere la fuga che caratterizza la giornata.
Solo al km 17, infatti, si forma l'azione buona: presenti tre corridori di livello come il colombiano Darwin Atapuma (Cofidis Solutions Crédits), lo statunitense Ian Boswell (Team Katusha Alpecin) e il belga Nathan Van Hooydonck (CCC Team), raggiunti dopo qualche km di inseguimento anche dai francesi Damien Gaudin (Direct Énergie) e Jérémy Leveau (Delko Marseille Provence).
Il gruppo controlla la situazione, concedendo al massimo 4' di vantaggio attorno al km 60. Il drappello perde un elemento nel corso della seconda delle tre ascese di Al Jabal Street: quando mancano 45 km al traguardo Leveau non riesce a tenere il ritmo dei colleghi e si stacca, transitando al gpm con 1'35" di distacco mentre il plotone, tirato dal CCC Team, passa con 3'20" di disavanzo.
I compagni di Van Avermaet fanno sul serio e decidono di incrementare l'andatura, favorendo un rapido abbassamento del gap: al cartello dei 20 km dal termine i battistrada, dai quali si è staccato anche Gaudin, possono contare solamente su 35" di vantaggio. Il ritmo del plotone, dove oltre ai CCC lavorano anche gli UAE Team Emirates, non consente con facilità a nomi quali Coquard, Greipel e Nizzolo, staccatisi nell'ultimo passaggio ad Al Jabal Street, di rientrare agevolmente.
A 10 km dalla fine Atapuma, Boswell e Van Hooydonck possiedono ancora una ventina di secondi. Gap che, sorprendentemente, rimane stabile anche all'altezza dei meno 3000 metri dall'arrivo, complice anche un momentaneo rilassamento in testa al plotone. I tre vengono però ripresi e si assiste così alla volata senza la presenza di molti dei velocisti puri.
Nell'arrivo in leggera pendenza ad imporsi è dunque non uno sprinter puro come Sonny Colbrelli: per il bresciano è la prima affermazione stagionale, medesimo obiettivo centrato dalla sua Bahrain Merida. Con lui salgono sul podio di giornata Greg Van Avermaet (CCC Team) e Clément Venturini (AG2R La Mondiale).
Quarta piazza per Ryan Gibbons (Team Dimension Data), quindi a seguire si classificano Alexander Kristoff (UAE-Team Emirates), Benjamin Declercq (Sport Vlaanderen-Baloise), Iuri Filosi (Delko Marseille Provence), Baptiste Planckaert (Wallonie-Bruxelles), Milan Menten (Sport Vlaanderen-Baloise) e Jesús Herrada (Cofidis, Solutions Crédits).
In classifica Alexey Lutsenko (Astana Pro Team) conserva la maglia di leader con 14" su Greg Van Avermaet (CCC Team) e 18" su Jesús Herrada (Cofidis Solutions Crédits). Domani spazio alla tappa decisiva, quella con il tradizionale traguardo della Green Mountain. A Jabal al Akhdhar, questo il nome in omanita del luogo, si giunge dopo 152 km di gara; la salita simbolo della corsa misura 5.7 km ma la pendenza media del 10.5% non lascia scampo.