Obiettivo Fayetteville: le favorite tra le juniores
A pochi giorni dai Mondiali di cross statunitensi analizziamo le pretendenti alla maglia iridata e a un posto sul podio. Tra le ragazze Zoe Backstedt è la superfavorita; occhio all'azzurra Federica Venturelli
Zoe Backstedt
La favorita senza se e senza ma. Un talento poliedrico, prima di iniziare la stagione aveva vinto addirittura la medaglia d'oro ai Mondiali su strada a Lovanio. In questo 2021-2022 ha collezionato solo primi posti nei cross disputati nella propria categoria e quando si è dovuta confrontare con tutte le élite migliori al mondo è riuscita anche a entrare in top ten. In un contesto meno competitivo del solito, ma pur sempre della massima categoria, come Gullegem, è diventata la più giovane crossista di sempre a salire su un podio élite in Belgio. La positività al Covid non le ha permesso di giocarsi il titolo nazionale contro Kay e Harnden e considerate le condizioni del percorso quel giorno, avrebbe con buone probabilità ottenuto il successo. Proprio le condizioni del terreno, che a quanto pare rimarrà asciuttissimo, e la malattia sono i suoi unici crucci: è vero che la sua superiorità è stata a tratti imbarazzante per le avversarie, ma su un circuito veloce come Fayetteville qualche minima speranza la possono coltivare anche le rivali; a maggior ragione se l'avvicinamento della campionessa gallese non è stato perfetto causa Covid (ad Hamme ha però messo in mostra una buona condizione).
Leonie Bentveld
L'eterna seconda, almeno con Zoe al via. Eppure, con ogni probabilità, sarà lei a fine stagione la vincitrice delle due classifiche riservate alle juniores: la Coppa del Mondo, vinta approfittando dell'assenza di Backstedt a Flamanville e l'X2O, competizione alla quale la campionessa europea non ha nemmeno preso il via. Possibilità di vittoria molto basse, più probabile che debba difendere il secondo posto dagli attacchi delle ceche e di Venturelli (Valentina Corvi che l'aveva messa alle strette in Francia e stava vivendo un periodo d'oro non sarà al via per un contatto con un positivo).
Federica Venturelli
Lei, una primo anno così come la maggior parte delle atlete in lizza per il terzo posto, è forse l'indiziata numero uno per salire sul podio negli States alle spalle di Backstedt e Bentveld. Già terza a Tabor, ha collezionato una serie di top ten (sesta all'Europeo) con molti piazzamenti nei cinque che le consentono di sognare in grande, in attesa del prossimo anno, inverno in cui potrà puntare a quel qualcosa in più che è proibito in questa stagione. Considerando la sua buona rapidità in partenza, sarà importante per lei seguire le ruote delle due dominatrici in modo tale da costruirsi un tesoretto sulle altre outsider da difendere coi denti nel prosieguo della gara.
Lauren Molengraaf
Connazionale di Bentveld e unica altra oranje a essere convocata dal ct De Knegt. Partita in sordina a inizio novembre, mese nel quale non ha raccolto grossi risultati, nelle ultime settimane ha infilato tre top five di fila a Namur, Dendermonde e Flamanville, percorsi molto diversi fra loro, tra l'altro. In Francia si è fatta notare per la decisa rimonta dopo un inizio non brillantissimo. Può approfittare delle assenze di Corvi, Halter e Van Sinaey (anche la belga, altra 2005 e probabilmente la numero tre del lotto dietro a B&B, è stata colpita dal Covid qualche giorno fa e non andrà negli USA) per conquistare il primo podio stagionale proprio nell'occasione più importante.
Ava Holmgren
La canadese, campionessa panamericana, nel corso della trasferta natalizia in Belgio è sempre finita tra le prime sette e a Gullegem si è tolta lo sfizio di vincere nella patria della disciplina. È già oltreoceano da diverso tempo e questo può rappresentare un vantaggio in un contesto così livellato come quello della categoria junior.
Katerina Hladikova
Delle quattro ceche è la più costante e anche quella che ha corso di più in questa stagione. Per la prima volta sul podio in CDM a Flamanville (ci era già andata vicino a Tabor), è stata in grado di seguire Bentveld per circa metà gara prima di cedere qualcosa, senza però affondare. Chissà che a Fayetteville non riesca a replicare.
Eliska Hanakova
Campionessa nazionale ceca (nata nel 2005) è, anche più di Hladikova, la speranza di medaglia per il paese di Stybar. Un po' come Molengraaf ha cambiato passo con l'arrivo di dicembre e si presenta ai Mondiali in condizioni ottimali e senza pressioni, il modo migliore per cercare di migliorare il quarto posto di Dendermonde ed il sesto di Namur e Flamanville.
Da tener d'occhio almeno per la top five oltre ai nomi citati anche Vanda Dlaskova (figlia di Petr Dlask), Julia Kopecky, Isabella Holmgren (gemella di Ava) ed Ella Maclean-Howell.