Donne Élite

Giovani rampanti crescono

24.06.2016 18:09

Il punto sulle juniores: Alessia Vigilia nuova campionessa a cronometro. E si avvicinano gli appuntamenti su pista


Con il mese di giugno ormai agli sgoccioli, la stagione ciclistica entra sempre più nel vivo anche tra le ragazze juniores, ormai chiamate all'azione negli appuntamenti clou sia su strada che, come vedremo, su pista (del resto negli anni olimpici i programmi generali finiscono per essere sempre un po’ stravolti rispetto alla tradizione). Dopo che nel pomeriggio di mercoledì 22 giugno a Romanengo si è disputata la prova a cronometro tricolore, è già tempo di trasferirsi dalla provincia di Cremona a quella di Brescia, dove nella mattinata di domani scopriremo il nome della nuova campionessa italiana in linea.

Un campionato italiano aperto a più soluzioni
Toccherà infatti a Darfo Boario Terme ospitare l’edizione 2016 del tricolore. Chi segue con assiduità le categorie giovanili però avrà ormai imparato a familiarizzare con questa località, dal momento che l'AS Boario Terme si era già attivata con successo nell'organizzazione dei tricolori riservati alle categorie allievi ed esordienti nelle scorse annate ed ha voluto in questa stagione offrire un importante segnale di continuità, operando il salto nelle categorie superiori con le Donne Juniores appunto e le due categorie principali (Donne Élite e Professionisti Uomini).

Nello specifico le juniores prenderanno il via alle ore 9.30 di domani per una gara che le vedrà percorrere la distanza complessiva di 80,4 chilometri su un tracciato che non presenta sostanziali variazioni altimetriche nei 4 giri di circuito da affrontare ma in cui l’ostico strappo di Erbanno (pendenze che giungono fino al 17%) potrebbe fungere da ideale trampolino di lancio soprattutto nell'ultima tornata per un tentativo in solitaria o favorendo lo sganciamento di un gruppo ristretto, senza dimenticare le condizioni meteorologiche, con il caldo che potrebbe costituire un’insidia in più per le ragazze.

Tanti quindi gli scenari possibili: dalla volata numerosa alla stoccata da finisseur, dalla volata ristretta alla fuga corposa che potrebbe avere un buon gioco. Per sapere quindi chi la spunterà tra Letizia Paternoster, le temibili coppie della Valcar (Balsamo-Consonni) e della Mendelspeck (Vigilia-Pirrone che da allieve fecero il bello e il cattivo tempo da quelle parti, senza dimenticare Sofia Frometa come terza valida freccia) o se invece riuscirà a spuntarla magari una Martina Fidanza in ottima forma ultimamente occorrerà attendere meno di ventiquattro ore.

La pista monopolizza il mese di luglio ma i campionati italiani sono troppo dispersivi
Nelle prossime settimane saranno invece i velodromi i grandi protagonisti della scena: uno dei più attesi appuntamenti del mese di luglio infatti sarà costituito dai campionati europei riservati alle categorie Juniores e Under 23, che si svolgeranno nell'ormai collaudato velodromo Fassa Bortolo di Montichiari, in provincia di Brescia. Dal 12 al 17 luglio quindi la massima kermesse continentale approderà nel velodromo che oltre a svariate edizioni del campionato italiano ha già ospitato anche i campionati del mondo juniores nel 2010.

Inutile dire che ci si aspetta molto anche dalle nostre atlete, soprattutto in virtù dei risultati ottenuti nelle ultime stagioni col quartetto dell’Inseguimento a squadre, nelle varie prove Endurance (Elisa Balsamo è campionessa del mondo in carica nello Scratch) ed anche in quelle veloci in cui si sono registrati notevoli progressi. Per riposarsi però vi sarà pochissimo tempo, poiché già da mercoledì 20 luglio (e fino a domenica 24) scatteranno da Aigle i mondiali su pista juniores, ragion per cui gli europei di Montichiari potrebbero offrire anche interessanti indicazioni in vista del ravvicinato impegno iridato.

In questo fitto calendario d’impegni internazionali naturalmente non è semplice trovare l’ideale collocazione agli impegni di carattere nazionali, ragion per cui è d’obbligo una riflessione sulla modalità di svolgimento dei campionati italiani su pista per quest’edizione 2016. A differenza delle scorse annate, in cui salvo eccezioni la totalità delle prove tricolori si svolgeva praticamente nell'arco di una settimana proprio nel velodromo di Montichiari, in questa stagione si è optato per una scelta diversa che ricalca molto quella già effettuata dai vari comitati nel ciclismo su strada, in cui è, di fatto, sparita la settimana tricolore.

In sostanza quindi un velodromo può assumere l’onere di organizzare soltanto alcune prove, delegando ad altri enti anche fuori regione l’organizzazione dei restanti titoli italiani: in questo modo abbiamo avuto i titoli dello Scratch e della Corsa a punti assegnati a Dalmine nel mese di maggio, i titoli di Velocità, Keirin e 500 metri assegnati in queste giornate nel velodromo di Busto Garolfo e tutti i restanti titoli ancora da assegnare e in sede da definire.

Una scelta che se da un lato può essere giustificata con una politica di ammorbidimento dei costi da spartire attraverso più comitati, dall'altro ha sicuramente reso molto più dispersivo e caotico il programma, generando una certa confusione sia per gli appassionati che magari vorrebbero seguire con più partecipazione tali appuntamenti, dal momento che le concomitanze con altri importanti appuntamenti su strada possono indubbiamente togliere visibilità a simili eventi, sia per le stesse atlete che si trovano costrette a centellinare i propri impegni oppure a compiere un vero e proprio tour de force per poter schierarsi al via di più gare in pochi giorni. Sicuramente questa formula necessiterà di essere rivista, per lo meno cercando di avvicinare alcune date in velodromi non troppo distanti gli uni dagli altri se proprio non si dovesse riuscire a tornare alla formula tradizionale.

La dura vita del ciclista-studente: l’esempio di Lisa Morzenti
A proposito di ciclisti e cicliste costretti a sostenere impegni ravvicinati, ci pare opportuno segnalare quanto avvenuto l’altro giorno a Romanengo in occasione dei campionati italiani a cronometro. Si sa che per chi decide di praticare uno sport (non solo il ciclismo quindi) a livello agonistico una delle problematiche principali consiste nel dover conciliare l’attività sportiva con gli impegni scolastici, consci che non è per nulla facile (può confermarvelo anche chi scrive) mettersi con la testa sui libri la sera dopo aver sostenuto un allenamento intenso nel pomeriggio, tanto più che non sempre si ha anche la fortuna di avere nel proprio istituto docenti dotati di una certa comprensione ed elasticità nel gestire determinate situazioni. Figurarsi quindi se ci si trova a dover commentare le gesta di atleti chiamati a gareggiare in un campionato italiano nel bel mezzo di un esame di maturità.

Eppure questa inusuale situazione per la categoria (solitamente l’anno della maturità scolastica coincide con la prima stagione tra le Élite per le ragazze) si è verificata in questo 2016, avendo per protagonista proprio l’atleta più attesa al via del tricolore a cronometro: stiamo parlando della bergamasca Lisa Morzenti, classe 1998 e quindi “in anticipo” di un anno rispetto alle proprie coetanee, accreditata dei favori del pronostico dopo aver vinto il titolo italiano contro il tempo lo scorso anno.

In mattinata Lisa, così come molti altri ragazzi, era sui banchi di scuola a sostenere la prima prova d’esame (il tradizionale tema d’italiano), alla conclusione del quale ha dovuto immediatamente spostarsi da Bergamo a Romanengo (distanti circa 50 chilometri) per poter provare a difendere il proprio titolo. Questa volta per lei è arrivata la medaglia d’argento (battuta per 13” da Alessia Vigilia) ma il solo fatto di essere riuscita a partecipare ad un appuntamento simile in giornate così impegnative (ieri era di nuovo sui banchi per la seconda prova) ha costituito per lei un’importante vittoria, oltre a fornire un esempio di tenacia e dedizione a tutti coloro che praticano questo ed altri sport, a dimostrazione che conciliare ciclismo e scuola è assolutamente possibile seppur al prezzo dei necessari sacrifici. Un concetto questo che andrebbe ribadito continuamente nelle categorie giovanili, dove in passato non sono stati così rari i casi d’abbandono scolastico per rincorrere i propri sogni in ambito sportivo.

Dopo le consuete premesse andiamo quindi a scoprire le ragazze maggiormente in evidenza nelle settimane precedenti:

Letizia Paternoster (Vecchia Fontana) – Già nella prima puntata della nostra rubrica avevamo segnalato il suo nome, in quanto una delle più attese tra le debuttanti nella nuova categoria. Giunti a questo punto possiamo dire che la giovane trentina sta rispettando le attese, trovando già il modo d’impreziosire la sua stagione con il bel successo nella prima frazione della gara a tappe di Albstadt in Germania (ultima prova di Coppa delle Nazioni), al cospetto di quasi tutte le più forti coetanee europee. A Osimo Stazione è quarta assoluta ma prima juniores, vincendo la volata delle inseguitrici ed ottiene tre piazze d’onore di categoria a Egna, Bolzano e Montignoso. Per non farsi mancar nulla conquista anche il titolo italiano della Corsa a punti su pista. Tra le favorite per il successo a Darfo Boario. Nella formazione veneta da segnalare anche le belle prestazioni di Martina Stefani, quinta assoluta e prima junior a Negrisia di Ponte di Piave e vicinissima al podio anche a Casale Marittimo.

Alessia Vigilia (GS Mendelspeck) – Tra i nomi più attesi di questa stagione vi era sicuramente anche questa bolzanina che lo scorso anno seppe laurearsi campionessa d’Italia tra le allieve con ben sette successi complessivi su strada. Molto forte sul passo, valida in salita e discretamente veloce, aveva saputo farsi notare già con buone prestazioni negli scorsi mesi ma è entrata decisamente in forma nell'ultimo mese e mezzo. Accompagna la “gemella di vittorie” Pirrone a Casale Marittimo ed è sempre competitiva nelle prove contro il tempo, trovando la giornata capolavoro a Romanengo che le vale il titolo italiano contro il tempo. Anche il suo nome andrà tenuto in grande considerazione per la gara in linea, così come quello della già citata Elena Pirrone, pure lei sbloccatasi con il successo in Toscana e sul podio (per lei bronzo) a Romanengo dopo una prima parte di stagione all'insegna della costanza. Entrambe possono fare grandi cose.

Angelica Brogi (Vallerbike) – Una delle ragazze rivelazione, già messasi in luce nel finale della scorsa stagione (quando fu protagonista di una splendida prestazione sul Ghisallo) è questa ragazza toscana al secondo anno nella categoria. Ama i percorsi impegnativi ed è dotata di discreto spunto veloce, tanto dopo qualche buona prova ad inizio stagione sta venendo sensibilmente alla ribalta in queste settimane. A Corridonia ottiene il terzo posto assoluto e secondo di categoria mentre a Santa Barbara di Cavriglia, pur dovendo ancora una volta inchinarsi a Silvia Persico, è la prima juniores sul traguardo. Per lei anche il titolo toscano nella gara di Montignoso in una stagione per ora indubbiamente positiva. Da seguire ancora.

Silvia Pollicini (Valcar PBM) – Nella formazione lombarda sono state soprattutto Elisa Balsamo e Chiara Consonni a guadagnarsi la luce dei riflettori, tuttavia non sono passate inosservate neppure le prestazioni di questa varesina che nelle categorie giovanili ha praticato con successo anche il ciclocross. Molto bene nel Giro di Campania Open, è stata sesta assoluta e seconda junior a Negrisia di Ponte di Piave ma il suo gesto atletico più bello l’ha offerto a Corridonia, quando ha sfiorato una stupenda vittoria con una spettacolare azione solitaria, annullata solamente negli ultimi cento metri di gara. Il nono posto di categoria non le ha reso giustizia, le qualità non le mancano e può essere un diversivo tattico interessante nella formazione blu-fucsia.

Anastasia Carbonari (UC Porto Sant'Elpidio) – Tra le nuove proposte inseriamo anche questa ragazza marchigiana (di Montegranaro precisamente) che ha mostrato già una bella costanza di rendimento in questi primi mesi. Adatta ai percorsi misti, dotata di buon passo e veloce allo sprint, aveva esordito subito con un ottavo posto nel prestigioso Trofeo Da Moreno, prima prova di Coppa delle Nazioni, proseguendo poi con due podi sfiorati a Schiavonia d’Este al Giro di Campania, al cospetto delle Élite e arrivando spesso a ridosso delle primissime anche nei successivi appuntamenti. Correndo in una piccola squadra deve fare di necessità virtù ma ha i mezzi per poter ulteriormente migliorare e trovare anche la giornata in cui giocarsi il successo. La regolarità non le manca, l’importante è che possa credere nel salto di qualità.

Beatrice Morresi (Club Corridonia) – Torniamo a segnalare, in tema di ragazze volenterose e regolari, anche la giovane civitanovese, che dà l’impressione di poter migliorare ulteriormente sui percorsi un po’ più esigenti, senza peraltro perdere il buon spunto veloce di cui dispone. Anche lei fu protagonista di ottime prestazioni tanto al Giro di Campania quanto nella gara veneta di Negrisia di Piave e recentemente ha ottenuto un buon quinto posto a Santa Barbara di Cavriglia. La fortuna non sempre l’assiste ma con la giusta determinazione può ambire a risultati maggiormente lusinghieri. Nella formazione maceratese si sta comportando molto bene anche la molisana Elisa Ronchetti, particolarmente adatta alle gare impegnative e non a caso protagonista a Montignoso, Corridonia e Santa Barbara: anche nel suo caso il consiglio è di continuare a monitorarla attentamente.
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