La Ciclovia dei parchi © Ciclovia Parchi Sicilia
Cicloturismo

Ciclovia dei Parchi siciliani: 300 km dal mare all’Etna

Da Giardini Naxos a Cefalù, attraverso i quattro principali parchi naturalistici dell’isola, da coste marine, spiagge e scogliere a territori aspri e vulcanici

31.01.2025 17:10

Alla scoperta di un patrimonio culturale, enogastronomico e di usanze in un contesto naturalistico eccezionale.

La Ciclovia dei Parchi siciliani, caratteristiche e partenza

Impegnativa per lunghezza e dislivelli notevoli, la Ciclovia dei Parchi siciliani si snoda su terreno misto. Lungo il percorso vi è la possibilità di punti di alloggio e ristoro, noleggio e riparazione bici. La “nascita” della ciclovia risale ad alcuni anni fa, come opportunità di far conoscere l’entroterra dell’isola e promuoverne il cicloturismo. Giardini Naxos, punto di partenza della CIclovia dei Parchi siciliani, è il primo insediamento greco in Sicilia. Il Museo ed il Parco Archeologico consentono di ricostruire storia e civiltà del luogo. Leggenda vuole che il primo ad approdarvi fu il greco Teocle nel 700 a.C., unico ad arrivarvi a causa dell’ira di Nettuno, dio del mare, che distrusse la sua nave. Altra leggenda narra che dalle sponde di un fiume vicino si udisse la voce della Sirene; alcuni giovani del luogo cedettero al loro canto avvicinandosi e furono a loro volta trasformati in sirene. Il loro canto è ancora udibile nelle notti di luna piena. A Bronte, tappa successiva, è possibile apprezzare il celebre pistacchio locale, noto come “oro verde”, che vanta la DOP. 

ciclovia dei parchi siciliani
pedalare tra i boschi©pixabay

I parchi della ciclovia

Il Parco fluviale dell’Alcantara, nella zona dell’omonimo fiume, con la sua diversità geomorfologica, ospita numerose specie vegetali e faunistiche, dai mammiferi agli uccelli, dai rettili agli invertebrati. Organizza visite guidate, iniziative per le scuole e di educazione ambientale; al suo interno è possibile svolgere alcune attività sportive.  La Ciclovia dei Parchi siciliani tocca poi il Parco dell’Etna, che con i suoi 59000 ettari mira a salvaguardare la zona attorno al vulcano più alto d’Europa. Gli aspetti geomorfologici e climatici ne fanno un ambiente unico in costante evoluzione. Convivono diverse specie vegetali, da quelle mediterranee a quelle di montagna, ed una ricca biodiversità è presente anche tra la fauna. Dal 2013 il parco è Sito UNESCO. Sugherete, quercete e faggeti si alternano in rapporto alle altitudini nel Parco dei Nebrodi, la più grande area protetta della Sicilia. Da notare la Banca vivente del Germoplasma vegetale, creata con il supporto dell’Università di Palermo. Ospita campi di collezione di molte specie di interesse terapeutico, nonché semi di tradizionali cultivar in via di estinzione. Celeberrimo il suino nero, razza autoctona allevata in modo semi-brado in apposite aree dedicate al pascolo. Il comprensorio dei Nebrodi offre prodotti tipici quali salumi (presidio Slow Food quelli di suino nero), formaggi, olio EVO DOP, nocciole e pasta di mandorle. Il Parco delle Madonie comprende le più antiche rocce della Sicilia ed alcune delle sue vette più alte. Ricchissimo di biodiversità, ne è uno dei più ricchi nell’intero bacino del Mediterraneo. Il Geoparco delle Madonie ospita pressoché tutti gli aspetti della geologia siciliana ed è Sito UNESCO. 

La conclusione della Ciclovia dei Parchi siciliani

A Castelbuono, piccolo borgo medievale, è da vedere il Castello dei Ventimiglia, oggi sede del Museo Civico, ed il Museo Naturalistico con le molteplici specie delle Madonie. Tipica del luogo la manna, essudato zuccherino dei frassini ed utilizzata in cosmetica e gastronomia. La Ciclovia dei Parchi siciliani si conclude a Cefalù, ben nota per le sue spiagge e per la Cattedrale normanna con gli splendidi mosaici bizantini. 

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