Mathieu van der Poel vince la prima tappa del Tour de Luxembourg © ŠKODA TOUR DE LUXEMBOURG / Anouk Flesch via X
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Brilla l'iride di MVDP nella prima tappa del Tour de Luxembourg

Il Campione del Mondo interrompe un digiuno che durava dal successo alla Parigi-Roubaix del 7 aprile 2024 e conquista la cinquantesima vittoria in carriera

18.09.2024 17:46

Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck) torna a vincere: il campione del mondo conquista la prima tappa e la prima maglia gialla del Tour de Luxembourg 2024, battendo Christophe Laporte (Visma-Lease a Bike) e Andreas Kron (Lotto Dstny). Sesto Antonio Tiberi (Bahrain-Victorious), primo degli italiani. Prove tecniche di mondiale per MVDP? Battuto intanto il campione uscente e favorito per la vittoria finale della corsa lussemburghese, Marc Hirschi (UAE Emirates).

 

Tour de Luxembrourg 2024, la cronaca prima tappa

Frazione inaugurale con partenza e arrivo nella città di Lussemburgo. Percorso mosso di 158 km, caratterizzato dalla presenza di tre côtes in rapida successione che i corridori affronteranno nella sezione centrale della tappa: a circa 50 km dalla partenza, la Montée de Niklosbierg (4.6 km al 6% di pendenza media), un prima categoria; poi due brevi strappi hors catégorie, la Côte de Bourscheid (3.4 km al 7.1%) e la più dura Côte de Eschdorf (2.5 km all'8.7%, con pendenze in doppia cifra nel chilometro centrale). Seguiranno poi circa 30 km di percorso ondulato, poi 20 km quasi completamente piatti nei quali si trova il traguardo volante con secondi di bonus di Mersch. Se qualche corridore volesse provare ad anticipare, l'occasione si potrebbe presentare sull'ultima salita di giornata, la Côte de Stafelter (1.8 km all'8.5%, con circa 600 metri al 12%), al cui scollinamento mancheranno solo 8.5 km al traguardo. La linea d'arrivo è posta al termine di una rampa di 300 m con pendenza media al 10.4%, che potrà sorridere agli scattisti e ai velocisti più resistenti.

Dopo 20 km di relativa tranquillità in gruppo, partono all'attacco quattro uomini: si tratta di Pepijn Reinderink (Soudal Quick-Step), Vincent Van Hemelen (Team Flanders-Baloise), Mattia Bais (Polti Kometa) e Alexandre Kess (Lussemburgo). I battistrada guadagnano velocemente margine sul gruppo, in testa al quale controlla la UAE Emirates. Reinderink passa per primo sul GPM della Montée de Niklosbierg, dove gli uomini al comando raggiungono i 6'30" di vantaggio sul plotone: i quattro procedono in accordo e tengono un buon ritmo, troppo alto forse per Van Hemelen, che si stacca quando mancano 82 km al traguardo. Reinderink conquista anche i 5 punti del GPM della Côte de Bourscheid. 

 

Reinderink, Bais, Van Hemelen e Kess all'attacco nella prima tappa del Tour de Luxembourg 2024 © Soudal Quick-Step / GettyImages via X
Reinderink, Bais, Van Hemelen e Kess all'attacco nella prima tappa del Tour de Luxembourg 2024 © Soudal Quick-Step / GettyImages via X

 

Il gruppo comincia a ricucire lo svantaggio sui battistrada grazie all'azione della Lidl-Trek sulla dura Côte de Eschdorf, dove dalla testa della corsa si stacca anche Alexandre Kess, mentre Reinderink conquista anche questo GPM. Il gruppo scollina con meno di 5' sulla testa della corsa, ma il vantaggio dell'ormai duo in testa torna a salire nei primi chilometri subito dopo lo scollinamento. Il pericolo che i battistrada sfuggano al rientro del gruppo c'è, quindi anche Visma-Lease a Bike e Bahrain-Victorious mettono un uomo a tirare insieme a Julien Bernard (Lisl-Trek) e Nils Politt (UAE Emirates). A 40 km dal traguardo il gruppo allungatissimo ha ancora 4' di svantaggio sulla coppia di testa: nei chilometri successivi il recupero è lento, faticoso ma inesorabile, anche grazie al contributo della Alpecin-Deceuninck, rimasta con tre uomini dopo la non partenza Kragh Andersen e Janssens e il ritiro di Verstrynge in corsa.

Bais e Reinderink in fuga durante la prima tappa del Tour de Luxembourg 2024 © Soudal Quick-Step / GettySport
Bais e Reinderink in fuga durante la prima tappa del Tour de Luxembourg 2024 © Soudal Quick-Step / GettySport

 

Bais e Reinderink ci credono, ma MVDP vince anche con mezza squadra

Ai 23 km dal traguardo, al passaggio allo sprint intermedio di Mersch, il vantaggio del duo di testa è di 2'23": Reinderink conquista senza sprint il traguardo volante, sul quale si lancia dal gruppo anche Marc Hirschi (UAE Emirates) per recuperare 1" di abbuono. In vista della Côte de Stafelter, posta ai meno 10 km dal traguardo, iniziano a risalire verso la testa del gruppo i big e possibili favoriti per la classifica: tra questi anche Mads Pedersen (Lidl-Trek), che però lavora per Mattias Skjelmose. I battistrada hanno ancora 40" di margine all'inizio della salita, che il gruppo sbriciola sotto l'azione di Quinn Simmons (Lidl-Trek): il plotone perde pezzi, ma contrariamente a quanto atteso, nessuno dei favoriti cerca un allungo. Ci prova Bart Lemmen (Visma-Lease a Bike) a 700 m dallo scollinamento, ma l'olandese viene ripreso da un uomo della EF e da Davide Piganzoli (Polti Kometa). Intanto Reinderink fa bottino pieno, riuscendo a conquistare i punti anche sul GPM di Stafelter dopo aver staccato Bais. Gli uomini della Polti Kometa si portano allora davanti a tirare, riprendendo Reinderink, prima di essere scalzati dalla Visma che affronta la discesa in testa.

Sempre in testa la Lidl-Trek nel tortuoso avvicinamento all'ultimo chilometro, con Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck) che difende ormai da chilometri la quinta posizione. Finito il lavoro di Simmons, si porta subito davanti Wilco Keldermann (Visma-Lease a Bike) che guida il gruppo nella svolta secca a sinistra che immette negli ultimi 600 metri di corsa. Sembra che la Visma voglia portare Laporte quanto più vicino possibile al traguardo, ma Mathieu van der Poel ha altri progetti: il Campione del Mondo parte con uno scatto secco ai meno 300 metri e si sfila tutti di ruota, vincendo con diverse biciclette di vantaggio su Christophe Laporte (Visma-Lease a Bike), che negli ultimi 100 m recupera una posizione ad Andreas Kron (Lotto Dstny). Sesto Antonio Tiberi (Bahrain-Victorious), primo degli italiani.

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