Stefan Küng si lamenta della manovra improvvida dell'ammiraglia UAE Emirates
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Vuelta, l'antisportività dell'ammiraglia UAE e la rabbia di Stefan Küng

Momenti di tensione nel corso della quindicesima tappa della corsa spagnola: la vettura al seguito di Vine e Sivakov protagonista di una manovra scorretta e pericolosa

01.09.2024 16:59

Una situazione di gara piuttosto inconsueta ha scatenato oggi le rimostranze di Stefan Küng nei confronti dell'ammiraglia UAE Emirates, nel corso della quindicesima tappa della Vuelta a España 2024, la Infiesto-Valgrande Pajares.

L'elvetico della Groupama-FDJ era in fuga insieme a sei colleghi: il compagno Quentin Pacher, Bruno Armirail, Aleksandr Vlasov, Pablo Castrillo e due uomini della UAE Emirates, Pavel Sivakov e Jay Vine. A 33 km dal traguardo, posto in cima al durissimo Cuitu Negru era situato in quel di Pola de Lena il traguardo volante di giornata, con abbuoni e punti in palio. Legittimamente (e aggiungeremmo naturalmente) Küng era interessato a sprintare a quel traguardo, e in effetti ci ha provato, cercando di uscire alla destra di Jay Vine appena pochi metri prima della linea.

La manovra azzardata dell'ammiraglia UAE Emirates

Stefan Küng, a sinistra, sta sprintando al traguardo volante di Pola de Lena
Stefan Küng, a sinistra, sta sprintando al traguardo volante di Pola de Lena

A questo punto, a volata già lanciata da Stefan, l'ammiraglia della UAE Emirates al seguito dei fuggitivi ha compiuto una manovra fuori da ogni logica, piazzando un'accelerazione per andare ad affiancare Vine e passargli una borraccia: proprio nel bel mezzo dello sprint del traguardo volante!

La manovra della vettura emiratina è stata certamente azzardata ma addirittura pericolosa, in quanto è andata a stringere lo svizzero della Groupama rischiando di farlo pure cadere. Ovviamente Küng ha rinunciato a sprintare e ha tirato i freni, condendo il tutto con sonore urla nei confronti del direttore sportivo della UAE.

Con un'improvvisa accelerazione l'ammiraglia UAE Emirates va a dare una borraccia a Jay Vine
Con un'improvvisa accelerazione l'ammiraglia UAE Emirates va a dare una borraccia a Jay Vine
Stefan Küng deve smettere di pedalare per evitare l'impatto con Jay Vine e l'ammiraglia UAE Emirates
Stefan Küng deve smettere di pedalare per evitare l'impatto con Jay Vine e l'ammiraglia UAE Emirates

Il direttore sportivo in questione, compresa l'assurdità della propria azione, ha riallargato (ma era ormai tardi per lo sprint) rimanendo con la borraccia in mano fuori dal finestrino e assistendo a quel punto alle plateali rimostranze del corridore di Wil, che intanto continuava a sbracciarsi ampiamente poco più avanti. È chiaro che la giuria prenderà provvedimenti nei confronti dell'ammiraglia UAE Emirates, che davvero non aveva alcuna ragione per un'azione del genere durante una volata (intermedia quanto si voglia, ma il traguardo volante era lì ben visibile).

Stefan Küng continua a lamentarsi dopo il passaggio al traguardo volante di Pola de Lena
Stefan Küng continua a lamentarsi dopo il passaggio al traguardo volante di Pola de Lena

Stefan Küng, i Mondiali di Zurigo nel mirino

Stefan Küng, 31 anni a novembre, è al secondo grande giro stagionale dopo il Tour de France disputato in luglio. In mezzo, il pluricampione nazionale svizzero a cronometro ha partecipato alle Olimpiadi conquistando due top ten nelle prove contro il tempo e in linea. Una sola vittoria in questa stagione per lui (il campionato nazionale a crono, tanto per non sbagliare) ma ancora un grande obiettivo davanti a lui: i Mondiali che disputerà in casa in quel di Zurigo a fine mese.

Giunto alla decima stagione da professionista, Küng (che ha militato per un quadriennio alla BMC prima di approdare nel 2019 alla Groupama-FDJ) vanta in carriera 28 vittorie delle quali 20 a cronometro. Vanta due titoli europei contro il tempo (2020 e 2021) mentre ai Mondiali si deve accontentare di un argento (2022) e un bronzo (2020); a questi aggiunge però il bronzo in linea del 2019 nello Yorkshire (alle spalle di Mads Pedersen e Matteo Trentin) e gli ultimi due titoli (2022 e 2023) nella cronostaffetta con la nazionale rossocrociata.

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Marco Grassi
Giornalista in prova, ciclista mai sbocciato, musicista mancato, comunista disperato. Per il resto, tutto ok!