Professionisti

Yates, oggi dovresti battere un colpo

13.05.2021 07:35

Il mattinale di Francesco Dani - Altro traguardo appenninico, Simon ha l'occasione per riscattare i balbettii di Sestola. Polemiche eccessive sul finale di ieri a Cattolica: si è visto ben di peggio


Com'è andata ieri


I velocisti si sono fatti trovare pronti anche per questa seconda occasione. Anche questa volta c'è stato grande caos, a causa dell'assenza di treni organizzati. Molano continua a fare l'errore di voltarsi mentre si sfila, senza accorgersi di venir sorpassato da destra: forse è il caso che torni a fare le volate in proprio, anziché essere un pericolo per tutti facendo il gregario. Caleb Ewan è probabilmente il più forte velocista in circolazione e, com'era giusto che fosse, ha timbrato il cartellino. Dispiace per Nizzolo e Viviani, che comunque dimostrano costanza nel confermare entrambi il piazzamento di domenica sul podio.

Purtroppo per noi la tappa è stata scandita anche da alcune cadute che hanno coinvolto vittime eccellenti. Il dibattito sulla sicurezza si è scatenato subito, ma forse bisognerebbe stare attenti a non estremizzarlo: non dimentichiamoci che Gaviria si è complimentato con RCS per le transenne particolarmente sicure, oppure che oggi stesso Bettiol ha segnalato come tutti i pericoli fossero ben segnalati e messi in sicurezza. In fondo se sia Dombrowski che Landa non hanno riportato conseguenze troppo gravi, non si tratta solo di fortuna. Mettiamoci anche nei panni dell'organizzazione che deve accontentare le richieste di chi promuove una candidatura di tappa, cosa che spesso è alla radice degli attraversamenti cittadini. Si poteva fare meglio? Sicuramente sì. Ma si sono obiettivamente viste cose ben peggiori.

Come andrà oggi


Oggi ritorna in scena l'Appennino. Stavolta non si tratta di brevi salite in successione, ma di due salite di alta montagna relativamente distanti tra loro. Il percorso sarà comunque nervoso fin da subito, con la ripida ascesa di Collegiglioni (2 km al 7.5%) posta in partenza; fanno seguito altre salite piuttosto semplici, tra cui due abbastanza evidenti verso Camerino e Fornaci, entrambe di circa 4 km al 5%.

Dopo 80 km si entra nel vivo, con l'ascesa più impegnativa del giorno, verso la Forca di Gualdo: sono 10.4 km al 7.4% con un tratto di circa 3 km quasi interamente in doppia cifra. Prima di scendere si attraversa la splendida Piana di Castelluccio con le brevi salite verso Castelluccio (circa 1 km al 7%) e Forca di Presta, secondo GPM di giornata (4.8 km al 4.2%; max 10%). Questo blocco di salite è posto relativamente lontano dal traguardo (60 km dal secondo GPM), ma è tatticamente vicino all'ascesa finale, considerando che fino ad Ascoli Piceno la strada sarà perennemente in discesa: nei primi 14 km è discesa vera, con alcuni tratti piuttosto insidiosi; a questo punto rimane un fondovalle di circa 30 km per imboccare l'ascesa finale. Questo per dire che nessuno dovrebbe avere intenzione di attaccare da lontano - d'altronde siamo solo alla 6a tappa - ma è comunque un tratto impegnativo per molteplici ragioni, soprattutto se il meteo (che anche per oggi prevede possibili temporali sparsi) risultasse avverso.

Insomma, non sarà un unipuerto vueltesco, anche se tutto si concentrerà nell'ascesa finale tra Ascoli e San Giacomo: sono 15.5 km al 6.1%, numeri che in teoria evidenziano una salita relativamente semplice. Se i primi 10 km sono costantemente al 5\6%, tutto cambia negli ultimi 5 km che presentano una media del 7.6% e un breve tratto al 10%. Scavare distacchi sarà difficile, ma è salita vera ed è quantomento possibile che qualche favorito, beccando una giornata storta, debba abbandonare i sogni di gloria. Nella prima parte non scatterà nessuno, perché le squadre possono tenere velocità molto elevate; ma quando la pendenza aumenta e si sale già da 11 km, l'acido lattico potrebbe iniziare a circolare e uno scatto assestato bene potrebbe far danni e\o portare qualcuno alla vittoria.

Come già scritto ieri, De Marchi ha un buon margine e su una salita di questo tipo, con questa condizione, può difendersi. Sarà molto interessante vedere cosa faranno gli azzurri da classiche (Moscon, Bettiol e Formolo), soprattutto in prospettiva della tappa di Montalcino che è una ghiotta occasione offerta a questi corridori per indossare la maglia rosa. E poi, ovviamente, sarà un test importante per i big, soprattutto per Yates, che è tagliato per questo tipo di salite e deve dimostrare che gli 11" secondi persi a Sestola sono stati un semplice intoppo.
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Francesco Dani
Volevo fare lo scalatore ma non mi è riuscito; adesso oscillo tra il volante di un'ammiraglia, la redazione di questa testata, e le aule del Dipartimento di Beni Culturali a Siena, tenendo nel cuore sogni di anarchia.